Sessione Posteraltrettanti allevamenti: A e B (A, formato da 5 famiglie e B da due) di riproduttoridi razza VB, dove, per ragioni climatiche e logistiche, era venuto a mancarel‟apporto nutr<strong>it</strong>ivo del pascolo. Le prove hanno avuto la durata di un anno edhanno forn<strong>it</strong>o risultati pos<strong>it</strong>ivi, evidenziando come sia possibile mantenerestandard di produzione significativamente superiori ai controlli non trattati, anchein condizioni di allevamento non conformi ai cap<strong>it</strong>olati. MV1 ha forn<strong>it</strong>o risultatisuperiori, ma non statisticamente significativi, a quelli di MV2.<strong>La</strong> somministrazione di miscele vegetali come integrazione dell‟alimentazione dipolli riproduttori di razza VB, razza rustica per eccellenza, particolarmente esigentedi spazi aperti, pascolo, ecc. potrebbe risultare particolarmente interessante, nonsolo per mantenere o migliorare gli standard produttivi in condizioni di stress dimedia e lunga durata, ma anche per migliorare le caratteristiche qual<strong>it</strong>ative, inparticolare quelle organolettiche, <strong>della</strong> carne e delle uova. Un interessante cap<strong>it</strong>oloquest‟ultimo tutto da esplorare.Relazione presentata al IV Convegno del CRA: “Rimedi vegetali in Zootecnia” in occasione del XXIISalone Internazionale del Naturale – SANA, Bologna, 09-09.201082
Sessione PosterOLI ESSENZIALI NEL TRATTAMENTO DI ALCUNEDERMATOFITOSI DEGLI ERBIVORIF. Pisseri 1 , S. Nardoni 2 , L. Pistelli 3 , A. Bertoli 3 , N. Benvenuti 4 ,L. Giuliotti 4 , F. Mancianti 21 Scuola CIMI-Koinè, Roma; 2 Univers<strong>it</strong>à di Pisa, Dipartimento di PatologiaAnimale; 3 Univers<strong>it</strong>à di Pisa, Dipartimento di Chimica Biorganica e Farmacia;4 Univers<strong>it</strong>à di Pisa, Dipartimento di Produzioni Animali.Le dermatof<strong>it</strong>osi negli animali da redd<strong>it</strong>o rappresentano un problema complesso edi difficile risoluzione a causa <strong>della</strong> loro contagios<strong>it</strong>à intra e interspecifica, del caloproduttivo dei soggetti infetti e <strong>della</strong> scarsa efficacia e praticabil<strong>it</strong>à dei trattamenticonvenzionali in animali in produzione zootecnica. L‟utilizzo degli oli essenziali(OE) per la terapia delle micosi superficiali può presentare una serie di vantaggiquali basso impatto ambientale, riduzione dei problemi di farmacoresistenza,possibil<strong>it</strong>à di utilizzo negli allevamenti biologici. L‟attiv<strong>it</strong>à degli OE sull‟organismo,come per ogni f<strong>it</strong>ocomplesso, deriva dall‟azione complessa e combinata e non dallasemplice somma dei singoli componenti. In caso di micosi cutanee le attiv<strong>it</strong>àantinfiamamtoria, antibatterica e len<strong>it</strong>iva, sommate alla ottima azione antimicotica,contribuiscono alla risoluzione delle lesioni. Nel presente lavoro si riportano irisultati preliminari dell‟impiego di OE nel trattamento delle dermatof<strong>it</strong>osi di 14cavalli di razza purosangue inglese e di 5 pecore di razza zerasca dai quali eranostati isolati rispettivamente Trichophyton equinum e Trichophytonmentagrophytes. Dal punto di vista clinico, i cavalli presentavano lesioniprevalentemente rotondeggianti con alopecia, croste, desquamazione cutanea sugarrese, torace, testa; le pecore presentavano sulla testa, nella zona naso-buccale,lesioni rilevate, tondeggianti, con croste e alopecia sulla testa e nella zona nasobuccale.Fattori predisponenti sono stati, per i cavalli, la giovane età (18-24 mesi),83