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Le linee guida per la contabilizzazione delle riduzione di CO2 degli ...

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Verso Copenhagen: <strong>linee</strong> <strong>guida</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>contabilizzazione</strong> <strong>delle</strong> riduzioni <strong>di</strong> <strong>CO2</strong> <strong>degli</strong> enti locali 43<br />

L'utilizzo <strong>di</strong> una caldaia a condensazione comporta comunque alcune complicazioni<br />

costruttive. Il condensato d'acqua è acido ed esercita un'azione corrosiva sul<strong>la</strong><br />

caldaia e sul camino: nelle caldaie a condensazione, dunque, le parti meccaniche a<br />

contatto con <strong>la</strong> condensa devono essere realizzate con materiali idonei a resistere<br />

al<strong>la</strong> corrosione. Inoltre, l'abbassamento del<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura dei fumi rende<br />

praticamente impossibile <strong>la</strong> loro espulsione <strong>per</strong> tiraggio naturale e <strong>per</strong>tanto si<br />

rende necessaria l’espulsione forzata. La condensa, infine, deve essere scaricata<br />

nel<strong>la</strong> rete fognaria, prevedendo un adeguato collegamento.<br />

Il combustibile più in<strong>di</strong>cato <strong>per</strong> questo tipo <strong>di</strong> caldaie è il gas metano, in quanto<br />

esso presenta basse emissioni <strong>di</strong> solfati e nitrati, che una volta mesco<strong>la</strong>te all'acqua<br />

<strong>di</strong> combustione danno origine a sostanze acide.<br />

I ren<strong>di</strong>menti utili tipici <strong>di</strong> una caldaia tra<strong>di</strong>zionale variano tra il 90 ed il 92%, mentre<br />

quelli <strong>di</strong> una caldaia a condensazione raggiungono normalmente valori su<strong>per</strong>iori al<br />

100%, variabili in genere tra il 97% ed il 105%, fino ad un massimo <strong>di</strong> 108% (a<br />

seconda del<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura dell’acqua dell’impianto).<br />

<strong>Le</strong> caldaie a condensazione esprimono il massimo <strong>delle</strong> loro prestazioni <strong>per</strong><br />

tem<strong>per</strong>ature dell’acqua re<strong>la</strong>tivamente basse (30 – 50°C), tipiche <strong>degli</strong> impianti a<br />

pannelli ra<strong>di</strong>anti: è comunque ampiamente <strong>di</strong>mostrabile che il recu<strong>per</strong>o energetico<br />

è molto consistente (fra il 7 e il 10%) anche in caso <strong>di</strong> impianti tra<strong>di</strong>zionali a<br />

ra<strong>di</strong>atori, dal momento che <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> questi impianti nell’arco<br />

dell’intera stagione <strong>di</strong> riscaldamento è <strong>di</strong> circa 40 – 60°C.<br />

4 . Sostituzione <strong>di</strong> scalda acqua elettrico con scalda acqua a metano (ve<strong>di</strong><br />

scheda A3.4)<br />

La presente scheda è applicabile esclusivamente all’istal<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> singole caldaie<br />

nei bagni <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici, mentre non è applicabile nel caso in cui è presente un<br />

impianto centralizzato <strong>di</strong> riscaldamento e produzione <strong>di</strong> acs.<br />

Descrizione dei<br />

possibili<br />

interventi<br />

Approfon<strong>di</strong>mento 1: scelta <strong>delle</strong> caldaie e dei bruciatori<br />

I principali interventi <strong>per</strong> l’ottimizzazione dell’efficienza energetica <strong>degli</strong> impianti <strong>di</strong><br />

riscaldamento ambientale consistono nell’incremento <strong>delle</strong> prestazioni dei<br />

generatori <strong>di</strong> calore e nel<strong>la</strong> loro completa sostituzione in caso <strong>di</strong> raggiungimento<br />

del<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> vita utile. A tal proposito si deve tener presente che i generatori <strong>di</strong><br />

calore sono costituiti da due elementi fondamentali: il bruciatore e <strong>la</strong> caldaia.<br />

Il bruciatore è un apparecchio che provvede a misce<strong>la</strong>re il combustibile con l'aria, a<br />

introdurre <strong>la</strong> misce<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> camera <strong>di</strong> combustione e ad innescare il processo <strong>di</strong><br />

combustione. I bruciatori devono essere in grado <strong>di</strong> erogare potenze termiche in<br />

funzione del carico richiesto: a tale scopo solo <strong>per</strong> piccole potenze (tipicamente fino<br />

ai 100 kW) sono raccomandabili bruciatori del tipo on off, nei quali <strong>la</strong> fiamma viene<br />

accesa o spenta in funzione del<strong>la</strong> necessità.<br />

Nel caso <strong>di</strong> potenze su<strong>per</strong>iori (dai 100 ai 300 kW), l’efficienza energetica <strong>degli</strong><br />

impianti richiede l’uso <strong>di</strong> bruciatori a due o tre sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> fiamma, mentre <strong>per</strong> potenze<br />

ancora maggiori è opportuno ricorrere ai bruciatori a modu<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> fiamma.<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> caldaia, <strong>la</strong> scelta del<strong>la</strong> potenza e del<strong>la</strong> tipologia da instal<strong>la</strong>re<br />

<strong>di</strong>pende da numerosi parametri, quali le con<strong>di</strong>zioni climatiche esterne, le<br />

caratteristiche costruttive dell’e<strong>di</strong>ficio, <strong>la</strong> sua destinazione d’uso e gli orari <strong>di</strong><br />

occupazione.<br />

In partico<strong>la</strong>re, una caldaia tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong> potenza eccessiva rispetto alle reali<br />

esigenze dell’e<strong>di</strong>ficio spreca molta energia: specialmente nelle stagioni interme<strong>di</strong>e,<br />

infatti, essa raggiunge rapidamente <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura prefissata e <strong>per</strong>tanto è soggetta<br />

a lunghi e frequenti <strong>per</strong>io<strong>di</strong> <strong>di</strong> spegnimento, durante i quali <strong>di</strong>s<strong>per</strong>de il calore dal<br />

mantello e attraverso il camino. Quin<strong>di</strong>, considerata l’intera stagione <strong>di</strong><br />

riscaldamento, <strong>la</strong> sua efficienza globale è scadente e il suo ren<strong>di</strong>mento stagionale

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