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Le linee guida per la contabilizzazione delle riduzione di CO2 degli ...

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42 Gruppo <strong>di</strong> Lavoro “Agende 21 Locali <strong>per</strong> Kyoto”<br />

INTERVENTI<br />

DIRETTI<br />

Descrizione dei<br />

possibili<br />

interventi<br />

A. RISPARMIO ENERGETICO<br />

A3. Impianti <strong>di</strong> riscaldamento e acqua calda sanitaria<br />

1. Metanizzazione del<strong>la</strong> rete <strong>di</strong> riscaldamento e produzione <strong>di</strong> acqua calda<br />

sanitaria (ve<strong>di</strong> scheda A3.1)<br />

Sostituzione <strong>delle</strong> caldaie alimentate a combustibili fossili tra<strong>di</strong>zionali (gasolio, olio<br />

combustibile, gpl) con caldaie alimentate a gas naturale (metano), sia nell’ambito <strong>di</strong><br />

riscaldamento dgli ambienti che del<strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria.<br />

2 . Sostituzione <strong>di</strong> caldaie alimentate a combustibili fossili tra<strong>di</strong>zionali con altre<br />

alimentate a biomassa (ve<strong>di</strong> scheda A3.2)<br />

Intervento sui <strong>di</strong>spositivi <strong>per</strong> <strong>la</strong> combustione <strong>delle</strong> fonti energetiche non rinnovabili<br />

e loro sostituzione con impianti funzionanti con fonti energetiche rinnovabili a<br />

biomassa.<br />

La biomassa in campo energetico è un materiale organico <strong>di</strong> origine vegetale o<br />

animale, dal quale si può produrre energia.<br />

In un paese ricco <strong>di</strong> foreste e terreni agricoli come l'Italia, <strong>la</strong> biomassa <strong>di</strong> origine<br />

vegetale può essere una grande risorsa energetica, in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire <strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>pendenza dalle importazioni <strong>di</strong> combustibili fossili e <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> anidride<br />

carbonica; l'uso <strong>di</strong> biomasse viene considerato a bi<strong>la</strong>ncio nullo rispetto all'anidride<br />

carbonica, <strong>per</strong>ché durante <strong>la</strong> combustione viene ri<strong>la</strong>sciata <strong>la</strong> stessa quantità <strong>di</strong> <strong>CO2</strong><br />

fissata dalle piante durante <strong>la</strong> crescita.<br />

È una risorsa rinnovabile, ma con un ben preciso tasso <strong>di</strong> ricrescita; richiede<br />

un'accurata pianificazione, sia <strong>per</strong> <strong>la</strong> sostituzione <strong>delle</strong> piante tagliate con piante<br />

aventi ciclo <strong>di</strong> ricrescita adatto, <strong>la</strong> rotazione dei terreni, sia <strong>per</strong> <strong>la</strong> creazione e<br />

l'adattamento <strong>delle</strong> infrastrutture viarie, <strong>per</strong> il trasporto e lo stoccaggio.<br />

3 . Sostituzione <strong>di</strong> una caldaia a metano a bassa efficienza con una caldaia a 4<br />

stelle <strong>di</strong> efficienza alimentata a metano o caldaia a condensazione (ve<strong>di</strong><br />

scheda A3.3)<br />

Nell'ambito del risparmio energetico svolgono un ruolo importantissimo le caldaie<br />

<strong>di</strong> ultima generazione dette a condensazione. Il ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> queste caldaie è<br />

molto elevato, in quanto esse sono in grado <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>are il calore <strong>la</strong>tente <strong>di</strong><br />

condensazione dei fumi. I prodotti del<strong>la</strong> combustione, infatti, sono costituiti da<br />

calore e fumi (<strong>per</strong> lo più <strong>CO2</strong> e vapore acqueo): se <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura dei fumi viene<br />

abbassata oltre il punto <strong>di</strong> rugiada, il vapore acqueo si condensa e ciò <strong>per</strong>mette <strong>di</strong><br />

recu<strong>per</strong>are una quantità <strong>di</strong> calore che altrimenti verrebbe <strong>di</strong>s<strong>per</strong>sa.<br />

La quota proporzionale <strong>di</strong> energia termica recu<strong>per</strong>abile tramite <strong>la</strong> condensazione<br />

dei fumi è molto consistente, pari a circa l’11%, al<strong>la</strong> quale si somma un’ulteriore<br />

quota dell’or<strong>di</strong>ne del 6 o 7% legata al recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> calore sensibile dei fumi (non più<br />

a 150 – 200°C come nelle caldaie tra<strong>di</strong>zionali ma a 45 – 80°C), <strong>per</strong> un recu<strong>per</strong>o<br />

totale del 17 o 18%.

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