<strong>Taglio</strong> <strong>cesareo</strong>: <strong>una</strong> <strong>scelta</strong> <strong>appropriata</strong> e <strong>consapevole</strong>seconda fase del travaglio, alla percezione riferita del dolore, al punteggio di Apgar ealla diagnosi di distress fetale.Sono associati alla posizione eretta della donna nel primo stadio del travaglio unminor ricorso all’analgesia epidurale (8 RCT, n=1.784; RR: 0,83; IC 95%: 0,72-0,96) e<strong>una</strong> durata minore (circa un’ora) della prima fase del travaglio (9 RCT, n=1.677 donne;MD: -0,99; IC 95%: tra -1,60 e -0,39).Tuttavia, a causa della forte eterogeneità degli studi esaminati, gli autori hanno effettuatoun’analisi di sensibilità per la quale è stato necessario escludere la gran parte deglistudi. I risultati dell’analisi di sensibilità non rilevano alc<strong>una</strong> differenza statisticamentesignificativa nella durata della prima fase del travaglio, a prescindere dalla parità delladonna. Non sono disponibili dati sufficienti per valutare altri esiti materni e neonatali.Per quanto riguarda il confronto tra i due gruppi, posizioni erette versus posizionidistese in donne con analgesia epidurale (5 RCT, n=1.176 donne), non si rileva alc<strong>una</strong>differenza statisticamente significativa per gli esiti presi in esame.Studi in cui la deambulazione era incoraggiata versus studi in cui si invitavano ledonne a rimanere sedute o accovacciate suggeriscono che le posizioni non deambulantisono associate a un travaglio più breve. Tuttavia sono prese in esame solo donne nulliparee l’eterogeneità tra gli studi è alta, per cui i risultati richiedono cautela nell’interpretazione.Comunque, nonostante la scarsa qualità delle prove (eterogeneità tra gli studi, descrizionelacunosa del mascheramento dell’allocazione, lungo periodo temporale diconduzione degli studi, scarsità di dati per alcuni degli esiti considerati), anche alla lucedi numerosi studi osservazionali che riportano come la posizione supina in travagliosia associata a effetti avversi per madre e bambino, la mobilità e la libera <strong>scelta</strong> dellaposizione in travaglio dovrebbero essere promosse e garantite.RaccomandazioneBOZZAIDLe donne devono essere informate che, durante l’assistenza intrapartum, non è stata dimostrata <strong>una</strong>correlazione tra la posizione e la mobilità della donna e la probabilità del taglio <strong>cesareo</strong>. Tuttavia laposizione e la mobilità della donna potrebbero avere un’influenza su altri esiti che sono al di fuoridello scopo di questa linea guida.Bibliografia1. Lawrence, Lewis L et al. Maternal positions and mobilityduring first stage labour. Cochrane Database Syst Rev2009;2:CD003934.Amniotomia precocetotale studi inclusi 2tipologia studi inclusi2 revisioni sistematiche96 Interventi e procedure assistenziali in corso di travaglio di parto
<strong>Taglio</strong> <strong>cesareo</strong>: <strong>una</strong> <strong>scelta</strong> <strong>appropriata</strong> e <strong>consapevole</strong>Sintesi delle proveL’amniotomia, ossia la rottura indotta delle membrane durante il travaglio, è <strong>una</strong>delle procedure più utilizzate in ostetricia per stimolare le contrazioni uterine e ridurrela durata del travaglio. Insieme a <strong>una</strong> serie di altri interventi rientra nella gestione attivadel travaglio, che è stata proposta come strategia per controllare il parto distocico e perridurre la proporzione di taglio <strong>cesareo</strong> 1 . Vi sono tuttavia teorie discordanti in meritoalla sicurezza dell’amniotomia, sia per la madre sia per il neonato 2,3 .Una revisione Cochrane 4 valuta la sicurezza e l’efficacia dell’amniotomia nel ridurrela durata del travaglio spontaneo (amniotomia versus non amniotomia).Da notare che gli studi inclusi (14 RCT, n=4.893 donne in travaglio spontaneo)presentano disomogeneità nei criteri di inclusione delle donne per quanto riguarda ladilatazione cervicale al momento della randomizzazione.Nel confronto non emergono differenze statisticamente significative per esiti primariquali: durata del primo stadio del travaglio, rischio di taglio <strong>cesareo</strong> (risultato confermatodall’analisi per sottogruppi di donne nullipare e pluripare), soddisfazione delladonna rispetto all’esperienza del parto, punteggio di Apgar