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N UMERO 1 2012 A V V E N I M E N T I Che la memoria non sia dispersa In occasione del Giorno della Memoria, in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati, l’Assemblea regionale del Piemonte, attraverso il Comitato Resistenza e Costituzione, ha preso parte alla fiaccolata il 22 gennaio e promosso la mostra “Qui non ci sono bambini”, aperta al Museo Diffuso della Resistenza fino al 13 maggio. Per la prima volta in Italia sono esposte le riproduzioni di 50 dei 79 disegni realizzati a 15 anni, nel 1945, da Thomas Geve, internato ad Auschwitz. “Questi disegni che ho fatto tanti anni fa mostrano il lager con gli occhi di un bambino che ha dovuto fingersi grande per salvarsi la vita”, sono state le parole di Geve, presente all’inaugurazione del 26 gennaio. La mostra ha ricevuto la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica ed è stata realizzata in collaborazione con i Comitati Resistenza della Regione Piemonte e della Provincia di Torino, la Città di Torino, la Comunità ebraica, il Goethe Institut e Giulio Einaudi editore. 70 Bruno Vasari a 100 anni dalla nascita Coerenza, costanza, rigore sono le tre caratteristiche del vivere di Bruno Vasari emerse dal convegno che si è tenuto il 15 dicembre a Palazzo Lascaris. “Uomo straordinario, di cultura, resistente, deportato, alto funzionario Rai, una delle persone a cui bisogna dire grazie per il fatto che la Regione abbia iniziato a lavorare sulla deportazione e sulla memoria” ha ricordato il vicepresidente del Consiglio regionale, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, Roberto Placido. Voluta dal Comitato, dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” e dalla Compagnia di San Paolo, la giornata di studi è stata organizzata nel centenario della sua nascita e a quattro anni dalla sua morte. A breve verrà pubblicato il volume “Bruno Vasari: matricola 114119”, curato dall’Aned. Il ricordo delle foibe * Per il “Giorno del Ricordo”, nel mese di febbraio, la Sala Mostre della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino, ha ospitato la mostra organizzata dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato di Torino, sulle tragedie delle foibe e l’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e dalla Dalmazia. In esposizione fotografie, cimeli, testi storici e giornali dell’epoca per testimoniare la presenza degli italiani nei territori di confine, dall’impero romano ai giorni nostri, e per documentare la tragedia delle foibe e dell’esodo di cui furono vittime dopo l’annessione alla Jugoslavia sancita dal Trattato di Parigi del 1947. In particolare una sezione ha ripercorso la vita dei profughi istriani, fiumani e dalmati che arrivarono a Torino, presenti nel campo profughi delle Casermette di Borgo San Paolo, il trasferimento nelle case del villaggio di Santa Caterina nel quartiere Lucento e dell’inserimento nella vita della città. * Il giorno del Ricordo è una ricorrenza istituita nel 2004 per la celebrare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Per l’occasione, giovedì 9 febbraio, si è svolto a Palazzo Lascaris un convegno dal titolo: “La storia, la memoria, i luoghi. Per una riflessione sull’esodo istriano, fiumano, dalmata”. Il seminario, organizzato dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione in collaborazione con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza (Istoreto), la Provincia di Torino e la partecipazione dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), è stata un’occasione di confronto e di studio rivolta sia alla cittadinanza sia al mondo della scuola, per analizzare la ricostruzione di quelle vicende. Durante l’incontro è stato presentato anche il volume “Senza più tornare. L’esodo istriano, fiumano, dalmata e gli esodi nell’Europa del Novecento”, frutto del seminario Noi e l’altro che si è svolto nel febbraio 2010.
Il Piemonte e la storia dell’aviazione Strumenti aeronautici, divise e oggetti vari di origine industriale, militare e civile provenienti dalla collezione di Mauro Giacomino Piovanno hanno composto la mostra “Le ali della storia: l’Aeronautica militare italiana dalle origini alla Passione 150 Una settantina di immagini per raccontare alcuni dei festeggiamenti ospitati a Torino nell’anno del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia. È quanto raccolto nella mostra fotografica Passione Italia 150 - Un anno dopo, all’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale dal 20 febbraio al 23 marzo. L’allestimento è stato curato dalla Federazione italiana associazioni fotografiche, dall’Unitre di Collegno e dal fotogruppo L’incontro. In carrozza, si parte! Un’epoca in movimento Seconda guerra mondiale”, dal 25 gennaio al 2 marzo nella Biblioteca della Regione Piemonte. A corollario sono state organizzate cinque conferenze che hanno visto la partecipazione di Piovano, Marco Papa, storico dell’Associazione Arma Aeronautica del Piemonte, Angelo Moriondo, presidente Aero Club Torino, Sergio Ghiglieno, collezionista di documenti storici, Marco Albera, presidente dell’Accademia Albertina, Enzo Bottura, proprietario del museo Vorrei volare di Mantova, Cosimo Restivo, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica per il Piemonte e Alessandro Bruno, giornalista del Consiglio regionale del Piemonte. In carrozza, a cavallo, in treno, in auto, comunque sempre in movimento. Sono i personaggi ritratti nella singolare mostra Dalla carrozza all’aereo. I piemontesi e i mezzi di locomozione nella fotografia dal 1860 al 1960, allestita nella sala Viglione di Palazzo Lascaris dal 27 gennaio al 3 marzo. Composta da una cinquantina di scatti, affiancati a modellini provenienti dal museo di Chivasso, l’esposizione documenta con efficacia i cambiamenti avvenuti nei trasporti e al tempo stesso i viaggi, le invenzioni, i mutamenti sociali e di costume che hanno accompagnato la trasformazione lunga un secolo dei mezzi di locomozione. Istantanee su Yanomami e Samburu L’esposizione Popoli: tocchi di colore, presente dal 16 gennaio al 17 febbraio all’Ufficio relazioni con il pubblico, è stata curata dall’Associazione impegnarsi serve Onlus. La mostra ha proposto una trentina di fotografie che ritraggono i popoli Yanomami del Brasile e Samburu del Kenya. Un modo per sensibilizzare le molte scolaresche piemontesi di passaggio all’Urp sulla situazione di quei popoli. 71
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