Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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Mezzi e attrezzature<br />
In totale la protezione civile piemontese dispone di 50 autocarri, 250<br />
tende da campo, 2.500 posti letto, 12 cucine da campo, 50 gruppi<br />
elettrogeni e torri faro, 10 chilometri di barriere antinondazione, 50<br />
attrezzature di pompaggio.<br />
Gli interventi<br />
Dal 1994, anno <strong>del</strong>la disastrosa alluvione in <strong>Piemonte</strong>, che ha determinato<br />
un consolidamento <strong>del</strong> sistema, le principali operazioni che<br />
hanno visto all’opera la Protezione civile <strong>regionale</strong> sono state:<br />
• alluvione <strong>del</strong> 2000;<br />
• supporto agli spegnimenti boschivi in Puglia nel 2008, 2009 e 2010;<br />
• evento alluvionale <strong>del</strong> maggio 2008;<br />
• emergenza neve di novembre e dicembre 2008;<br />
• terremoto in Abruzzo <strong>del</strong> 2009, dove la Protezione civile <strong>del</strong> <strong>Piemonte</strong><br />
ha svolto un lungo intervento che è durato da aprile a dicembre;<br />
• eventi alluvionali <strong>del</strong> 2010 in Liguria e in Veneto;<br />
• eventi alluvionali <strong>del</strong> 2011 in Liguria (Cinque Terre).<br />
• eventi alluvionali <strong>del</strong> marzo e <strong>del</strong> novembre 2011.<br />
Inoltre, ha partecipato ai soccorsi ad Haiti nel gennaio 2010.<br />
A questi, si sommano le centinaia di interventi, meno importanti ma<br />
non per questo meno fondamentali, che quotidianamente il sistema<br />
si trova ad affrontare.<br />
Destinazione Umbria<br />
L’ultima missione, in ordine di tempo, risale a poco più di un<br />
mese fa: il 10 febbraio 2011, infatti, accogliendo la richiesta <strong>del</strong><br />
Dipartimento <strong>del</strong>la Protezione civile di disponibilità di risorse per<br />
fronteggiare l’emergenza neve in atto nel centro-sud <strong>del</strong> paese, la<br />
Regione <strong>Piemonte</strong> ha inviato la propria Colonna mobile in Umbria<br />
per interventi di supporto alle operazioni volte a garantire la<br />
transitabilità, di soccorso e di assistenza alla popolazione isolata,<br />
nonché di appoggio alle squadre operative <strong>del</strong>la Regione Umbria,<br />
per assicurare i servizi essenziali.<br />
In termini di mezzi, sono stati impegnati 4 macchine operatrici<br />
di movimentazione, un mezzo cingolato ogniterreno, un mezzo<br />
con lama spartineve, un sollevatore con piattaforma da lavoro,<br />
2 frese da neve medio - piccole e 15 mezzi fuoristrada dotati di<br />
attrezzature di taglio piante e verricello. Oltre 200 i volontari piemontesi<br />
coinvolti nelle operazioni. (ma)<br />
Grazie,<br />
<strong>Piemonte</strong>!<br />
La notte <strong>del</strong> 6 aprile <strong>del</strong> 2009 Barisciano e tutta<br />
l’Aquila sono state svegliate da un fragore assordante<br />
che non riusciremo mai a dimenticare. Oggi a<br />
noi manca la quotidianità, le piccole cose di tutti i<br />
giorni che non possiamo più fare: le passeggiate in<br />
centro, le chiacchiere per la strada. Più di trecento<br />
persone che conoscevamo bene sono morte in quella<br />
notte. Fino all’alba <strong>del</strong> 6 aprile di tre anni fa la<br />
maggior parte di noi non conosceva l’organizzazione<br />
<strong>del</strong>la Protezione civile, lo abbiamo capito in quel<br />
momento che al centro <strong>del</strong> sistema c’è il volontario,<br />
figura che rimane nell’ombra ma che nel momento<br />
<strong>del</strong>la necessità interviene; presta la sua opera in<br />
silenzio tornando poi alla sua vita quotidiana.<br />
A Barisciano abbiamo conosciuto molte di queste<br />
persone: ci sono state vicino nel momento <strong>del</strong>la<br />
paura durante lo sciame sismico e nelle necessità di<br />
ogni giorno, ci hanno veramente coccolato. Siamo<br />
diventati amici così, vivendo insieme i momenti più<br />
difficili. Tra le molte cose che i volontari hanno<br />
fatto c’è stato anche l’importante allestimento di<br />
una scuola provvisoria che ha dato la possibilità<br />
sin da subito ai ragazzi di riprendere gli studi,<br />
almeno una parte <strong>del</strong>la<br />
loro vita normale.<br />
In quella circostanza abbiamo<br />
conosciuto persone<br />
molto organizzate, professionali,<br />
piene di umanità,<br />
non certo i piemontesi<br />
che immaginavamo freddi<br />
e distaccati. Grazie <strong>Piemonte</strong>,<br />
Barisciano non<br />
dimenticherà mai quello che avete fatto per noi.<br />
Dobbiamo anche dirvi che dopo il vostro intervento<br />
si è creato anche da noi un piccolo sistema di<br />
Protezione civile che ci è davvero servito durante<br />
le ultime grosse nevicate di quest’inverno! L’intera<br />
popolazione di Barisciano vi considera concittadini.<br />
Venite a trovarci, non più per le emergenze, ma per<br />
stare insieme in amicizia. Adesso stiamo affrontando<br />
la ricostruzione, che è difficile per tanti motivi,<br />
lo dobbiamo ai morti <strong>del</strong> 6 aprile, ma anche all’aiuto<br />
che voi ci avete dato in quella notte e nei giorni<br />
successivi: vogliamo dimostrate di essere un popolo<br />
che sa reagire onestamente.<br />
Francesco Di Paolo<br />
Sindaco di Barisciano (AQ)<br />
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