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Bilancio dell'Impresa

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Per la stima della PD per pool è stata utilizzata la tecnica della “chaid analysis” dopo l’individuazione dei default definiti secondo le direttive di<br />

vigilanza.<br />

Per la PD di controparte delle “Imprese” sono stati sviluppati i seguenti moduli rappresentativi dei vari ambiti informativi:<br />

• modulo anagrafico;<br />

• modulo andamentale esterno (CE.RI/SIA);<br />

• modulo finanziario;<br />

• moduli Credit Bureau (Experian - Crif);<br />

• modulo qualitativo;<br />

• modulo andamentale interno.<br />

Il risultato di ciascun modulo è uno score che concorre alla produzione della PD e della classe di Rating della controparte.<br />

La PD e conseguentemente la Classe di rating, si differenziano per peso relativo del singolo modulo il quale risulta diversificato in base<br />

all’anzianità del rapporto del cliente, alla tipologia di Impresa a sua volta segmentata in modo da rifletterne la dimensione e l’anzianità<br />

dell’azienda sul mercato.<br />

Su ogni segmento di clientela è stato stimato un modello statistico, integrando i moduli di score disponibili in relazione alla loro<br />

significatività. I moduli inoltre acquisiscono una diversa importanza a seconda che si tratti di affidamenti concessi a nuovi clienti o clienti<br />

già esistenti.<br />

Il passaggio da PD di modello a PD teorica, coerente con il tasso di default del portafoglio, è stimato secondo le direttive di vigilanza.<br />

Il calcolo della PD teorica ha portato all’individuazione della rischiosità di ciascuna controparte presente in portafoglio consentendo la<br />

determinazione di classi di rating in grado di raggruppare le PD teoriche precedentemente calcolate.<br />

Come precedentemente accennato le classi di rating sono utilizzate per la determinazione delle facoltà deliberative su nuove concessioni<br />

di affidamento e rinnovo; ad ogni rating è abbinato un coefficiente di ponderazione che aumenta le facoltà in caso di basso rischio e le<br />

diminuisce in caso di elevata rischiosità, determinando così un maggior presidio sulle classi di rating peggiori.<br />

Le perdite in caso di insolvenza (LGD) sono stimate con l’ausilio di analisi statistiche dei dati storici riguardanti il portafoglio non performing e<br />

sviluppate internamente, nel rispetto delle direttive Basilea 2.<br />

In particolare sono stati sviluppati modelli distinti per i due segmenti Privati e Imprese, con approccio di stima differenziato fra perdite<br />

registrate nella fase della Sofferenza e nella fase di Incaglio e ricalibrando i risultati mediante la probabilità di transizione fra i diversi stati di<br />

default, comprensivi del periodo Past Due.<br />

Il modello Imprese e Privati, differenziato anche a seconda di aggregazioni derivanti dalla rischiosità dei prodotti e per presenza o assenza di<br />

garanzie collaterali, origina LGD finale a livello di singolo rapporto per controparte.<br />

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito<br />

L’obiettivo della mitigazione del rischio di credito ha rappresentato uno dei temi essenziali per la definizione delle politiche creditizie adottate<br />

dalla Banca in coordinamento con le strategie commerciali.<br />

Il tema si è riflesso nell’operatività della Banca, in un articolato impiego dello strumento della garanzia in funzione sia delle diverse tipologie in<br />

cui la stessa può configurarsi, sia della diversa clientela destinataria dell’affidamento.<br />

UniCredit Banca · <strong>Bilancio</strong> 2008 205

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