<strong>Taglio</strong> <strong>cesareo</strong>: <strong>una</strong> <strong>scelta</strong> <strong>appropriata</strong> e <strong>consapevole</strong>confronto tra 709 donne con parto fisiologico e 98 donne con parto distocico. Lo studioè stato condotto per valutare l’accuratezza delle misurazioni pelvimetriche (diametro anteroposteriore,intertrocanterico, diagonale traversa della losanga di Michaelis) in associazionecon l’altezza materna, la lunghezza del piede e l’altezza sinfisi-fondo, nel predire ilparto distocico. L’altezza uguale o minore di 150 cm, insieme alla diagonale di Michaelis,è risultata la misurazione con la maggiore specificità (98,4%; IC 95%: 97,2-99,2) e sensibilità,sebbene il valore di quest’ultima sia pari solo al 28,6% (IC 95%: 19,9-38,6).Al contrario, in altri studi 4,5 non si osservano differenze statisticamente significativeper quanto riguarda l’altezza materna.Lunghezza del piedePer quanto riguarda la lunghezza del piede quale fattore predittivo di sproporzionecefalo-pelvica i risultati degli studi disponibili sono discordanti: mentre uno studio 4non riporta alc<strong>una</strong> associazione significativa, un altro 3 indica la lunghezza del piedequale fattore predittivo di parto distocico.PelvimetriaIn uno studio 4 la pelvimetria clinica sfavorevole è fattore predittivo indipendente perla sproporzione cefalo-pelvica, ma l’associazione è al limite della significatività statistica.In un altro studio 3 sono emerse differenze significative tra le donne che hanno avutoun parto distocico rispetto a quelle che hanno partorito con parto fisiologico per quantoriguarda le seguenti misurazioni pelvimetriche: diametro anteroposteriore, diametrointertrocanterico e diagonale traversa di Michaelis.La pelvimetria valutata mediante risonanza magnetica nucleare (RMN) non è ingrado di identificare, tra le donne a rischio di parto distocico, quelle per le quali è indicatoil taglio <strong>cesareo</strong> 5 . La pelvimetria tramite RMN non è risultata, inoltre, un’indaginemigliore rispetto ad altre metodiche analizzate in studi precedenti.BOZZALe misurazioni fetaliLe misurazioni fetali con esame clinico o ecografico non sono state consideratenegli studi inclusi, fatta eccezione per uno 4 che osserva nei due gruppi in studio (taglio<strong>cesareo</strong> versus parto fisiologico) <strong>una</strong> differenza significativa riguardo alla misurazionedella circonferenza della testa fetale.RaccomandazioniIIIDLa misura del piede, la pelvimetria, l’altezza materna e la stima delle misure fetali (con esame ecograficoo con esame clinico) non sono misure predittive della mancata progressione della parte presentatain travaglio. Pertanto non devono essere utilizzate quale unico criterio per decidere le modalitàdi espletamento del parto.60 Sproporzione cefalo-pelvica
<strong>Taglio</strong> <strong>cesareo</strong>: <strong>una</strong> <strong>scelta</strong> <strong>appropriata</strong> e <strong>consapevole</strong>Bibliografia1. Sheiner E, Levy A et al. Short stature - an indipendent riskfactor for Cesarean delivery. Eur J Obstet Gynecol ReprodMed 2005;120:175-8.2. Khunpradit S, Jayanton P, Tawichasri C. Development of riskscoring scheme for prediction of cesarean delivery due tocephalopelvic disproportion in Lamphun Hospital, Thailand. JObstet Gynaecol Res 2007;4: 445-51.3. Rozenholc AT, Ako SN et al. The diagnostic accuracy of externalpelvimetry and maternal height to predict dystociain nulliparous women: a study in Cameroon. BJOG2007;114:630-5.4. Surapanthapisit P, Thitadilok W. Risk factors of caesareansection due to cephalopelvic disproportion. J Med Assoc Thai2006;89 (4):S105-111.5. Zaretsky M, Alexander J et al. Magnetic resonance imagingpelvimetry and the prediction of labor dystocia. Obstet Gynecol2005;106: 919-26.BOZZASproporzione cefalo-pelvica 61