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La Gestione della Salute nell'Allevamento Biologico - zoobiodi.it

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Prima Edizione Premio di <strong>La</strong>urea ZooBioDi 2010SOSTITUZIONE DELLA SOIA NELLA RAZIONE DIVACCHE DA LATTE ALLEVATE CON METODO BIOLOGICOTesi di <strong>La</strong>urea di Claudia LottiRelatore Prof. A. MartiniA.A. 2008-2009Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Firenze, Facoltà di Agraria, Dipartimento di ScienzeZootecniche, Corso di <strong>La</strong>urea in Scienze e Tecnologie AgrarieINTRODUZIONE<strong>La</strong> tesi si è svolta all‟interno di un progetto interregionale finanziato dalla RegioneMarche (E.QU.I.ZOO.BIO) e cofinanziato dalla Comun<strong>it</strong>à Montana del Mugello.L‟obiettivo era quello di trovare fonti proteiche alternative alla soia, al fine dieliminare uno dei principali rischi di contaminazione da OGM <strong>della</strong> razione dellelattifere ed utilizzare prodotti facilmente coltivabili in azienda.Riguardo alle proteaginose utilizzabili nelle razioni delle vacche da latte, risulta cheil pisello proteico (PG intorno al 20%), sia quello più adatto a sost<strong>it</strong>uire la soia nellarazione delle nostre lattifere, anche se non è di facile coltivazione soprattuttoperché spesso va difeso dagli animali selvatici che lo attaccano prima che vengaraccolto.Il favino (PG intorno al 25%), di più facile coltivazione, mostra spesso di esserepoco appet<strong>it</strong>o dagli animali e gli allevatori sono costretti a mischiarlo con altreproteaginose.Il lupino infine, che ha il tasso proteico più alto di tutti (PG intorno al 35%), e cheviene utilizzato con successo in molti paesi europei ed extraeuropei, da noi vieneormai poco coltivato ed è reperibile sul mercato nelle varietà amare che sono pocoappetibili per gli animali e deprimono la digeribil<strong>it</strong>à <strong>della</strong> razione, anche se11

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