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La Gestione della Salute nell'Allevamento Biologico - zoobiodi.it

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<strong>La</strong> prevenzione nell’allevamento biologicoapprofondimento diagnostico si impiegano tecniche di immunoistochimica, chepermettono di evidenziare la presenza di tachizo<strong>it</strong>i (forma replicativaendocellulare) nelle aree che circondano la zona necrotica. <strong>La</strong> scelta <strong>della</strong> PCRcome metodica routinaria per la diagnosi diretta è indicata soprattutto per la suapratic<strong>it</strong>à, in quanto l‟esame può essere esegu<strong>it</strong>o anche su campioni di tessuti fetalicongelati o fissati in formalina e consente di disporre di un es<strong>it</strong>o in tempi brevi.<strong>La</strong> compless<strong>it</strong>à del ciclo parass<strong>it</strong>ario, con coinvolgimento sia del cane che delbovino, rende difficile un piano di controllo farmacologico tanto più che il gli stadiparass<strong>it</strong>ari (cisti tissutali) sono, per le loro caratteristiche fisiche, resistentiall‟azione dei farmaci (Magnino et al., 2001). Occorre, dunque prendere inconsiderazione interventi di profilassi diretta quali: controllo degli animali darimonta, smaltimento di feti abort<strong>it</strong>i e invogli fetali, divieto di accesso dei canidall‟esterno e controllo delle aree di stoccaggio degli alimenti (contaminazione daoocisti). Se si considera l‟alto rischio di trasmissione verticale, il controllo delprotozoo potrebbe orientarsi verso un‟eliminazione delle vacche infette dall‟aziendae un controllo puntuale sui capi introdotti. Tuttavia, in presenza di soggetti ottimiproduttori, la pratica <strong>della</strong> riduzione degli animali potrebbe esserecontroproducente e, per mantenere la linea genetica, è stato dimostrato comel‟embryo-transfer su vacche riceventi, sicuramente siero negative, sia un metodoefficace nel prevenire la trasmissione tra madre e feto (Baillargeon et al., 2001;Campero et al., 2003).In generale, il controllo delle parass<strong>it</strong>osi, si basa su interventi farmacologici, senzatenere in considerazione tutti quelle variabili sia intrinseche che estrinseche allequali il parass<strong>it</strong>a è sottoposto. Nell‟allevamento biologico dove l‟uso dei farmaci èlim<strong>it</strong>ato da normative, la prevenzione è legata alla conoscenza approfond<strong>it</strong>a delpatogeno valutando con attenzione i tempi biologici dei cicli parass<strong>it</strong>ari, le modal<strong>it</strong>àdi sviluppo e le vie di trasmissione. Anche tecniche diagnostiche appropriatepossono essere un utile strumento per indirizzare meglio gli interventi di profilassima, come presupposto essenziale per il contenimento <strong>della</strong> diffusione dei parass<strong>it</strong>i,23

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