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Le linee guida per la contabilizzazione delle riduzione di CO2 degli ...

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Verso Copenhagen: <strong>linee</strong> <strong>guida</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>contabilizzazione</strong> <strong>delle</strong> riduzioni <strong>di</strong> <strong>CO2</strong> <strong>degli</strong> enti locali 5<br />

PREMESSA<br />

"Sono pochi i momenti nel<strong>la</strong> storia in cui le nazioni devono confrontarsi su decisioni comuni<br />

che cambieranno <strong>la</strong> vita <strong>di</strong> ogni uomo, donna e bambino del pianeta <strong>per</strong> le prossime generazioni.<br />

Oggi siamo <strong>di</strong> fronte ad uno <strong>di</strong> quei momenti e ad una decisione che determinerà il futuro e<br />

il destino del nostro mondo non <strong>per</strong> un decennio o una generazione, ma <strong>per</strong> un secolo e oltre.<br />

Mancano poche settimane a Copenhagen e quando gli storici guarderanno a questo momento critico<br />

facciamo in modo che non <strong>di</strong>cano che siamo <strong>la</strong> generazione che ha tra<strong>di</strong>to i propri figli,<br />

ma che abbiamo avuto il coraggio, e <strong>la</strong> volontà, <strong>di</strong> farce<strong>la</strong>."<br />

Gordon Brown, 26 giugno 2009<br />

Il 2009 è l'anno del clima. Il <strong>per</strong>corso che porterà all’appuntamento cruciale dei negoziati sul clima, <strong>la</strong> COP<br />

15 <strong>di</strong> Copenhagen <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre, vede un susseguirsi <strong>di</strong> incontri internazionali preparatori al<strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> un<br />

accordo globale sul<strong>la</strong> <strong>riduzione</strong> dei gas serra <strong>per</strong> limitare l'aumento del<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura terrestre e i<br />

cambiamenti climatici. Gli enti locali stanno partecipando attivamente a questo <strong>di</strong>battito, determinati ad<br />

ottenere un ruolo definito nel futuro Protocollo che sostituirà quello <strong>di</strong> Kyoto a partire dal 2012. <strong>Le</strong> città e i<br />

territori saranno determinanti nell'attuazione <strong>delle</strong> politiche <strong>di</strong> mitigazione e adattamento ai cambiamenti<br />

climatici e devono essere dotati <strong>di</strong> tutti i mezzi, anche economici, <strong>per</strong> fronteggiare questa sfida in modo<br />

adeguato.<br />

<strong>Le</strong> bozze dei documenti che si stanno <strong>di</strong>scutendo sui tavoli <strong>delle</strong> commissioni ONU e che saranno al centro<br />

del summit <strong>di</strong> Copenhagen citano molto spesso gli enti locali e il ruolo <strong>delle</strong> città nell'attuazione <strong>delle</strong><br />

politiche sul clima. Al<strong>la</strong> precedente conferenza ONU sui cambiamenti climatici <strong>di</strong> Poznan del <strong>di</strong>cembre<br />

2008 una sessione de<strong>di</strong>cata ai governi locali ha visto <strong>la</strong> partecipazione <strong>di</strong> oltre 400 sindaci e<br />

amministratori. In quel<strong>la</strong> occasione i rappresentanti dei governi locali hanno presentato all'assemblea dei<br />

190 paesi riuniti a Poznan un documento in cui si richiede formalmente l'inclusione <strong>delle</strong> città e dei<br />

territori nel nuovo Protocollo. Questa posizione è con<strong>di</strong>visa da molti governi e rappresenta <strong>per</strong> le città un<br />

elemento estremamente importante anche in termini <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> sviluppo economico e innovazione.<br />

Il Summit mon<strong>di</strong>ale <strong>degli</strong> enti locali <strong>per</strong> il clima tenutosi lo scorso giugno a Copenaghen si è chiuso con un<br />

appello rivolto ai governi nazionali. Nel documento approvato si chiede che le città e i territori possano<br />

essere partner <strong>degli</strong> stati non solo nell'adattamento ai cambiamenti climatici ma anche nelle azioni <strong>di</strong><br />

mitigazione, che possano avere accesso <strong>di</strong>retto ai meccanismi finanziari, che le città siano inserite nel<br />

sistema del mercato <strong>delle</strong> emissioni <strong>di</strong> <strong>CO2</strong> e che nelle <strong>di</strong>verse fasi vengano previsti processi <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento tra i vari livelli <strong>di</strong> governo.<br />

In molte nazioni europee <strong>la</strong> lotta ai cambiamenti climatici è stata affrontata seriamente. Lo scorso 26<br />

giugno il premier britannico Gordon Brown ha presentato The road to Copenhagen, il manifesto politico<br />

del governo <strong>di</strong> Londra <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>riduzione</strong> <strong>delle</strong> emissioni <strong>di</strong> <strong>CO2</strong> e <strong>la</strong> lotta ai cambiamenti climatici. Il<br />

programma prevede un piano organico <strong>di</strong> <strong>riduzione</strong> <strong>delle</strong> emissioni domestiche, ma anche <strong>la</strong> richiesta <strong>di</strong><br />

un fondo mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> solidarietà <strong>per</strong> il clima che dovrà raggiungere i 100 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dol<strong>la</strong>ri entro il 2020. Il<br />

fondo dovrà essere destinato alle politiche <strong>di</strong> adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi più poveri.<br />

In Italia non va esattamente così, almeno <strong>per</strong> ora. Il Coor<strong>di</strong>namento ha sostenuto le decisioni sul clima<br />

prese dal Consiglio Europeo e, con il sostegno <strong>di</strong> ANCI e UPI, ha <strong>la</strong>nciato <strong>la</strong> Carta <strong>delle</strong> Città e dei Territori<br />

sul Clima, presentata formalmente al governo nazionale e al<strong>la</strong> stampa il 3 aprile 2009. Al<strong>la</strong> carta hanno<br />

aderito molti enti locali, a partire dai comuni <strong>di</strong> Roma e Mi<strong>la</strong>no, e soggetti autorevoli come l'Istituto<br />

Nazionale <strong>di</strong> Urbanistica, <strong>Le</strong>gambiente e il WWF.<br />

All'interno del Coor<strong>di</strong>namento Agende 21 è attivo da anni un gruppo <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro de<strong>di</strong>cato alle tematiche<br />

del<strong>la</strong> lotta ai cambiamenti climatici. Il <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> questo nucleo merita partico<strong>la</strong>re attenzione e testimonia<br />

l'importanza <strong>delle</strong> reti nello scambio <strong>di</strong> informazioni al<strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> soluzioni con<strong>di</strong>vise e innovative. Il<br />

gruppo comprende oltre 40 enti locali, ciascuno impegnato concretamente a ridurre le emissioni <strong>di</strong> gas<br />

climalteranti nel proprio territorio con <strong>la</strong> volontà <strong>di</strong> adottare una metodologia <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione che<br />

possa <strong>per</strong>mettere <strong>di</strong> verificare i risultati ottenuti.

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