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MENU n.100 - Gennaio/Marzo 2017

Rivista di specialità alimentari per la ristorazione Un lungo percorso. Un importante traguardo.

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anniversari<br />

albumricordimenù<br />

L’industria di<br />

specialità alimentari<br />

di Medolla: una<br />

realtà in grande<br />

espansione<br />

IL MONDO MENÙ<br />

Settant’anni di storia<br />

Per festeggiare i<br />

settant’anni della<br />

ditta di specialità<br />

alimentari di Medolla<br />

apriamo l’album<br />

fotografico dei<br />

ricordi. In questo<br />

numero della nuova<br />

rubrica partiamo<br />

con gli anni<br />

Sessanta e Settanta,<br />

che segnano il<br />

passaggio da<br />

Robar a Menù<br />

Lo stabilimento di Medolla, in provincia di Modena, è la dimostrazione migliore dell’evoluzione di questi settant’anni di storia della Menù.<br />

In alto due immagini d’epoca: l’inscatolamento del ragù Tutto (1941) e Romolo Barbieri, fondatore dell’azienda, fotografato sempre nel 1941.<br />

D<br />

al salumificio fondato da Romolo Barbieri<br />

a Cavezzo (Modena) nel 1932<br />

all’attuale società sono passati settant’anni<br />

e una vera e propria metamorfosi. Oggi la<br />

Menù, presieduta da Rodolfo Barbieri, il<br />

figlio di Romolo, è una realtà con oltre<br />

duecento dipendenti, altrettanti rappresentanti<br />

per circa trentamila clienti, più di<br />

quattrocentocinquanta prodotti in catalogo,<br />

uno stabilimento che supera i<br />

trentamila metri quadrati di superficie e<br />

cento miliardi di fatturato. Ripercorriamo<br />

le tappe più importanti della Menù per<br />

tracciare la sua storia. Nel 1941 inizia la<br />

produzione del ragù Tutto, la prima specialità<br />

alimentare che aprirà la strada a<br />

tutte le altre. Successivamente, nel 1950<br />

inizia la produzione dei dadi per brodo e<br />

contemporaneamente anche di alcune<br />

specialità pronte. Nel 1956 Rodolfo Bar-<br />

bieri prende le redini dell’azienda in seguito<br />

alla morte del padre e trasforma il<br />

nome in Robar privilegiando la produzione<br />

di specialità alimentari. Con il 1962 la<br />

Robar inizia a operare nel settore catering<br />

grazie all’ingresso in azienda di Clorindo<br />

Grandi come direttore commerciale. Nel<br />

1972 cambia la ragione sociale in Menù e<br />

inizia la costruzione dello stabilimento di<br />

Medolla. Dal 1974 tutte le ricette studiate<br />

per utilizzare i prodotti Menù vengono<br />

supervisionate da Giliana Barbieri e nel<br />

1999 la Menù riceve la certificazione UNI<br />

EN ISO 9002 per la qualità del processo<br />

produttivo. Menù, una realtà più che mai<br />

in espansione non può che guardare avanti.<br />

Alle spalle ci sono tanti traguardi importanti.<br />

E quest’anno celebrerà i primi quarant’anni<br />

di grandi successi in Italia e<br />

all’estero nel settore catering. Lo stabilimento<br />

rispecchia in pieno l’evoluzione<br />

della Menù. Reparti e divisioni che hanno<br />

come comune denominatore la ricerca<br />

della qualità, dalla materia prima al prodotto<br />

finito, ottenuta attraverso la tecnologia<br />

avanzatissima senza mai dimenticare<br />

la mano dell’uomo. Molto significativo infatti<br />

il reparto di ricerca e sviluppo nuovi<br />

prodotti. E’ da lì che nascono e si provano<br />

le idee, sempre calibrate sulle richieste<br />

del mercato e sulle possibilità di realizzazione<br />

su scala industriale. I cuochi, coordinati<br />

da un esperto in scienza dell’alimentazione,<br />

sono sempre all’opera per<br />

studiare e provare nuovi abbinamenti da<br />

lanciare sul mercato. La produzione della<br />

maggior parte dei prodotti Menù segue la<br />

stagionalità della campagna. E il reparto<br />

produzione non è altro che una grande,<br />

enorme cucina.<br />

Dall’alto, in senso orario. Una delle prime riunioni dello staff Menù, nei<br />

primi anni Settanta e al centro della foto si riconoscono Clorindo Grandi,<br />

Rodolfo Barbieri e a destra Angelo Casilli, l’agente di Rimini. Ancora<br />

Angelo Casilli in fiera a Modena all’inizio degli anni Settanta. Ermanno<br />

Bon, agente di Udine, in una foto del 1975. Due buoni premio della Robar,<br />

in uso negli anni Sessanta. Riunione di agenti del 1975 con Ermanno Bon<br />

in primo piano e Ulderico Venco, agente di Rovereto alle sue spalle.<br />

Lo stand Menù alla fiera di Genova negli anni Settanta: a destra della foto<br />

