Associazioni Italiane Malattie Rare 20082009 - Associazione CFS
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A<br />
200<br />
<strong>Associazioni</strong> <strong>Italiane</strong> <strong>Malattie</strong> <strong>Rare</strong><br />
<strong>Associazione</strong> Sindrome di Crisponi e <strong>Malattie</strong> <strong>Rare</strong><br />
Sito web: www.sindromedicrisponi.it<br />
Sede: via Busachi, 17 - 09170 Oristano<br />
Presidente: Dott.ssa Emanuela Serra<br />
Contatto: Tel. 0783 093936 - Cell. 347 6743189<br />
E-mail: presidente@sindromedicrisponi.it<br />
Descrizione della malattia<br />
La sindrome di Crisponi è una sindrome rara ad ereditarietà autosomica recessiva, descritta nel 1996<br />
in 17 bambini, da 12 famiglie della Sardegna meridionale. Dopo tale segnalazione, sono nati in Sardegna<br />
altri tre bambini per un totale di 14 famiglie. Altre segnalazioni in letteratura: due bambini affetti,<br />
uno italiano e un olandese di origine portoghese. Sono stati segnalati, ma non ancora divulgati nella<br />
letteratura medica, altri bambini affetti dalla sindrome in due famiglie di origine turca in Germania, una<br />
bambina in Argentina, un bambino in Arabia Saudita, altri probabili casi dalla Grecia e dall’Italia. Le<br />
caratteristiche cliniche fondamentali, evidenti già dalle prime ore di vita, sono rappresentate in sintesi<br />
dalla contrattura accessuale tetaniforme della muscolatura mimica e dell’orofaringe, con conseguente<br />
impossibilità alla suzione e alla deglutizione con scialorrea (salivazione abbondante) continua, pianto<br />
soffocato con periodi di apnea variabili, moderato ipertono accessuale con tendenza all’opistotono<br />
che si manifesta dopo stimoli anche lievi e durante il pianto e conferisce al volto una particolare<br />
espressione. Le contratture tendono a scomparire nelle fasi di quiete e nel sonno. Sono presenti aspetti<br />
dismorfici del viso con faccia ampia, naso grande con narici anteverse, filtro lungo, guance piene. Le<br />
mani presentano camptodattilia bilaterale con prevalente contrattura del III e IV dito sul palmo e le altre<br />
dita sovrapposte. Talvolta sono presenti micrognazia, anomalie di inserzione della dita dei piedi,<br />
torcicollo e reflusso gastroesofageo. Il decorso clinico è stato caratterizzato inoltre da gravi difficoltà<br />
nell’alimentazione e dalla comparsa di febbre continua remittente sui 38 °C con puntate di ipertermia<br />
irregolare oltre i 42 °C, in epoca variabile, dalla nascita ad alcune settimane, e accompagnate in alcuni<br />
pazienti da manifestazioni convulsive generalizzate. La maggioranza dei bambini è deceduta dopo<br />
un periodo di alcune settimane o mesi coincidente con febbre oltre i 41 °C. L’evoluzione clinica di questi<br />
pazienti è stata contrassegnata da una lenta regressione della sintomatologia distonica, da una<br />
persistenza della distermia, da una lenta ripresa dell’alimentazione spontanea. Nel corso degli anni è<br />
comparsa una grave cifoscoliosi parzialmente corretta con l’uso del corsetto, ma progressivamente<br />
ingravescente, da richiedere in un caso l’intervento chirurgico. In tutti i bambini, dopo circa 5 anni dalla<br />
nascita, si è manifestata una sudorazione paradossa, evidente in particolare nella stagione fredda,<br />
preceduta da brividi di freddo e copiosissima sudorazione con variabile frequenza settimanale. È presente<br />
un ritardo psicomotorio di gravità variabile. È stato recentemente isolato il gene-malattia.<br />
Finalità e servizi<br />
■ La bassa incidenza dei pazienti con malattie rare, comporta una scarsa conoscenza del problema<br />
e l’inesistenza di centri specializzati, oltre a progetti di ricerca finalizzati alla definizione e alla soluzione<br />
del problema e al supporto dell’aspetto umano di vita quotidiana. L’associazione si attiva<br />
in questo quadro e s’impegna nella raccolta fondi da destinare all’attivazione di progetti di ricerca<br />
genetica per sindromi rare prive di progetti di ricerca; nella costruzione di un sistema di comunicazione<br />
e d’informazione tra le famiglie colpite dalla sindrome di Crisponi, e da altre malattie rare;<br />
nella costruzione di un dialogo formativo tra medici, mondo scientifico e paziente, finalizzato a<br />
creare un terreno comune di intesa che permetta la crescita e lo sviluppo di soluzioni di vita migliore.<br />
Si impegna a eseguire attività di studio e ricerca relative alle difficoltà pedagogiche a loro connesse,<br />
l’approccio educativo nel contesto di vita.