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Quando la tradizione incontra l'innovazione - Camera di Commercio ...

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Scaffale<strong>di</strong> LiberLorettaNapoleoniPino AprileEugenio ScalfariMaonomicsRizzolipp.308€ 19,50TerroniPiemmepp. 308€ 17,50Per l’altomare apertoEinau<strong>di</strong>pp.290€ 19,50La coppia democrazia-capitalismo è incrisi, vittima <strong>di</strong> una depressione che nonè solo fi nanziaria. Trionfa invece il capicomunismovisto che mentre <strong>la</strong> nostraeconomia va in pezzi, <strong>la</strong> Cina cresce aritmi vertiginosi. Più 9% del Pil nel 2009e un piano <strong>di</strong> investimenti gran<strong>di</strong>oso:strade, scuole, ospedali, ferrovie, colossaliimpianti per <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> energierinnovabili. Si può ancora <strong>di</strong>re che il comunismoè stato sconfi tto dal<strong>la</strong> storia?O è tempo <strong>di</strong> cominciare a guardare al<strong>la</strong>società con occhi un po’ più a mandor<strong>la</strong>?Per esempio, le misure anticrisi attuatedai nostri governi sono servite ad arricchiregli stessi specu<strong>la</strong>tori responsabilidel col<strong>la</strong>sso, mentre l’intervento statalecinese ha permesso <strong>di</strong> limitare i danni ericominciare a crescere. La nostra vitapolitica è scossa da continui scandali evio<strong>la</strong>zioni del <strong>di</strong>ritto, mentre in Cina stannonascendo nuove forme <strong>di</strong> partecipazione,pur all’interno del partito unico. Etra i grattacieli <strong>di</strong> Shanghai e Pechino siavverte uno s<strong>la</strong>ncio verso <strong>la</strong> modernitàche il vecchio Occidente non riesce piùnemmeno a immaginare. Da MargaretThatcher a Berlusconi, da Wall Street alCile <strong>di</strong> Pinochet, passando sempre perPechino, questo libro racconta una derivache abbagliandoci con <strong>la</strong> promessadel benessere ci sta privando del<strong>la</strong> libertà.E grazie a esempi e testimonianze <strong>di</strong>impren<strong>di</strong>tori, stu<strong>di</strong>osi, giornalisti, attivistidei <strong>di</strong>ritti umani spiega invece come<strong>la</strong> Cina sta <strong>la</strong>vorando per migliorarsi. Unmodello da imitare? Almeno una lezioneda apprendere: il nostro capitalismo sisalverà solo se sapremo cambiare ra<strong>di</strong>calmentei capitalisti.Loretta Napoleoni, economista, scrittrice,consulente <strong>di</strong> governi e <strong>di</strong> organizzazioniinternazionali, col<strong>la</strong>bora con <strong>la</strong>CNN, El País, Internazionale, L’Espresso,Il Venerdì <strong>di</strong> Repubblica. I suoi ultimilibri pubblicati in Italia sono Economiacanaglia (Il Saggiatore 2008) e La morsa(Chiarelettere 2009).Fratelli d’Italia... ma sarà poi vero?Perché, nel momento in cui ci si preparaa festeggiare i centocinquant’annidall’Unità d’Italia, il confl itto tra Nord eSud, fomentato da forze politiche chelo utilizzano spesso come una leva percatturare voti, pare aver superato il livello<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a. Pino Aprile, pugliesedoc, interviene con grande verve polemicain un <strong>di</strong>battito dai toni sempre piùaccesi, per fare il punto su una situazioneche si trascina da anni, ma che<strong>di</strong> recente sembra essersi ra<strong>di</strong>cata inuno scontro <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffi cile composizione.Percorrendo <strong>la</strong> storia <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> che peralcuni è conquista, per altri liberazione,l’autore porta al<strong>la</strong> luce una serie <strong>di</strong> fattiche, nel<strong>la</strong> retorica dell’unifi cazione,sono stati volutamente rimossi e cheaprono una nuova, interessante, a voltesconvolgente fi nestra sul<strong>la</strong> facciatadel trionfalismo nazionalistico.Terroni è un libro sul Sud e per il Sud,<strong>la</strong> cui conclusione è che, se