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N UMERO 1 2012 G R U P P I D E L C O N S I G L I O ➜ ➜ 94 Moderati Michele dell’Utri Manovra economica del Governo Monti La manovra economica del Governo Monti è stata amarissima quasi per tutti, anche se ha pesato di più sui cittadini con basso reddito per i quali l’effetto delle misure sarà proporzionalmente più significativo. Tuttavia, era necessaria ed indispensabile per impedirci di precipitare nel baratro aperto dalla crisi che stiamo tuttora vivendo, con esiti ancora incerti. Certo si sarebbe potuto fare meglio, ma occorre anche tenere presente che se c’è poco tempo e lo spazio di manovra è ridotto, si deve giocoforza semplificare ed andare sul sicuro. Il merito di questo Governo, comunque, è stato l’aver conseguito, con volontà e fermezza, quegli obiettivi considerati ineludibili, realizzando, anche in misura abbondante, ciò che all’Italia veniva chiesto e ricevendo per questo il consenso ed il plauso dei partner europei. Il consenso dei mercati è giunto più lentamente, con fasi alterne, ma, alla fine, lo spread è calato, la borsa è tornata a tendere al rialzo e la credibilità internazionale è stata recuperata ed accresciuta. In parte il risultato è dovuto alla stima e alla fiducia di cui gode il Presidente Monti, ma principalmente è conseguenza delle riforme messe in campo che aprono la strada al risanamento del debito pubblico. La fiducia e la credibilità riconquistate restano comunque ostaggio di una situazione assai dinamica. I mercati e l’Europa sono in attesa di vedere realizzati riforme, contenimento del debito, liberalizzazioni, ponendo uno sguardo di attenzione alla riforma del mercato del lavoro che pare proporsi come un nodo cruciale. Il Governo sta operando con saggezza e disponibilità verso le parti sociali e certamente perverrà ancora ad un ottimo risultato, facendoci percorre ancora un altro passo verso l’uscita da questa crisi. ➜ Sinistra Ecologia Libertà Monica Cerutti SEL è dalla parte delle donne Autodeterminazione femminile, un concetto semplice che la Giunta regionale Cota cerca dall’inizio del suo mandato di mettere in discussione. Il riferimento è agli svariati tentativi che si stanno cercando di porre in atto per limitare la libertà delle donne di decidere sull’interruzione di gravidanza. Nel 2010 il Gruppo Consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà aveva già presentato una proposta di legge per garantire la vigilanza dell’applicazione delle Legge 194/1978. Il legislatore ha affidato alla Regione il compito di assicurare alle donne la reale effettuazione degli interventi ospedalieri. Questi vengono sempre più spesso messi in discussione a causa della presenza sempre maggiore di medici obiettori all’interno degli ospedali, in Piemonte al 2008 erano il 65.1% del totale: ad oggi quale è la situazione? È stata nostra premura chiedere al Direttore Generale Sanità, il dottor Morgagni, ed al Presidente del Cosiglio Regionale, Valerio Cattaneo, di informarci con dati aggiornati al 2011. La nostra proposta di legge, che prevedeva anche la mobilità dei medici tra plessi ospedalieri, giace nell’indifferenza più totale, al contrario di quello che è stato il patto che Cota ha dovuto stringere con le associazioni pro-vita durante la campagna elettorale, conducendo al loro successivo accreditamento all’interno dei consultori. E adesso si pensa di istituire anche in Piemonte, come in Lombardia, il fondo Nasko, un contributo economico alle donne che decidono di non interrompere la gravidanza, come se la scelta fosse esclusivamente una mera questione di soldi. Si tratterebbe invece di investire risorse nella prevenzione e nell’offerta di servizi, come gli asili nido. Sinistra Ecologia Libertà è dalla parte delle donne ed è per questo che ha deciso di unire le due esperienze legislative, piemontese e lombarda, a sostegno dell’autodeterminazione femminile, con una serie di iniziative con protagoniste le due consigliere regionali di SEL, Monica Cerutti e Chiara Cremonesi. ➜
