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Le linee guida per la contabilizzazione delle riduzione di CO2 degli ...

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24 Gruppo <strong>di</strong> Lavoro “Agende 21 Locali <strong>per</strong> Kyoto”<br />

ICLEI - International Local Government GHG Emission Analysis Protocol<br />

ICLEI Local Governments for Sustainability è un’organizzazione internazionale composta da autorità locali e<br />

regionali (oltre 1000 <strong>di</strong> 68 <strong>di</strong>versi paesi) <strong>per</strong> <strong>la</strong> promozione dello sviluppo sostenibile attraverso azioni<br />

locali. In modo partico<strong>la</strong>re con <strong>la</strong> campagna “Cities for Climate Protection CPP” - cui hanno aderito oltre<br />

800 enti- ICLEI fornisce supporto alle città <strong>per</strong> definire politiche e misure quantificabili <strong>per</strong> ridurre le<br />

emissioni <strong>di</strong> gas serra, <strong>per</strong> migliorare <strong>la</strong> qualità dell’aria ed in generale <strong>la</strong> sostenibilità urbana.<br />

Il documento creato dal gruppo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro (GHG Protocol Team) tratta dei principi generali che ogni ente<br />

locale, in<strong>di</strong>pendentemente dal<strong>la</strong> propria collocazione territoriale dovrebbe adottare nel costruire un<br />

inventario <strong>delle</strong> emissioni dei Gas serra, re<strong>la</strong>tive sia alle proprie attività, sia a quelle svolte nel territorio<br />

amministrato.<br />

Il Protocollo è aggiornato in base ai recenti sviluppi metodologici sul calcolo <strong>delle</strong> emissioni. In partico<strong>la</strong>re<br />

tiene conto :<br />

<strong>delle</strong> variazioni metodologiche dell’IPCC 2006;<br />

del GHG Protocol Initiative Corporate Standard and Project Accounting Protocols;<br />

dei recenti standard del<strong>la</strong> serie ISO 14064 Greenhouse Gases;<br />

del Supplemento <strong>per</strong> le Pubbliche Amministrazioni del GRI;<br />

dell'UNFCCC;<br />

Il World Resources Institute. Il WRI è un think tank che cerca <strong>di</strong> identificare strumenti spen<strong>di</strong>bili <strong>per</strong><br />

proteggere il pianeta e migliorare <strong>la</strong> qualità <strong>di</strong> vita dell'uomo. Il WRI ha sede a Washington, DC;<br />

Il World Business Council for Sustainable Development, organizzazione con sede a Ginevra che include<br />

alcune <strong>delle</strong> 200 aziende più gran<strong>di</strong> al mondo.<br />

Il Protocollo redatto da ICLEI <strong>per</strong> l’analisi <strong>delle</strong> emissioni a livello locale e <strong>delle</strong> possibili azioni <strong>di</strong> <strong>riduzione</strong><br />

offre una panoramica completa del<strong>la</strong> peculiarità del ruolo <strong>degli</strong> Enti Locali nell’implementare azioni <strong>di</strong><br />

mitigazione <strong>degli</strong> effetti del cambiamento climatico.<br />

La scheda riassuntiva del Protocollo ha il fine <strong>di</strong> chiarire alcune fondamentali ipotesi su cui si deve<br />

sviluppare <strong>la</strong> metodologia che verrà adottata dal Gruppo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro Agenda 21. In partico<strong>la</strong>re emerge che:<br />

l'ente locale agisce con azioni <strong>di</strong>rette sulle proprie strutture, agisce grazie a decisioni politiche-azioni <strong>di</strong><br />

pianificazione su tutto il territorio sotto <strong>la</strong> sua giuris<strong>di</strong>zione ed in terza battuta ha il compito non solo <strong>di</strong><br />

fare azioni <strong>di</strong> <strong>riduzione</strong> ma <strong>per</strong> poterle ren<strong>di</strong>contare necessita <strong>di</strong> un inventario <strong>delle</strong> emissioni.<br />

Propositi del Protocollo ICLEI<br />

Offrire <strong>delle</strong> <strong>linee</strong> <strong>guida</strong> <strong>per</strong> assistere gli enti locali nel quantificare le azioni <strong>di</strong> <strong>riduzione</strong> dei gas serra<br />

derivanti sia da o<strong>per</strong>azioni svolte all’interno <strong>degli</strong> enti locali stessi, sia da quelle o<strong>per</strong>azioni che hanno<br />

una ricaduta sul<strong>la</strong> comunità all’interno dei confini giuri<strong>di</strong>ci <strong>degli</strong> enti locali.<br />

Punto fondamentale è <strong>la</strong> standar<strong>di</strong>zzazione dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione così da <strong>per</strong>mettere un<br />

confronto tra <strong>di</strong>versi enti locali e rendere comprensibili le misurazioni e i risultati a una pubblico <strong>di</strong> non<br />

es<strong>per</strong>ti.<br />

Il Protocollo prevede <strong>di</strong>verse fasi <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione <strong>delle</strong> azioni <strong>di</strong> <strong>riduzione</strong> <strong>di</strong> gas serra livello <strong>di</strong> enti locali.<br />

Tutte le fasi in<strong>di</strong>viduate dal Protocollo comprendono due principali categorie <strong>di</strong> emissioni da inventariare:<br />

quelle riconducibili alle o<strong>per</strong>azioni dell’ente locale come gli e<strong>di</strong>fici ed i veicoli e quelle imputabili alle<br />

attività <strong>di</strong> tutta <strong>la</strong> comunità vivente nell’area gestita dall’autorità locale.<br />

I cinque pi<strong>la</strong>stri del Protocollo:<br />

1) La creazione <strong>di</strong> un inventario <strong>delle</strong> emissioni <strong>per</strong> un anno <strong>di</strong> riferimento (es. 1995) e <strong>la</strong> previsione -<br />

fondata sul consumo energetico e sul<strong>la</strong> generazione <strong>di</strong> rifiuti – <strong>per</strong> uno specifico anno futuro (es.<br />

2015). L’inventario previsionale consentirà <strong>di</strong> avere dei valori <strong>di</strong> riferimento nel progre<strong>di</strong>re annuo <strong>delle</strong><br />

misurazioni reali.<br />

2) L’adozione <strong>di</strong> un target <strong>di</strong> riduzioni <strong>per</strong> l’anno previsionale in modo da incoraggiare le scelte politiche,<br />

<strong>la</strong> pianificazione e <strong>la</strong> realizzazione <strong>delle</strong> azioni definite.<br />

3) La definizione <strong>di</strong> un Piano d’Azione Locale in<strong>di</strong>cante obiettivi, azioni, soggetti attuatori e tempi <strong>di</strong><br />

attuazione dell’amministrazione locale <strong>per</strong> ridurre le emissioni <strong>di</strong> gas climalteranti e <strong>per</strong> raggiungere i<br />

già definiti target <strong>di</strong> <strong>riduzione</strong>. Il Piano d’Azione può inoltre riportare i settori attuatori <strong>delle</strong> <strong>di</strong>verse

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