Angelo Jacopetti, agente della Versilia e a sinistra Clorindo Grandi. Ancora<br />

Grandi riceve una medaglia d’oro dalle mani di Rodolfo Barbieri nel 1973.<br />

21<br />

40<br />

ANNIVERSARI.S 2<br />

21-01-2002, 14:11<br />

ALBUM <strong>MENU</strong>.S 2<br />

22-04-2002, 6:48<br />

anniversari<br />

Quarant’anni di<br />

POMODORINA<br />

Un prodotto che è quasi un simbolo. Nato dalla<br />

tradizione emiliana, ha portato una vera rivoluzione<br />

sul mercato alimentare e accompagna la storia<br />

della Menù per quasi mezzo secolo<br />

L<br />

a Pomodorina è un po’<br />

il simbolo della Menù.<br />

Senz’altro il suo prodotto<br />

più signifi cativo e forse addirittura<br />

il più venduto. Nel 2007 la<br />

Pomodorina festeggia i suoi primi<br />

quarant’anni, senza ombra<br />

di dubbio di successi.<br />

“Per essere più precisi la prima<br />

idea della Pomodorina nasce<br />

nell’estate del 1966 - spiega<br />

Maria Teresa Muratori Casali,<br />

responsabile immagine Menù<br />

- Una ricetta casalinga, che<br />

faceva parte della mia dote<br />

di giovane sposa e che era<br />

ispirata a un suggerimento di<br />

mio padre, grande amante dei<br />

pomodori in tutte le loro versioni<br />

e ricette. In quegli anni nelle<br />

nostre campagne emiliane nel<br />

mese di agosto maturavano i<br />

rossi Pommes d’amour per dirla<br />

alla francese o Pummi d’ammuri,<br />

alla napoletana. Nelle case<br />

una ricetta molto diffusa era<br />

proprio la salsa a base di pomodoro<br />

fresco, appena raccolto.<br />

Si tagliavano grossolanamente<br />

tutte le verdure che in estate si<br />

potevano trovare negli orti e si<br />

lasciavano soffriggere lentamente<br />

con il pomodoro. A fi ne<br />

cottura si otteneva una salsa<br />

rossa, leggera e profumata che<br />

versata sulla pasta spargeva<br />

intorno un ottimo profumo ma<br />

una volta assaggiata un ancora<br />

più grato gusto. A quel tempo<br />

in tutte le case si preparavano<br />

grandi quantità di salsa al pomodoro<br />

con enorme dispendio<br />

di tempo, energia e impegno.<br />

Nel mese di agosto tutte le<br />

donne di casa erano costrette<br />

a veri e propri tour de force con<br />

decine e decine di bottiglie di<br />

sugo messe a bollire in grandi<br />

calderoni e quindi successivamente<br />

allineate nelle dispense.<br />

Proprio da questa base rustica<br />

è nata la Pomodorina poi proposta<br />

sul mercato dalla Menù<br />

nel 1967”.<br />

Sul mercato nazionale all’epoca<br />

non esisteva altro che il<br />

concentrato di pomodoro (la<br />

celebre conserva in tubetto)<br />

preparato con i pelati e non con<br />

il pomodoro fresco.<br />

“La Pomodorina è stato senz’altro<br />

uno dei prodotti che ci ha<br />

dato grandi soddisfazioni - dice<br />

Rodolfo Barbieri, presidente<br />

Menù - La grande novità consisteva<br />

nel fatto che venivano<br />

utilizzati solo pomodori freschi.<br />

Si tratta infatti di una speciale<br />

salsa al pomodoro, preparata<br />

con pezzi di pomodoro fresco,<br />

grande varietà e abbondanza<br />

di verdure fresche, erbe<br />

Dall’alto.<br />

L’immagine<br />

promozionale<br />

del Ragù Robar<br />

negli anni<br />

Sessanta, un<br />

momento della<br />

lavorazione<br />

della<br />

Pomodorina<br />

con i pomodori<br />

freschi nel<br />

pieno della<br />

stagione<br />

e un piatto<br />

di spaghetti<br />

conditi con il<br />

celebre sugo.<br />

Il mondo Menù è un mondo di<br />

anniversari, di compleanni importanti.<br />

Nel 2002 Menù srl ha compiuto<br />

70 anni di presenza nel settore<br />

alimentare e 40 anni come azienda<br />

produttrice di specialità alimentari.<br />

Tanti i ricordi dei momenti vissuti<br />

insieme, proprietà con direzione<br />

commerciale e agenti, in occasione di<br />

meeting ed eventi fieristici.<br />

Nel 2007 la mitica Pomodorina, da<br />

sempre prodotto di punta dell’azienda,<br />

ha compiuto 40 anni e nel 2008 la linea<br />

Bruschetta...Mia!, dedicata al mondo<br />

