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Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte

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A Torino un nuovo<br />

parco lungo la Dora<br />

strutture preesistenti (vasche, pilastri d’acciaio,<br />

ciminiere). Diverse le aree in cui si divide,<br />

ognuna con caratteristiche peculiari e<br />

vocazioni di diverso tipo, tra cui l’area Ingest,<br />

un giardino pubblico in cui si avvicendano<br />

giardini acquatici e zone di ricreazione con<br />

boschetti e parchi; l’area Vitali, con al centro<br />

uno spazio multifunzionale di 12 mila metri<br />

quadrati per manifestazioni, mercati, sport e<br />

altro; l’area Valdocco Nord, la cui sponda destra<br />

si estende lungo il fiume come una grande<br />

piazza alberata fiancheggiata da vaste promenade,<br />

che si snodano sotto un grande tetto<br />

verde composto da un allineamento regolare<br />

di alberi; l’area Michelin, un grande prato alberato<br />

e multifunzionale, da dove il visitatore<br />

può giungere fino al livello <strong>del</strong>l’acqua, grazie<br />

ad un percorso pedonale vicino alla riva, e<br />

dotata di uno spazio giochi che tematizza il<br />

corso <strong>del</strong> fiume con elementi di legno. (ma)<br />

Grazie ai finanziamenti <strong>del</strong> Governo<br />

italiano e <strong>del</strong> Comune di Torino, dal<br />

2011 la città ha un nuovo parco, che sorge<br />

all’interno <strong>del</strong>l’area urbanistica denominata<br />

Spina 3. L’opera, inserita nel<br />

piano infrastrutturale nazionale per le<br />

celebrazioni <strong>del</strong> 150°, è stata realizzata<br />

lungo il fiume Dora, laddove fino a pochi<br />

decenni fa sorgevano le fabbriche<br />

<strong>del</strong>l’industria pesante.<br />

L’area è stata oggetto negli ultimi anni<br />

di un forte intervento di trasformazione,<br />

che ha riconvertito le aree industriali<br />

in case, spazi commerciali e<br />

servizi per i cittadini. Il nuovo Parco<br />

Dora completa il quadro complessivo<br />

<strong>del</strong>la metamorfosi, offrendo ai residenti,<br />

ma anche a tutti i cittadini e ai turisti,<br />

450 mila metri quadrati di verde<br />

per il relax, lo sport e il divertimento<br />

e restituendo loro un fiume che per<br />

decenni è stato sfruttato dalle fabbriche,<br />

degradato e reso inaccessibile. Il<br />

parco mantiene però vivo il ricordo<br />

<strong>del</strong> passato industriale di questa parte<br />

<strong>del</strong>la città, conservando alcune <strong>del</strong>le<br />

Il Broletto<br />

ritrovato<br />

Sempre nell’ambito dei contributi che<br />

il Governo ha messo a disposizione<br />

per le celebrazioni <strong>del</strong> 150° <strong>del</strong>l’Unità,<br />

a Novara è stato possibile il restauro<br />

<strong>del</strong> Broletto e la realizzazione al suo interno<br />

di una pinacoteca che ospita la<br />

collezione «A<strong>del</strong>e e Paolo Giannoni».<br />

L’edificio <strong>del</strong> Broletto, situato nel centro<br />

storico <strong>del</strong>la città, è un complesso<br />

formato da quattro costruzioni che definiscono una corte, tutte realizzate in epoche<br />

diverse: il Palazzo <strong>del</strong>l’Arengo, il Palazzo dei Paratici, il Palazzo dei Referendari<br />

e il Palazzo <strong>del</strong> Podestà. Con i primi lavori di recupero conservativo all’interno<br />

<strong>del</strong> Palazzo <strong>del</strong>l’Arengo, eseguiti già nel 2005, era stato creato un nuovo ingresso<br />

con uno spazio di accoglienza al pubblico, una nuova scala e un ascensore di collegamento<br />

tra il pianterreno e il primo piano, per approdare nell’ampio Salone<br />

<strong>del</strong>l’Arengo adibito a sala espositiva.<br />

Dopo il nuovo intervento, terminato nel 2011, dall’ingresso il visitatore viene orientato<br />

verso le prime sezioni museali, collocate al pianterreno <strong>del</strong> Palazzo dei Referendari<br />

(ad ovest), mentre nella zona ad est, nella Sala <strong>del</strong>le Colonne di Palazzo dei<br />

Paratici, sono stati allestiti spazi da destinare a mostre temporanee e a laboratori<br />

didattici. Qui si trova anche il collegamento verticale al primo piano con la scala<br />

storica <strong>del</strong>la Torretta dei Paratici.<br />

Al primo piano, invece, trovano spazio le funzioni espositive e di rappresentanza e<br />

in particolare le varie sezioni <strong>del</strong>la collezione Giannoni, che si susseguono di sala<br />

in sala passando dal Palazzo dei Referendari al Palazzo <strong>del</strong> Podestà al Palazzo dei<br />

Paratici, per concludersi attraverso il Palazzo <strong>del</strong>l’Arengo.<br />

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