Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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N UMERO 1<br />
2012<br />
ALTA VELOCITa I Una nuova fase per la Torino- Lione<br />
12<br />
nel <strong>del</strong>icato ambiente alpino, determinando una diminuzione<br />
degli incidenti stradali e <strong>del</strong>le emissioni<br />
da mezzi su gomma. A livello lavorativo sono previsti<br />
almeno 2mila posti per tutta la durata dei cantieri e<br />
altre 4mila occupazioni indirette.<br />
Il 12 marzo il presidente Cota, d’intesa con il presidente<br />
<strong>del</strong>la Provincia e il sindaco di Torino, Saitta<br />
e Fassino, ha convocato una riunione plenaria dei<br />
sindaci <strong>del</strong>la Val di Susa alla quale ha partecipato anche<br />
il presidente <strong>del</strong>l’Osservatorio sulla Tav, Mario<br />
Virano. Viene proposto ai Comuni di lavorare alla<br />
redazione di un aggiornamento al cosiddetto “piano<br />
strategicoo per il territorio” <strong>del</strong> 2009, ovvero un pacchetto<br />
di rilancio <strong>del</strong> territorio con proposte concrete<br />
che vanno dagli sgravi fiscali su Irap, Irpef, Imu e<br />
benzina, alla creazione di un presidio <strong>del</strong>l’Istituto superiore<br />
<strong>del</strong>la Sanità finalizzato al monitoraggio permanente<br />
di quello che succede nella Valle e in prossimità<br />
<strong>del</strong> cantiere. Per l’occasione Cota ha<br />
ribadito che “la Tav è stata decisa e verrà<br />
realizzata nei tempi previsti. Ora occorre<br />
il contributo di tutti per mettere a punto<br />
un pacchetto di proposte di carattere fiscale<br />
per la Val di Susa. Ho parlato con il<br />
ministro <strong>del</strong>la Sanità, Renato Balduzzi,<br />
che ha dato la propria disponibilità a istituire<br />
in Val di Susa un presidio <strong>del</strong>l’Istituto<br />
superiore di Sanità. Pensiamo ad un<br />
organismo aperto, in modo tale che tutti<br />
possano vedere e anche rendersi conto<br />
<strong>del</strong>le cose, perché è giusto che la gente<br />
sia informata e riconosciamo che la preoccupazione<br />
per la salute sia una preoccupazione<br />
che comunque va affrontata”.<br />
Fondamentale poi per l’avvio <strong>del</strong>la Tav<br />
è stata la firma <strong>del</strong>l’accordo tra Italia e<br />
Francia, il 30 gennaio, per la ripartizione<br />
dei costi relativi alla realizzazione <strong>del</strong>la<br />
tratta transnazionale <strong>del</strong>la linea ferroviaria<br />
Torino-Lione. I costi sono stati ridimensionati<br />
da 10,5 a 8,2 miliardi di euro,<br />
di cui il 40% finanziato dall’Unione europea<br />
(è il cofinanziamento massimo che<br />
si può chiedere per le infrastrutture strategiche<br />
comunitarie) e il resto è a carico<br />
<strong>del</strong>l’Italia per una quota di 2,8 miliardi (il<br />
57,9%) e <strong>del</strong>la Francia per 2,2 miliardi (il<br />
42,1%). Il trattato internazionale ha dato<br />
così il via libera definitivo all’attuazione<br />
<strong>del</strong> progetto <strong>del</strong> tracciato transfrontaliero,<br />
che tiene conto <strong>del</strong>le evoluzioni attinenti<br />
al versante italiano per migliorare<br />
il suo inserimento nell’ambiente naturale<br />
e umano. La prima fase a essere eseguita<br />
sarà il tunnel di 57 chilometri che<br />
collega le stazioni di Susa in <strong>Piemonte</strong> e<br />
di Saint Jean de Maurienne nella regione<br />
Rhône-Alpes. La progettazione, avviata<br />
il 9 gennaio, dovrà essere approvato sia