Sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE: risultati 2010 - Istituto ...
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Rapporti ISTISAN 12/14<br />
aumenteranno <strong>di</strong> 48-66 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari all’anno in USA (2,6% del PIL) e <strong>di</strong> 1,9-2<br />
miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> sterline nel Regno Unito (2% del PIL) (4, 5).<br />
La prevenzione dell’obesità rappresenta un problema <strong>di</strong> sanità pubblica che necessita <strong>di</strong><br />
interventi in grado <strong>di</strong> facilitare le scelte più salutari attraverso opportune mo<strong>di</strong>fiche ambientali,<br />
strutturali e socio-culturali. La strategia generale richiede, quin<strong>di</strong>, un cambiamento socioculturale<br />
che implica profonde mo<strong>di</strong>ficazioni dello stile <strong>di</strong> vita e sono in<strong>di</strong>spensabili forti<br />
investimenti nel campo della prevenzione e interventi il più possibile trasversali e<br />
multisettoriali, con il coinvolgimento <strong>di</strong> molti soggetti istituzionali e della società civile (2).<br />
In Italia il Ministero della Salute e le Regioni sono da tempo impegnate nell’azione <strong>di</strong><br />
contrasto alle malattie croniche. Nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 era già stato<br />
evidenziato che l’incidenza <strong>di</strong> molte patologie è legata agli stili <strong>di</strong> vita, sottolineando il ruolo<br />
fondamentale dell’attività fisica e <strong>di</strong> una corretta alimentazione per la protezione della salute.<br />
Con l’Intesa tra Stato, Regioni e Province autonome del 23 marzo 2005 è stato varato il Piano<br />
Nazionale della Prevenzione 2005-2007, che ha in<strong>di</strong>viduato l’obesità e le malattie<br />
car<strong>di</strong>ovascolari tra i problemi <strong>di</strong> salute prioritari del Paese.<br />
L’epidemia che sta emergendo nei bambini è <strong>alla</strong>rmante. Il problema dell’obesità/<br />
sovrappeso nei bambini ha acquisito un’importanza crescente, sia per le implicazioni <strong>di</strong>rette<br />
sulla salute del bambino sia perché rappresenta un fattore <strong>di</strong> rischio per l’insorgenza <strong>di</strong> patologie<br />
in età adulta. I bambini in sovrappeso hanno maggiori probabilità <strong>di</strong> esserlo anche nella fase<br />
iniziale dell’età adulta; ciò riduce l’età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> comparsa <strong>di</strong> patologie croniche non<br />
trasmissibili e influenza sensibilmente il carico dei servizi sanitari, in quanto aumenta il numero<br />
<strong>di</strong> accessi e <strong>di</strong> prestazioni durante l’età adulta.<br />
È, dunque, tempo <strong>di</strong> agire. In<strong>di</strong>pendentemente dalle proprie risorse, ogni Paese può<br />
migliorare in modo significativo la prevenzione e il controllo dell’obesità e delle malattie<br />
croniche, procedendo a tappe per raggiungere l’obiettivo. È necessaria, tuttavia, un’azione<br />
globale (rivolta sia all’intera popolazione che ai singoli in<strong>di</strong>vidui), integrata, in quanto le<br />
strategie integrate <strong>di</strong> prevenzione e controllo sono le più efficaci perché concentrate su fattori <strong>di</strong><br />
rischio comuni al <strong>di</strong> là delle malattie specifiche, e intersettoriale, perché i determinanti del<br />
carico <strong>di</strong> malattie croniche non sono <strong>di</strong> natura sanitaria, ma i fattori <strong>di</strong> rischio più imme<strong>di</strong>ati,<br />
quali <strong>di</strong>eta scorretta e inattività fisica, sono influenzati da settori esterni <strong>alla</strong> sanità quali i<br />
trasporti, l’agricoltura e il commercio e che proceda per fasi, dando la precedenza alle attività<br />
più facili da realizzare (1).<br />
È essenziale, tuttavia, che l’intero processo sia ben governato e la prima fase fondamentale è<br />
la pianificazione dei programmi <strong>di</strong> prevenzione e controllo. Il dato chiave da conoscere, anche<br />
se molto è noto sull’obesità e le malattie croniche, è la <strong>di</strong>stribuzione dei fattori <strong>di</strong> rischio nella<br />
popolazione. Monitorare il fenomeno è necessario per consentire la costruzione <strong>di</strong> trend<br />
temporali e la valutazione dei <strong>risultati</strong> <strong>di</strong> salute, ma anche per programmare interventi <strong>di</strong> sanità<br />
pubblica che possano risultare incisivi nelle varie fasce d’età e nelle <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni socioeconomiche.<br />
La <strong>sorveglianza</strong> epidemiologica, è, pertanto, il prerequisito dell’azione, necessaria per<br />
orientare le scelte dei decisori, ma anche dei citta<strong>di</strong>ni, verso la tutela e la promozione della<br />
salute, favorire responsabilità, crescita culturale, competenza della popolazione.<br />
La con<strong>di</strong>visione dei <strong>risultati</strong> <strong>di</strong> <strong>OKkio</strong> <strong>alla</strong> <strong>SALUTE</strong>, la <strong>sorveglianza</strong> nazionale sui parametri<br />
antropometrici e stili <strong>di</strong> vita dei bambini <strong>di</strong> 8 anni, con gli altri “attori” coinvolti nella<br />
prevenzione delle malattie croniche (operatori sanitari dell’area della prevenzione, pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong><br />
libera scelta, me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, docenti ed educatori, policy makers, ecc.), pertanto, è<br />
essenziale per pianificare azioni mirate <strong>di</strong> promozione della salute.<br />
La letteratura scientifica, infatti, mostra sempre più chiaramente che gli interventi coronati<br />
da successo sono quelli integrati (con la partecipazione <strong>di</strong> famiglie, scuole, operatori della salute<br />
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