le scienze fisiche nel settecento - fisica/mente
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IL SETTECENTO<br />
linguaggio e la soluzione dei prob<strong>le</strong>mi. Passa quindi a calcolarsi i momenti d'inerzia di<br />
alcuni corpi omogenei. Inoltre egli usa un sistema di riferimento solida<strong>le</strong> con il corpo<br />
rigido e scopre gli assi principali d'inerzia. Il passo successivo fu quello di studiare la<br />
dinamica del corpo rigido mediante la scomposizione del moto in due componenti: la<br />
traslazione del centro di massa e la rotazione intorno a ta<strong>le</strong> centro. In questo ambito<br />
introdusse angoli che si chiamano di Eu<strong>le</strong>r e studiò prob<strong>le</strong>mi rotazionali in<br />
connessione con al precessione degli equinozi.<br />
Nel 1755 Eu<strong>le</strong>r scrisse un altro lavoro: Principes généraux de l’état d’équilibre<br />
des fluides <strong>nel</strong> qua<strong>le</strong> si studia l'equilibrio dei fluidi estendendo ad essi la meccanica<br />
newtoniana con la distinzione tra aspetti cinematici e dinamici del loro moto. Egli<br />
considera due tipi di fluidi, uno compressibi<strong>le</strong> ed uno incompressibi<strong>le</strong>, ambedue<br />
sottoposti ad un sistema di forze. Si considera poi la massa del fluido contenuta in un<br />
paral<strong>le</strong><strong>le</strong>pipedo infinitesimo di dimensioni dx, dy e dz. Se <strong>le</strong> componenti del<strong>le</strong> forze<br />
che agiscono sul corpo sono P, Q, R e la densità del corpo è q, l'e<strong>le</strong>mento di volume del<br />
fluido dxdydz ha come componenti della forza: Pqdxdydz, Qqdxdydz, Rqdxdydz e<br />
l'equazione di equilibrio che ricava Eu<strong>le</strong>r ha la forma:<br />
dp/p = Pdx + Qdy + Rdz<br />
con alcune semplici condizioni sulla forma differenzia<strong>le</strong> a secondo membro (<strong>le</strong> forze<br />
P, Q, R devono essere tali che la forma differenzia<strong>le</strong> sia integrabi<strong>le</strong> quando la densità q<br />
è costante o unica<strong>mente</strong> dipendente dall'elasticità p, oppure divenga integrabi<strong>le</strong><br />
mediante moltiplicazione per alcune determinate funzioni).<br />
Ancora in questo lavoro del 1755 Eu<strong>le</strong>r stabilisce, a partire dal<strong>le</strong> premesse ora<br />
dette, <strong>le</strong> equazioni generali dell'idrodinamica come cinematica dei mezzi continui. Egli<br />
considera un dato stato di un fluido come la configurazione del<strong>le</strong> particel<strong>le</strong> che lo<br />
compongono e del<strong>le</strong> loro velocità. Ta<strong>le</strong> stato è dato come noto ad un dato istante e sono<br />
date per note anche <strong>le</strong> forze che agiscono su ta<strong>le</strong> fluido. Il prob<strong>le</strong>ma consiste <strong>nel</strong><br />
calcolare ad ogni istante successivo la pressione in ciascun punto del fluido, la densità<br />
e la velocità degli e<strong>le</strong>menti di fluido che passano attraverso questo punto. Per definire<br />
lo stato attua<strong>le</strong> del fluido, Eu<strong>le</strong>r usa <strong>le</strong> componenti della forza che origina<br />
acce<strong>le</strong>razione P, Q, R che sono funzioni note di x, y, z e t. La densità q, la pressione p e<br />
<strong>le</strong> componenti u, v e w della velocità dell'e<strong>le</strong>mento di fluido al punto Z sono, all'istante<br />
t, grandezze incognite. Nel suo articolo Principia motus fluidorum, Eu<strong>le</strong>r calcola la<br />
forma che il paral<strong>le</strong><strong>le</strong>pipedo e<strong>le</strong>mentare di fluido, che in origine si trovava in Z ed<br />
aveva dimensioni dx, dy e dz, assumerà al tempo t + dt a causa del moto del fluido.<br />
Questo prob<strong>le</strong>ma è estrema<strong>mente</strong> comp<strong>le</strong>sso e risolubi<strong>le</strong> solo in casi particolari, come<br />
lo stesso Lagrange riconoscerà più oltre, ed Eu<strong>le</strong>r lo risolse solo <strong>nel</strong> caso in cui la<br />
quantità udx + vdy + wdz è un differenzia<strong>le</strong> esatto (caso in cui esiste una velocità<br />
potenzia<strong>le</strong> o in cui non si creano vortici <strong>nel</strong> fluido).<br />
Ma l'aspetto più importante di tutto il lavoro di Eu<strong>le</strong>r in idrodinamica è di mettere<br />
insieme tutte <strong>le</strong> idee che si erano sviluppate (ad esempio dai Bernoulli) sui fluidi, con<br />
l'introduzione del concetto genera<strong>le</strong> di pressione interna secondo il qua<strong>le</strong> la forza<br />
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