Rapporti ISTISAN 12/14 Si evidenzia un’associazione statisticamente significativa tra l’abitu<strong>di</strong>ne a consumare la prima colazione e la prevalenza <strong>di</strong> sovrappeso/obesità (Tabella 1). In particolare, i bambini che non fanno colazione presentano un rischio più elevato <strong>di</strong> essere in sovrappeso o obesi rispetto ai loro coetanei che consumano una colazione adeguata (OR=1,6), dopo aver aggiustato per età, sesso, Regione, zona abitativa del bambino e titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, citta<strong>di</strong>nanza e stato ponderale dei genitori. Tabella 1. Associazione tra consumo della prima colazione e prevalenza <strong>di</strong> sovrappeso-obesità. Italia, <strong>2010</strong> Prima colazione N. % bambini in sovrappeso-obesità OR grezzo (IC95%) OR aggiustato* (IC95%) no 3.401 47,1 1,90 (1,73-2,09) 1,61 (1,44-1,80) sì, non adeguata 12.627 34,7 1,14 (1,07-1,21) 1,08 (1,01-1,15) sì, adeguata 25.427 31,9 1 1 * OR aggiustato per età, sesso, Regione <strong>di</strong> residenza, zona abitativa del bambino e titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, citta<strong>di</strong>nanza e stato ponderale dei genitori, me<strong>di</strong>ante modello <strong>di</strong> regressione logistica. I primi cinque alimenti più consumati nella prima colazione sono <strong>risultati</strong> essere il latte (58,8% dei bambini), i biscotti (35,8%), il latte con cacao o orzo (17,1%), i cereali (16,2%) e le meren<strong>di</strong>ne (10,0%). Un ulteriore aspetto indagato è stato quello relativo all’abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> consumare uno spuntino a metà mattina, per fornire al bambino un sufficiente apporto calorico fino al momento del pranzo. In accordo con le in<strong>di</strong>cazioni dell’INRAN, si è considerata adeguata una merenda a base <strong>di</strong> frutta o yogurt o succo <strong>di</strong> frutta (senza zuccheri aggiunti) contenente circa 100 calorie. Nell’analisi anche la merenda <strong>di</strong>stribuita d<strong>alla</strong> scuola è stata classificata sempre come adeguata. I <strong>risultati</strong> a livello nazionale evidenziano che solo una minoranza <strong>di</strong> bambini (27,5%) consuma un’adeguata merenda a metà mattina; in una considerevole percentuale <strong>di</strong> casi (68,2%), vengono assunti alimenti a elevata densità energetica (soprattutto da parte <strong>di</strong> coloro che non hanno assunto la prima colazione, 74,3%). Tuttavia questi <strong>risultati</strong> sembrano essere nettamente migliori <strong>di</strong> quelli registrati nel 2008-2009 (ben l’81,9% <strong>di</strong> bambini aveva fatto lo spuntino con alimenti considerati non adeguati per la merenda). Sussiste ancora una certa variabilità tra le Regioni, con valori tendenzialmente peggiori al Sud (Figura 3). Non sono state, invece, riscontrate <strong>di</strong>fferenze rilevanti per sesso e età del bambino, mentre si registrano variazioni per livello <strong>di</strong> istruzione dei genitori con una frequenza <strong>di</strong> merenda adeguata maggiore tra i figli <strong>di</strong> laureati rispetto a quelli che hanno genitori con titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o elementare o me<strong>di</strong>a inferiore (30,6% vs 23,8%). Gli alimenti e le bevande più consumate a merenda sono risultate il panino (22,6% dei bambini), il succo <strong>di</strong> frutta (20,9%), i crackers (12,8%), la meren<strong>di</strong>na (12,6%) e la frutta (11,3%). Una delle questioni giu<strong>di</strong>cate più importanti ai fini <strong>di</strong> una corretta alimentazione è rappresentata dall’assunzione giornaliera <strong>di</strong> frutta e verdura. Il consumo <strong>di</strong> adeguate quantità <strong>di</strong> questi alimenti assicura un rilevante apporto <strong>di</strong> vitamine, fibre e sali minerali, e consente <strong>di</strong> ridurre la densità energetica della <strong>di</strong>eta. A riguardo, le linee guida sulla sana alimentazione (9) suggeriscono <strong>di</strong> assumere almeno cinque porzioni al giorno <strong>di</strong> frutta e/o verdura. Nel <strong>2010</strong> in Italia il 23,2% dei genitori ha <strong>di</strong>chiarato che i propri figli non consumano quoti<strong>di</strong>anamente frutta e verdura, valore simile a quello registrato nella prima raccolta del 2008- 2009, mentre solo il 6,5% dei bambini raggiunge le 5 porzioni giornaliere consigliate (2,3% nella prima raccolta dati). Si registra un’ampia variabilità regionale e un gra<strong>di</strong>ente Nord-Sud (Figura 4), con un massimo <strong>di</strong> bambini che non assumono quoti<strong>di</strong>anamente frutta e verdura in Sicilia (30%) e un minimo nella PA <strong>di</strong> Trento (11%). 42
Rapporti ISTISAN 12/14 no merenda merenda inadeguata Piemonte 7,1 Valle d'Aosta 14,7 Asl <strong>di</strong> Milano 6,2 PA Bolzano 2,1 PA Trento 6,4 Veneto 4,3 Friuli V. G. 4,9 Liguria 5,2 Emilia Rom 5,0 Toscana 3,6 Umbria 1,6 Marche 2,9 Lazio 4,4 Abruzzo 2,8 Molise 2,4 Campania 5,3 Puglia 4,0 Basilicata 6,6 Calabria 3,6 Sicilia 2,1 Sardegna 2,3 ITALIA 4,3 31,0 47,0 51,3 59,5 57,2 67,6 59,8 68,9 57,5 69,0 83,8 79,8 50,7 79,6 84,5 75,3 69,6 76,7 81,0 85,6 80,9 68,2 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 % Figura 3. Percentuale <strong>di</strong> bambini che non fanno merenda o fanno una merenda non adeguata, per Regione. Italia, <strong>2010</strong> ≤ 19% 20% - 21% 22% - 25% > 25% Figura 4. Distribuzione percentuale <strong>di</strong> bambini che consumano frutta e/o verdura meno <strong>di</strong> una volta al giorno. Italia, <strong>2010</strong> 43