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N UMERO 1 2012 E U R O P A L’Europa e la salute, accedere ai fondi comunitari PROGETTO “MATTONE INTERNAZIONALE”, PER PROMUOVERE LA CONOSCENZA DELLE POLITICHE PER LA SANITÀ di Giuliana Turroni 60 Il 21 febbraio si è tenuto a Torino, presso il Centro Incontri della Regione Piemonte, l’Infoday L’Europa e la Salute: opportunità e prospettive. Organizzato dalla Direzione regionale Sanità, in collaborazione con il Ministero della Salute e l’Ufficio di Bruxelles della Regione Piemonte, l’incontro ha avuto per oggetto la presentazione del “Progetto Mattone internazionale”. Realizzato a partire dall’esperienza compiuta nell’ambito dei precedenti 15 Mattoni del Ministero della Salute, il progetto è coordinato dalla Regione Veneto, in collaborazione con la Regione Toscana. Il fine dell’iniziativa è promuovere la conoscenza delle politiche comunitarie in materia di sanità e le possibilità di accesso ai programmi europei e internazionali per la salute, la ricerca e l’innovazione in ambito sanitario. Il Mattone internazionale si propone di coinvolgere attivamente le Regioni italiane nel processo decisionale internazionale e di accrescere le competenze e la competitività per l’accesso ai finanziamenti europei, delle Regioni, delle Aziende sanitarie e ospedaliere e degli altri operatori del settore. Il progetto sostiene la realizzazione di attività formative e informative dedicate alle strutture ministeriali competenti, alle Regioni italiane, alle Aziende sanitarie e ospedaliere e agli stakeholder operanti nel settore sanitario. DUE BANDI, CON SCADENZA 31 LUGLIO 2013, FINANZIANO A FONDO PERDUTO LE SEGUENTI ATTIVITÀ: Avviso n. 1 Descrizione: Co-finanziamento di attività informative e formative da realizzarsi in contesti regionali e legate a temi di carattere europeo ed internazionale. Beneficiari: Regioni e Province autonome Budget complessivo: euro 1.400.000 Finanziamento per singola attività informativa: fino a euro 10.000 Finanziamento per singola attività formativa: fino a euro 20.000 Avviso n. 2 - “Cantieri aperti per la sanità del futuro” Descrizione: Contributi a fondo perduto per redazione proposte progettuali di qualità per programmi di finanziamento europei o internazionali, negli ambiti socio-sanitari, della ricerca e della cooperazione internazionale. Sono previsti supporto e consulenza per l’elaborazione delle proposte. La scadenza dei bandi EU a cui si intende fare riferimento non deve essere inferiore ai 45 giorni. Beneficiari: Regioni e Aziende sanitarie e ospedaliere Budget complessivo: euro 1.000.000 Finanziamento per singolo progetto: fino a euro 10.000 I bandi sono pubblicati sul sito: www.progettomattoneinternazionale.it Per informazioni: progettomattoneinternazionale@ulss10.veneto.it Mattoni del Ministero della Salute: www.nsis.salute.gov.it
La cooperazione a cavallo delle Alpi IL PIEMONTE COLLABORA CON LE ALTRE REGIONI PER AFFRONTARE LE SFIDE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA: L’EUROREGIONE ALPI MEDITERRANEO E IL PROGETTO DI MACROREGIONE ALPINA di Davide Donati Lo scorso 10 febbraio a Lione i presidenti delle cinque regioni che formano l’Euroregione Alpi-Mediterraneo si sono dati appuntamento per rinnovare il protocollo di Bard (Ao), che nel 2007 aveva avviato il progetto di cooperazione transfrontaliera. L’incontro, a cui hanno partecipato i presidenti Roberto Cota per il Piemonte, Augusto Rollandin per la Valle d’Aosta e Jean-Jack Queyranne per Rhône-Alpes, il vicepresidente Angelo Berlangieri per la Liguria e Philippe Cichowlaz per Provence-Alpes-Côte d’Azur (Paca), è stato l’occasione per rilanciare il progetto euroregionale, dando nuovo impulso al lavoro dei gruppi tematici e istituendo, presso la sede comune di Bruxelles, un tavolo da cui dovrà emergere una posizione condivisa dalle cinque regioni sulla nuova programmazione dei fondi strutturali 2014-2020. L’Euroregione Alpi-Mediterraneo, di cui il Piemonte manterrà la presidenza per tutto il 2012, sarà inoltre impegnata sul fronte dell’azione che, nell’auspicio delle regioni alpine, dovrebbe condurre da sinistra: Angelo Berlangieri (vicepresidente Regione Liguria), Roberto Cota (presidente Regione Piemonte), Jean-Jack Queyranne e Bernard Soulage (presidente e vicepresidente Région Rhône-Alpes), Augusto Rollandin (presidente Regione Autonoma Valle d’Aosta) alla creazione della macroregione alpina, sulla scia di quanto già realizzato nell’area del mar Baltico (2009) e del Danubio (2010). Questa nuova modalità di cooperazione territoriale, che si sta affermando in vaste e importanti aree dell’Ue, risponde all’esigenza di meglio gestire le risorse che i diversi Stati investono su politiche e obiettivi analoghi, ma senza un approccio integrato. Le cooperazioni avviate nel Baltico e lungo la dorsale danubiana intendono superare questa logica compartimentata, procedendo all’attivazione di interventi mirati e condivisi, concentrando sforzi e risorse finanziarie su progetti che possano dare risultati più efficaci. Il problema dell’eutrofizzazione del Baltico e il tema della navigabilità del Danubio sono stati i motori che hanno avviato le due strategie macroregionali: da tali problematiche principali sono derivati svariati ambiti d’azione, individuati dalla Commissione europea in due diversi “action plan”. In questa prospettiva, le regioni dell’Arco alpino si sono attivate, già dallo scorso novembre, su iniziativa della Baviera, per avviare il processo che dovrebbe condurre il Consiglio europeo a chiedere alla Commissione di definire una strategia macroregionale anche per le Alpi. Sebbene il modello sia quello baltico-danubiano, l’iniziativa alpina si distingue per le modalità con cui si sta affermando, cioè attraverso un consenso che si costruisce dal basso, a partire dai territori alpini e dalle regioni che li rappresentano. La presenza della Regione a Bruxelles Oggi l’80% della normativa nazionale e regionale è di derivazione comunitaria e i fondi regionali rappresentano oltre un terzo del bilancio dell’Unione europea: 347,410 miliardi di euro per il periodo di programmazione 2007-2013, vale a dire circa 50 miliardi all’anno. Delle 270 regioni europee, 233 hanno una rappresentanza a Bruxelles. La Regione Piemonte ha istituito il proprio ufficio nel 1999 (D.G.R. n. 42-29303) quale strumento di collegamento tecnico, amministrativo e operativo tra le strutture regionali e le istituzioni europee. L’ufficio dipende dal Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale e fa parte del settore Coordinamento delle politiche comunitarie - Ufficio di Bruxelles, con sede anche a Torino. L’Ufficio esprime gli interessi regionali presso l’Ue, dà voce, visibilità e sostegno ai progetti della Regione nel contesto comunitario, accresce le capacità di attrarre risorse dall’Ue e dà assistenza alle direzioni regionali e ai principali stakeholder piemontesi per progetti e iniziative da sviluppare in ambito comunitario. www.regione.piemonte.it/bruxelles (gt) 61
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