le scienze fisiche nel settecento - fisica/mente
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IL SETTECENTO<br />
2 - IL MECCANICISMO NELLA SECONDA META' DEL<br />
'700<br />
I primi anni del '700 videro un'aspra lotta negli ambienti scientifico-filosofici per<br />
l'affermazione di un programma di ricerca su di un altro (quello cartesiano, quello<br />
newtoniano e quello <strong>le</strong>ibniziano). Questa lotta si accompagnava ad un'altra lotta,<br />
ancora più dura, che ormai da anni si portava avanti per la gestione del potere politicoeconomico<br />
da parte della nuova classe emergente: la borghesia. Il cambiamento del<br />
modo di produzione (dall'economia feuda<strong>le</strong> a quella capitalistica) che si era avuto <strong>nel</strong><br />
secolo precedente, insieme alla rivoluzione agricola della metà del '700, soprattutto in<br />
Gran Bretagna, <strong>nel</strong>la Francia settentriona<strong>le</strong> e nei Paesi Bassi, aveva comportato<br />
l'affermarsi della nuova classe che disponeva ora di ingenti capitali (1) . La produzione<br />
di molte merci e la conseguente necessità di maggiori scambi rendeva la borghesia<br />
insofferente ai condizionamenti del potere politico ed al<strong>le</strong> chiusure doganali. Si<br />
richiedeva un cambiamento radica<strong>le</strong> di indirizzo politico, la rottura di vecchi schemi,<br />
che vedevano ancora i proprietari terrieri (la nobiltà sostenuta dal c<strong>le</strong>ro ed il c<strong>le</strong>ro<br />
medesimo) come detentori del potere, il passaggio dal<strong>le</strong> chiusure nazionali al<br />
liberalismo economico (2) . In campo naziona<strong>le</strong> occorreva creare nuovi bisogni, in<br />
campo internaziona<strong>le</strong> occorreva aprirsi nuovi mercati di sbocco (colonialismo). Queste<br />
aspirazioni si erano andate realizzando in Gran Bretagna già a partire dalla seconda<br />
metà del secolo precedente ed in modo abbastanza indolore. La rivoluzione borghese<br />
(3) era stata non del tutto traumatica in quel paese e la monarchia non aveva più il<br />
potere assoluto. Un regime parlamentare, dominato dall'alta borghesia (banchieri,<br />
industriali, compagnie coloniali, ...), si era sostituito ad essa <strong>nel</strong> governo dello Stato.<br />
La Francia invece, come accennato, restava dominata da una monarchia assoluta<br />
(sostenuta salda<strong>mente</strong> dal c<strong>le</strong>ro) ed era dilaniata ed impoverita da continue guerre. In<br />
questo paese i contrasti tra i detentori del potere e la borghesia si accentuarono per<br />
tutto il secolo fino a sfociare <strong>nel</strong>la Rivoluzione del 1789.<br />
E la scienza non era immune dal<strong>le</strong> influenze di questa situazione. Durante la prima<br />
metà del secolo vi fu un notevo<strong>le</strong> calo di sforzi e di interesse <strong>nel</strong>la scienza pura ed<br />
applicata; questo periodo, al confronto con quelli immediata<strong>mente</strong> precedente e<br />
seguente, risultò particolar<strong>mente</strong> steri<strong>le</strong>. Fu proprio la ripresa della borghesia, dopo la<br />
stasi che si ebbe agli inizi del '700 in seguito a grossi crolli economici e successive<br />
risistemazioni sia in campo agricolo che industria<strong>le</strong>, che ridette, a partire dalla metà del<br />
secolo, nuovo slancio alla ricerca scientifica. Nel periodo che va dalla fine del '600 alla<br />
metà del '700, la scienza visse di rendita, organizzando, sistemando ed elaborando<br />
quanto era stato precedente<strong>mente</strong> sviluppato, senza avere alcun <strong>le</strong>game con il mondo<br />
della produzione (al contrario di quanto era accaduto <strong>nel</strong> secolo precedente in cui<br />
qualche <strong>le</strong>game vi era pur stato). In questo senso Newton fu una miniera inesauribi<strong>le</strong><br />
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