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le scienze fisiche nel settecento - fisica/mente

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IL SETTECENTO<br />

relativa<strong>mente</strong> a ciò che più si approssima al<strong>le</strong> <strong>scienze</strong> <strong>fisiche</strong> a cominciare dal suo<br />

lavoro del 1736, Mechanica sive Motus Scientia analytice exposita.<br />

Egli diede importanti contributi alla geometria e<strong>le</strong>mentare, studiò <strong>le</strong> funzioni<br />

trigonometriche, scoprì i logaritmi immaginari dei numeri negativi, mostrò che un<br />

numero comp<strong>le</strong>sso ha un numero infinito di logaritmi. Dimostrò l'identità<br />

<strong>nel</strong>la qua<strong>le</strong> se si pone θ = π si trova:<br />

e iϕ = cosϕ + i senϕ<br />

e iπ + 1 = 0<br />

che è una del<strong>le</strong> formu<strong>le</strong> più sorprendenti ed importanti che si conoscano. In essa, in una<br />

sintesi straordinaria, compaiono tre costanti matematiche fondamentali, che derivano<br />

da storie e contesti diversi, <strong>le</strong>gate insieme in una relazione breve, e<strong>le</strong>gante e di<br />

profondo contenuto (osservo che ta<strong>le</strong> formula è anche una dimostrazione della<br />

trascendenza di π e quindi dell'irresolubilità del prob<strong>le</strong>ma della quadratura del cerchio<br />

- Lindemann, 1882).<br />

Ma di Eu<strong>le</strong>r è anche la moderna nomenclatura della matematica, suo è il numero e base<br />

dei logaritmi neperiani, sua è l'unità immaginaria i (rilanciata dall'uso che ne fece<br />

Gauss), suo è il simbolo Σ che denota la sommatoria, sua è stato l'impulso all'uso di π,<br />

suo è il simbolo del fattoria<strong>le</strong> n!, sua è l'introduzione della costante eu<strong>le</strong>riana γ, fu egli<br />

che per primo introdusse il concetto di derivata prima di una funzione come limite del<br />

rapporto tra due quantità variabili e suo è il denotare una funzione di x con f(x), ancora<br />

suo è il simbolismo del<strong>le</strong> derivate parziali ed il teorema della permutabilità dell'ordine<br />

del<strong>le</strong> derivazioni parziali (1734). Nell'analisi offrì una sistemazione dell'idea di<br />

funzione: un'espressione analitica che contiene la variabi<strong>le</strong> ed una o più costanti,<br />

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