<strong>Taglio</strong> <strong>cesareo</strong>: <strong>una</strong> <strong>scelta</strong> <strong>appropriata</strong> e <strong>consapevole</strong>probabilità di parto strumentale rispetto alle donne randomizzate al gruppo CTG intermittente(9 RCT, n=18.515 donne; RR: 1,16; IC 95%: 1,01-1,32).Anche l’insuccesso di un parto vaginale è più frequente nel gruppo CTG in continuo(10 RCT, n=18.761 donne; RR: 1,27; IC 95%: 1,19-1,36).Si osserva inoltre un lieve aumento nell’uso complessivo di qualsiasi forma di analgesianel gruppo CTG in continuo (2 RCT, n=2.118 donne; RR: 1,09; IC 95%: 1,01-1,18), ma ness<strong>una</strong> differenza nel ricorso all’algesia epidurale o all’analgesia farmacologicain travaglio.Nel gruppo CTG in continuo si rileva un ricorso più frequente al prelievo di sanguedallo scalpo fetale (2 RCT, n=13.929 donne; RR: 1,24; IC 95%: 1,03-1,49).Per quanto riguarda gli esiti neonatali, l’uso continuo di CTG risulta associato a <strong>una</strong>riduzione consistente del rischio di convulsioni neonatali in tutti gli RCT esaminati,nonostante l’incidenza delle convulsioni presenti variabilità nei diversi studi (9 RCT,n=32.386 donne; RR: 0,50; IC 95%: 0,31-0,80).Non si rileva invece alc<strong>una</strong> differenza significativa tra i gruppi per quanto riguardala mortalità perinatale, l’incidenza di paralisi cerebrale né quella relativa agli altri esitineonatali per cui erano disponibili dati. Sono state inoltre eseguite alcune analisi persottogruppi che hanno evidenziato come nel sottogruppo di donne a basso rischio laCTG in continuo risulta associata in maniera significativa a un maggiore rischio ditaglio <strong>cesareo</strong>, di parto operativo e di mancato espletamento di parto vaginale, mentreil rischio di convulsioni neonatali è ridotto. Nel sottogruppo di donne ad alto rischio, laCTG in continuo risulta associata a un rischio aumentato di taglio <strong>cesareo</strong> in assolutoe, in caso di anomalie del battito cardiaco fetale, di mancato espletamento del partovaginale rispetto all’auscultazione intermittente.In conclusione, questa revisione non ha dimostrato alc<strong>una</strong> differenza statisticamentesignificativa tra il gruppo sottoposto a CTG in continuo e il gruppo con auscultazioneintermittente per gli esiti neonatali presi in esame. Va tuttavia sottolineato che le mortiperinatali e la paralisi cerebrale, raramente associata a danni intrapartum, rappresentanoesiti troppo rari per poter essere rilevati da studi di bassa potenza come quelli inclusinella revisione. L’encefalopatia ipossico ischemica, inoltre, è stata valutata in uno solodegli studi revisionati. La riduzione significativa delle convulsioni deve essere interpretatacon cautela dal momento che mancano dati di follow-up a lungo termine che permettanodi valutarne la ricaduta su esiti rilevanti di salute. La revisione dimostra inveceun aumento significativo di taglio <strong>cesareo</strong> associato alla CTG in continuo, aumento cheè indipendente dal rischio clinico delle pazienti e maggiore nei setting con alta linea dibase di tagli cesarei. A questo tipo di monitoraggio si associa anche un aumento deiparti operativi e <strong>una</strong> diminuzione dei parti vaginali. In contrasto con le raccomandazionicorrenti la revisione non evidenzia <strong>una</strong> differenza nel tasso di tagli cesarei in casodi indisponibilità di prelievo del sangue fetale; la disponibilità di questa procedura influenzala differenza in incidenza di convulsioni neonatali o altri esiti specificati.Gli autori della revisione riportano nelle conclusioni alcune considerazioni relativealle implicazioni per la pratica clinica, in cui sottolineano come gran parte degli studiBOZZA86 Interventi e procedure assistenziali in corso di travaglio di parto
<strong>Taglio</strong> <strong>cesareo</strong>: <strong>una</strong> <strong>scelta</strong> <strong>appropriata</strong> e <strong>consapevole</strong>inclusi nella metanalisi prevedano dei protocolli standard per l’auscultazione intermittentedel battito cardiaco fetale che vengono applicati in maniera molto rigorosa. Lavalidità esterna di questi studi potrebbe essere ridotta in caso di punti nascita in cuil’assistenza uno a uno da parte dell’ostetrica non è disponibile e l’auscultazione intermittenteviene effettuata senza rispettare un rigido protocollo di riferimento.RaccomandazioniIAPer monitorare il benessere fetale nelle gravidanze a basso rischio è raccomandata la rilevazioneintermittente del battito cardiaco fetale a cadenza regolare, sia in periodo dilatante sia in periodoespulsivo.IALa rilevazione continua del battito cardiaco fetale mediante CTG è associata a un’aumentata probabilitàdi taglio <strong>cesareo</strong>.BibliografiaBOZZA1. Alfirevic Z, Devane D, Gyte GML. Continous cardiotocography(CTG) as a form of electronic fetal monitoring (EFM) for fetalassessment during labour. Cochrane Database Syst Rev2006;3:CD006066.Tecniche integrative al monitoraggio elettronico fetale durante il travaglio di partoNel corso degli anni sono state proposte metodiche integrative di monitoraggio intrapartumcon l’obiettivo di migliorare l’accuratezza della CTG. Le indicazioni all’utilizzodi queste tecniche sono i casi con tracciato cardiotocografico non rassicurante,potenzialmente indicativo di ipossia fetale. Qualunque sia il metodo utilizzato, occorresempre valutare il rischio di falsi positivi legato alla metodica per evitare un conseguenteeccesso di interventi ostetrici inappropriati.Elettrocardiogramma fetale (ECG) per il monitoraggio fetale in corsodi travaglio di parto (STAn)totale studi inclusi 1tipologia studi inclusiSintesi delle prove1 revisione sistematicaLo STAn utilizza la rilevazione dell’elettrocardiogramma fetale (ECG) grazie aun elettrodo posizionato sullo scalpo fetale, in combinazione con la rilevazione dellafrequenza cardiaca fetale e dell’attività uterina mediante la CTG in continuo. La valutazionedelle alterazioni del tracciato elettrocardiografico correlate all’ipossiemia incorso di travaglio di parto può aiutare a migliorare l’accuratezza del monitoraggio delbenessere fetale.Interventi e procedure assistenziali in corso di travaglio di parto 87