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Le linee guida per la contabilizzazione delle riduzione di CO2 degli ...

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Verso Copenhagen: <strong>linee</strong> <strong>guida</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>contabilizzazione</strong> <strong>delle</strong> riduzioni <strong>di</strong> <strong>CO2</strong> <strong>degli</strong> enti locali 7<br />

IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI AL RAGGIUNGIMENTO<br />

DEI TARGET DI KYOTO<br />

Il 2009 è un anno cruciale <strong>per</strong> il clima, il <strong>per</strong>corso iniziato in questi mesi porterà verso <strong>la</strong> conferenza <strong>delle</strong><br />

Nazioni Unite <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 2009 che dovrà approvare il nuovo Protocollo mon<strong>di</strong>ale sul clima.<br />

La sfida al cambiamento climatico globale è stata quest’anno, più che mai al centro <strong>delle</strong> negoziazioni<br />

internazionali. Per sua natura, infatti, questo problema ambientale può essere contrastato solo con azioni<br />

globali ed integrate dal coinvolgimento <strong>di</strong> tutti i settori e <strong>di</strong> tutti i livelli <strong>di</strong> governo poiché solo una<br />

<strong>riduzione</strong> massiccia <strong>delle</strong> emissioni <strong>di</strong> gas climalteranti può contrastare gli effetti del cambiamento<br />

climatico.<br />

<strong>Le</strong> città e i territori stanno chiedendo da tempo <strong>di</strong> essere inseriti a pieno titolo nel nuovo Protocollo<br />

mon<strong>di</strong>ale che sostituirà Kyoto, in scadenza nel 2012. Se questo accadrà, i progetti <strong>di</strong> <strong>riduzione</strong> del<strong>la</strong> <strong>CO2</strong><br />

messi in atto da numerosi enti locali <strong>per</strong>metteranno <strong>di</strong> rispettare i tetti massimi <strong>di</strong> emissione, in una logica<br />

che deve su<strong>per</strong>are i confini dei territori amministrati <strong>per</strong> affrontare con efficacia una sfida globale in vista<br />

del<strong>la</strong> prossima United Nations Climate Change Conference (COP 15) che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18<br />

<strong>di</strong>cembre 2009 e che vedrà il risultato <strong>delle</strong> negoziazioni internazionali iniziate nel 2007.<br />

Si è tenuto, dal 2 al 4 giugno 2009 il Summit mon<strong>di</strong>ale <strong>degli</strong> enti locali <strong>per</strong> il clima che si è chiuso con un<br />

appello rivolto ai governi nazionali. Questo documento è un risultato importante che al<strong>la</strong> vigilia<br />

dell’incontro non era scontato, vista anche <strong>la</strong> <strong>di</strong>fficoltà con cui procedono i negoziati sul clima. Si chiede<br />

che gli enti locali possano essere partner <strong>degli</strong> stati nell'adattamento ai cambiamenti climatici e nelle<br />

azioni <strong>di</strong> mitigazione, che possano avere accesso <strong>di</strong>retto ai meccanismi finanziari ed inoltre che le città<br />

siano inserite nel sistema del mercato <strong>delle</strong> emissioni <strong>di</strong> <strong>CO2</strong> e che nelle <strong>di</strong>verse fasi vengano previsti<br />

processi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra i vari livelli <strong>di</strong> governo.<br />

Nel Protocollo, infatti, il ruolo <strong>degli</strong> enti locali non è menzionato, come anche nel<strong>la</strong> Direttiva EU ETS che si<br />

rivolge specificamente ad alcuni settori industriali ritenuti come i maggiori emettitori. In questo quadro<br />

normativo, gli enti locali europei ed internazionali si muovono ed o<strong>per</strong>ano so<strong>la</strong>mente all’interno del<br />

mercato cosiddetto “volontario” non potendo avere accesso <strong>di</strong>retto ai meccanismi flessibili definiti nel<br />

Protocollo <strong>di</strong> Kyoto. Il ruolo “istituzionalizzato” <strong>degli</strong> enti locali è invece fondamentale <strong>per</strong> il<br />

raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong> Kyoto, poiché, tramite interventi <strong>di</strong>retti sulle strutture e servizi <strong>di</strong> propria<br />

competenza (illuminazione pubblica, trasporti pubblici, e<strong>di</strong>fici ecc) e interventi in<strong>di</strong>retti (finanziamenti,<br />

piani urbanistici, politiche <strong>di</strong> mobilità ecc.), gli enti locali hanno <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> incidere <strong>per</strong> il 20-30% 1 <strong>delle</strong><br />

emissioni totali generate sul territorio.<br />

Gli enti locali giocano, quin<strong>di</strong>, un ruolo fondamentale nel<strong>la</strong> lotta ai cambiamenti climatici, ma devono<br />

essere dotati <strong>delle</strong> risorse necessarie. I governi nazionali dovranno decidere se sostenere l'ingresso a<br />

pieno titolo <strong>delle</strong> città nel nuovo Protocollo.<br />

Alcuni paesi hanno già stretto accor<strong>di</strong> tra governi nazionali e locali:<br />

<strong>la</strong> Spagna ad esempio ha assicurato che i rappresentanti del<strong>la</strong> Red Españo<strong>la</strong> de Ciudades por el Clima<br />

saranno ai tavoli dei negoziati accanto ai rappresentanti del governo;<br />

<strong>la</strong> Francia, <strong>la</strong> Svezia e <strong>la</strong> Danimarca hanno confermato il loro sostegno.<br />

In Italia ancora non si è giunti ad un impegno nazionale in favore dell’ingresso <strong>degli</strong> enti locali nelle<br />

negoziazioni <strong>di</strong> Copenhagen. Il Coor<strong>di</strong>namento Agende 21 Locali Italiane, in col<strong>la</strong>borazione con ANCI e UPI<br />

ha e<strong>la</strong>borato <strong>la</strong> Carta <strong>delle</strong> Città e dei Territori <strong>per</strong> il Clima il cui obiettivo è quello <strong>di</strong> vedere riconosciuto a<br />

Comuni, Province e Regioni il ruolo <strong>di</strong> protagonisti nell’attuazione <strong>di</strong> iniziative e interventi sistematici <strong>per</strong><br />

l’efficienza e responsabilità, ma anche <strong>di</strong> strumenti <strong>per</strong> essere messi nel<strong>la</strong> con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> poter agire. La<br />

Carta si inserisce nel<strong>la</strong> roadmap dei governi locali <strong>di</strong> tutto il mondo <strong>per</strong> il clima con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>videre un forte messaggio <strong>per</strong> sottolineare il ruolo fondamentale <strong>delle</strong> comunità nel<strong>la</strong> protezione del<br />

clima e l’importante contributo <strong>degli</strong> enti locali <strong>per</strong> raggiungere gli obiettivi <strong>di</strong> <strong>riduzione</strong> <strong>di</strong> <strong>CO2</strong> in carico ai<br />

governi locali. Nell’ambito del processo partecipato del<strong>la</strong> roadmap le reti nazionali e regionali <strong>di</strong> enti locali<br />

coo<strong>per</strong>ano e coor<strong>di</strong>nano le loro attività, sviluppano posizioni con<strong>di</strong>vise su temi chiave, sostengono queste<br />

posizioni nei confronti del governo nazionale e Nazioni Unite.<br />

1<br />

Inventory of New York City Greenhouse Gas Emissions, 2008.

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