➜ ➜ Uniti per Bresso Mercedes Bresso È sempre colpa di qualcun altro La menzogna come strumento politico. Con questo tratto distintivo possiamo iniziare a caratterizzare questa legislatura. L’avvio è stato di quelli burrascosi, con una battaglia giudiziaria che ha visto accertati gravi reati di falso di una lista a sostegno dell’attuale maggioranza (già condannata e a maggio è atteso l’appello) purtroppo difficilmente si avranno effetti sulla legislatura in corso. Subito dopo è iniziata una campagna di menzogne sui conti regionali, su buchi fantasiosi lasciati dalla mia Giunta degni della peggiore politica, manifestando così l’inesistente senso delle Istituzioni di questa maggioranza, se non altro per il più semplice principio di continuità in un Ente pubblico. Nelle intenzioni del presidente Cota l’operazione “anti-derivati” avrebbe dovuto tutelare la Regione e preservare i conti da cattive sorprese, invece l’unico risultato tangibile finora prodotto è il lievitare delle spese legali. Perché l’operazione ha garantito alle casse risorse a un tasso molto più basso rispetto a quello offerto dal mercato finanziario. Purtroppo sui conti regionali è facile fare confusione e ingenerare nell’opinione pubblica l’idea che le responsabilità risiedono sempre altrove. La politica è fatta di scelte dalle quali scaturiscono responsabilità, arriverà un momento in cui questa Giunta si assumerà le conseguenze di quello che fa? Esistono delle evidenze che nessuna menzogna addossata sui predecessori può nascondere. Le scelte politiche di questa Giunta stanno peggiorando una situazione già critica, mi aspetterei che Cota manifestasse pure il coraggio di sostenerle. È avvilente vedere un presidente, e una Giunta, capace di usare una sola risposta a qualsiasi critica, senza entrare mai nel merito dei problemi. Il Piemonte merita risposte più articolate di un ritornello senza più nessuna credibilità. ➜ Gruppo misto Michele Formagnana Il mio impegno per il territorio alessandrino: dalla sanità ai trasporti Piano sanitario, bilancio, riforma dei trasporti. Sono in primo piano nella mia agenda amministrativa da quando, alla guida del Gruppo Misto, sono entrato a far parte del Consiglio regionale, subentrando a Riccardo Molinari decaduto per ineleggibilità. Sono stato candidato per la Lega Nord nelle ultime elezioni regionali per la circoscrizione di Alessandria, primo dei non eletti, e da subito mi sono messo al lavoro. Sono membro delle Commissioni I, II, IV e VI, oltre che componente della Giunta per le Nomine, per il Regolamento, per le Elezioni, e sto seguendo con attenzione le importanti questioni sul tavolo dell’Assemblea di Palazzo Lascaris. Dalla Sanità, uno dei temi centrali dell’attività dell’Esecutivo piemontese, accanto alle inevitabili questioni di conti e bilanci, per arrivare al nodo trasporti, mentre resta alta l’attenzione sulla Tav, tra discutibili rivendicazioni ambientaliste e necessarie esigenze di sviluppo infrastrutturale per una Regione strategica come il Piemonte. Si tratta di un impegno importante al quale dedico tutto il tempo necessario, per mantenere fede al mandato affidatomi da chi mi ha eletto allora nella Lega Nord, che comunque resta parte significativa della mia formazione politica. Quella Lega della quale faccio comunque miei alcuni valori che non possono non essere condivisi. A cominciare dall’amore e dalla tutela del proprio territorio. E per questo sono felice di potere mettermi concretamente a disposizione di una realtà come quella alessandrina, e in particolare valenzana, da cui provengo, non ancora direttamente rappresentata, espressione di importanti realtà artigiane e imprenditoriali. Gruppo Misto ➜ 95
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