le scienze fisiche nel settecento - fisica/mente
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Scrive Bernoulli:<br />
IL SETTECENTO<br />
Figura di Daniel Bernoulli (Hydrodinamica, 1738)<br />
1. Le proprietà dei fluidi elastici dipendono in modo particolare dai<br />
seguenti fatti: 1) essi hanno peso; 2) essi si espandono in tutte <strong>le</strong> direzioni a<br />
meno che non vengano ostacolati; e 3) essi si lasciano comprimere sempre<br />
di più, al crescere della forza pre<strong>mente</strong>. Sono queste <strong>le</strong> proprietà dell'aria<br />
cui ora ora rivolgiamo in particolare la nostra attenzione.<br />
2. Immaginiamo pertanto un contenitore cilindrico ACDB situato in<br />
posizione vertica<strong>le</strong> [vedi figura], e, in esso, un pistone mobi<strong>le</strong> EF sul qua<strong>le</strong><br />
si trova un peso P. Supponiamo che lo spazio ECDF contenga del<strong>le</strong><br />
particel<strong>le</strong> molto picco<strong>le</strong> che siano in moto molto rapido; in quanto esse<br />
colpiscono il pistone EF e lo tengono innalzato con i loro urti, allora esse<br />
costituiscono un fluido elastico che si espande non appena il peso P viene<br />
rimosso o viene ridotto; ma se P viene fatto aumentare, allora il fluido<br />
diventa più denso e preme sul fondo orizzonta<strong>le</strong> eD come se non fosse<br />
dotato di proprietà elastica. Invero, sia che <strong>le</strong> particel<strong>le</strong> siano in quiete, sia<br />
che si trovino in movimento, il loro peso non muta, così che la base<br />
sopporta simultanea<strong>mente</strong> il peso e l'elasticità del fluido. Sostituiamo<br />
dunque l'aria con un fluido che sia conforme rispetto al<strong>le</strong> principali<br />
proprietà dei fluidi elastici, e passiamo a spiegare alcune sue proprietà che<br />
già sono state notate ed a gettar luce su altre che non sono ancora state<br />
prese in considerazione.<br />
Siamo, come si può notare, di fronte al<strong>le</strong> ipotesi fondamentali della teoria cinetica dei<br />
gas al<strong>le</strong> quali seguono altre ipotesi:<br />
3. Consideriamo che <strong>le</strong> particel<strong>le</strong> racchiuse <strong>nel</strong> nostro cilindro cavo siano<br />
infinite di numero. Quando esse riempiono lo spazio ECDF allora diciamo<br />
che esse costituiscono l'aria ordinaria, che sarà il nostro campione di<br />
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