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Associazioni Italiane Malattie Rare 20082009 - Associazione CFS

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<strong>Associazioni</strong> <strong>Italiane</strong> <strong>Malattie</strong> <strong>Rare</strong> 55 A<br />

<strong>Associazione</strong> Italiana Favismo - Deficit di G6PD ONLUS<br />

AIF<br />

Sito web: www.favismo.it; www.favism.org<br />

Sede: via Amba Aradam, 12 - 30173 Mestre (VE)<br />

Presidente: Dott.ssa Michela Calderaro<br />

Contatto: Tel. 041 5347807<br />

E-mail: michela@favismo.it<br />

Descrizione della malattia<br />

Il deficit di G6PD (glucosio-6-fosfato-deidrogenasi), anche conosciuto come “favismo”, è la carenza enzimatica<br />

più comune, pur rientrando nella categoria delle “malattie rare” (codice esenzione RDG010). Ne sono<br />

affette circa 400 milioni di persone al mondo. In Italia ne sono affette circa 400.000, cioè lo 0,8% della popolazione.<br />

Si trasmette ereditariamente attraverso il cromosoma X: di solito nei maschi il deficit enzimatico<br />

è decisamente marcato, mentre le femmine possono essere sia portatrici sia affette. È diffuso soprattutto in<br />

Africa, ma anche nell’Asia meridionale e nel bacino del Mediterraneo. In Italia l’incidenza più alta di casi di<br />

favismo si ha in Sardegna, nel Delta del Po e nella zona ex paludosa del Veneto orientale. La diagnosi viene<br />

fatta attraverso il dosaggio dell’enzima nei globuli rossi, con un semplice prelievo del sangue. In molti<br />

ospedali è stato introdotto lo screening neonatale. Il difetto enzimatico può provocare crisi emolitiche, cioè<br />

una distruzione dei globuli rossi, quando il soggetto carente ingerisce alcuni farmaci ossidanti o alimenti come<br />

le fave (da cui deriva il nome) e i piselli. Caratteristica dei favici è di essere asintomatici fino a quando<br />

non si entra in contatto con i summenzionati agenti ossidanti. L’anemia emolitica e un prolungato ittero neonatale<br />

sono tra i più gravi problemi associati alla carenza di G6PD. L’ittero neonatale è una condizione frequente<br />

nei neonati, ma se persiste si dovrebbe procedere al dosaggio enzimatico. L’ittero, nel caso di deficit<br />

di G6PD, è dovuto alla diminuita attività dell’enzima nel fegato e può essere potenzialmente molto grave<br />

e causare anche complicazioni a livello neurologico. L’ittero neonatale è spesso curato con l’esposizione<br />

alla luce di lampade speciali (fototerapia). Anche se in letteratura non esistono indicazioni definitive e ufficiali<br />

sul consumo degli altri legumi, è bene ricordare che sono note oltre 200 varianti del deficit e che si tratta<br />

di un deficit in evoluzione, è consigliata quindi molta cautela. Alcuni studi riportano infatti casi di crisi emolitica<br />

dovuti all’ingestione di legumi diversi dalle fave e persino dopo ingestione di pesche acerbe. (La bibliografia<br />

relativa è consultabile all’interno del sito dell’<strong>Associazione</strong> Italiana Favismo - Deficit di G6PD).<br />

Finalità e servizi<br />

Le finalità che l’<strong>Associazione</strong> Italiana Favismo si propone sono in particolare:<br />

■ assistenza sociale, sanitaria, socio-sanitaria e psichica anche a stretto contatto con i presidi sanitari;<br />

■ tutela e piena realizzazione dei diritti civili delle persone affette dal deficit e delle loro famiglie anche<br />

nei rapporti con le istituzioni;<br />

■ applicazione di protocolli terapeutici e cooperazione con le istituzioni;<br />

■ diffusione e uso delle conoscenze acquisite;<br />

■ sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni nazionali e internazionali;<br />

■ promozione e applicazione di iniziative legislative a favore della malattia rara “favismo”;<br />

■ promozione e organizzazione di attività di formazione e informazione a favore della malattia rara<br />

“favismo”, rivolte esclusivamente a beneficio delle persone faviche che versino in stato di svantaggio<br />

come da art. 10 comma 2 del decreto legislativo 460 del 1997.<br />

Pubblicazioni e materiale divulgativo<br />

■ L’<strong>Associazione</strong> ha predisposto un opuscolo “Linee Guida al Deficit di G6PD - Favismo” che viene<br />

distribuito agli ospedali, alle farmacie, ai medici di base e alle mense scolastiche. Molti ospedali<br />

lo distribuiscono nei reparti di Pediatria e Neonatologia.<br />

Patologie<br />

Favismo.

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