centocinquant’anninon sono stati suffi cienti arisolvere il problema, vuol <strong>di</strong>re che nonsi è voluto risolverlo. Come <strong>di</strong>ce l’autore,le due Germanie, pur <strong>di</strong>vise da una<strong>di</strong>versa visione del futuro, dal<strong>la</strong> GuerraFredda e da un muro, in vent’anni sonotornate una. Perché da noi non è successo?Giornalista e scrittore, pugliese, residenteai Castelli Romani, anni <strong>di</strong><strong>la</strong>voro a Mi<strong>la</strong>no. Pino Aprile è statovice<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Oggi e <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Gente;per <strong>la</strong> Tv ha <strong>la</strong>vorato con SergioZavoli all’inchiesta a puntate “Viaggionel Sud” e al settimanale <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mentodel Tg1, Tv7. Per Piemmeha scritto Il trionfo dell’Apparenza, suldeludente esor<strong>di</strong>o del terzo millennio,Elogio dell’imbecille, Elogio dell’errore.Ha una “ma<strong>la</strong>ttia”: <strong>la</strong> ve<strong>la</strong> (ha anche <strong>di</strong>rettoil mensile Fare Ve<strong>la</strong> e scritto libri<strong>di</strong> mare e ve<strong>la</strong> per Magenes, Il mareminore, A mari estremi, e per Electa-Mondadori, Mare, uomini, passioni).E non intende smettere...«Io so perché ho deciso <strong>di</strong> scriverequesto libro. Pensavo <strong>di</strong> aver chiusocon le pagine bianche da riempire contremo<strong>la</strong>nte scrittura che non par<strong>la</strong> <strong>di</strong>fatti ma <strong>di</strong> pensieri. Invece ho dovuto.Questo libro non è una libera scelta, mauna necessità. Ho sentito d’esser chiamatoa testimoniare una nascita, unviaggio, un declino. E poi un fi nale, ungran fi nale». Quattro secoli <strong>di</strong> modernità,nel racconto appassionato <strong>di</strong> un lettoreinstancabile, con i pie<strong>di</strong> ben sal<strong>di</strong>sul<strong>la</strong> terra e gli occhi rivolti al mondofuori del<strong>la</strong> scrittura. Il breviario civile,metafi sico e morale <strong>di</strong> uno dei gran<strong>di</strong>protagonisti del tempo in cui viviamo.«Questo libro è <strong>la</strong> rivisitazione del<strong>la</strong> modernità,da Montaigne e Cervantes fi noa Leopar<strong>di</strong> e a Nietzsche, Descartes,Kant e Hegel, e ancora Tolstoj, Proust,Kafka e Joyce. Un’epoca durata quattrosecoli, mai simile a se stessa, semprein cerca <strong>di</strong> sperimentare il nuovo,<strong>di</strong> al<strong>la</strong>rgare il respiro delle generazioni,<strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fi care l’identità senza smarrire<strong>la</strong> memoria». Cosí Eugenio Scalfaririassume il suo viaggio attraverso <strong>la</strong>modernità, che tocca le varie fasi deitempi moderni, dall’Illuminismo al Romanticismo,dalle avanguar<strong>di</strong>e al nichilismo,dal<strong>la</strong> razionalità allo scatenarsidelle emozioni e degli istinti. «La modernità- scrive Scalfari - è stata sconfi t-ta da una sorta <strong>di</strong> invasione barbarica,ma <strong>la</strong> storia non fi nisce, un’altra epocanascerà come è sempre avvenuto fi n-ché l’Homo sapiens riuscirà a guardareil cielo stel<strong>la</strong>to e a cercare dentro <strong>di</strong> sé<strong>la</strong> legge morale. A me questo viaggiodentro l’epoca è sembrato un sabba,non <strong>di</strong> <strong>di</strong>avoli e <strong>di</strong> streghe, ma <strong>di</strong> animee <strong>di</strong> stelle danzanti».Eugenio Scalfari (1924), dopo avercol<strong>la</strong>borato al Mondo <strong>di</strong> Pannunzio,è stato, nel 1955, tra i fondatoridell’Espresso che ha <strong>di</strong>retto dal 1963al 1968. Nel 1976 ha fondato il quoti<strong>di</strong>ano<strong>la</strong> Repubblica, che ha <strong>di</strong>retto fi noal 1996 e <strong>di</strong> cui oggi è e<strong>di</strong>torialista.<strong>la</strong> Rivistan. 7/8 - Luglio/Agosto 201049

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