della paninoteca e del pub, ha soffiato<br />

sulle sue prime 10 candeline.<br />

29<br />

bruschetta...mia1998-2008<br />

bruschetta...mia1998-2008<br />

Buon compleanno<br />

Bruschetta...Mia!<br />

messicana Menù (Tinga) e la Pugliese<br />

con i carciofi grigliati Menù.<br />

“Solo chi ha seguito le indicazioni previste<br />

dal metodo originale Bruschetta…<br />

Mia continua oggi con successo la<br />

vendita delle bruschette - aggiunge<br />

Gianfranco Toso - Chi invece ha operato<br />

diversamente oggi si limita a proporre<br />

dei crostini, crostoni, stuzzichini che<br />

sono tutt’altra cosa. Poter pranzare<br />

senza appesantirsi e sentirsi in forma<br />

per l’intero pomeriggio fi no a cena,<br />

oppure cenare anche a mezzanotte<br />

con Bruschetta…Mia e poter dormire<br />

tranquillamente senza rigirarsi nel letto<br />

è una bella e buona opportunità che<br />

Per il decimo anno di<br />

attività del marchio<br />

festeggiamo<br />

insieme questo<br />

compleanno<br />

con enorme<br />

soddisfazione e<br />

grandi risultati!<br />

ono passati già<br />

dieci anni per il<br />

Smarchio Bruschetta…Mia.<br />

E con questo<br />

decimo compleanno di successi<br />

la Menù, proprietaria del<br />

marchio, spegne le candeline su<br />

una torta ideale di oltre venti milioni<br />

di bruschette consumate in Italia in<br />

circa quattromila locali.<br />

“Fin dal primo anno di nascita del<br />

marchio abbiamo avuto la certezza<br />

che sarebbe stato un vero successo<br />

- spiega Gianfranco Toso, direttore<br />

marketing Menù - Basti pensare che<br />

solo nel 1998, l’anno del lancio, sono<br />

stati oltre tremila i clienti che ci hanno<br />

seguito, proponendo al consumo<br />

Bruschetta…Mia. L’idea di realizzare<br />

una bruschetta particolare, che potesse<br />

sostituire un pasto completo o uno<br />

snack, ideale da stuzzicare in compagnia,<br />

è stata subito apprezzata da tantissimi<br />

locali. Il procedimento speciale<br />

di realizzazione e presentazione é stata<br />

poi la mossa vincente che ancora oggi<br />

premia la fedeltà sia dell’esercente che<br />

del consumatore finale”.<br />

Con oltre venti milioni di bruschette vendute<br />

si può certo dire che il marchio oggi<br />

sia una realtà in ascesa e decisamente<br />

Dieci anni di successi per una scelta che si<br />

è rivelata decisamente vincente. Qui sopra<br />

la Bruschetta Insolito, uno dei best-seller<br />

del menù Bruschetta...Mia. E a sinistra tante<br />

possibilità di servizio per questo progetto.<br />

vincente ma anche una garanzia che<br />

stimola la Menù a far aumentare giorno<br />

dopo giorno la clientela.<br />

Bruschetta…Mia, oltre al metodo unico<br />

di realizzazione, prevede un intero kit di<br />

materiale e attrezzature di servizio. Per<br />

questo viene particolarmente apprezzata<br />

da chi intende proporsi e distinguersi<br />

al consumo con un prodotto di qualità.<br />

Negli anni il kit è stato migliorato e<br />

sono state studiate tante nuove ricette.<br />

Tra quelle di maggior successo si segnalano<br />

senz’altro quella con la salsa<br />

Il progetto Bruschetta...Mia porta con<br />

sè anche molti servizi complementari:<br />

il corner dedicato, i poster per il locale,<br />

il menù fotografico dedicato,<br />

il forno esclusivo, gli ingredienti<br />

originali fino al tovaglioli personalizzati<br />

da banco ed alle tovagliette.<br />

certamente premia e fidelizza chi la<br />

propone”.<br />

Menù oggi più che mai è attenta a proporre<br />

e suggerire i migliori prodotti per<br />

la farcitura delle bruschette e non perde<br />

mai occasione di farle assaggiare. Le<br />

degustazioni mirate nei locali, negli<br />

show-room aziendali o nelle varie fiere<br />

di settore sono il momento privilegiato<br />

per apprezzarne la qualità.<br />

“Finora tutti i nostri migliori clienti hanno<br />

aderito al progetto scegliendo i vari<br />

assortimenti, utilizzando i nostri ingredienti<br />

- conclude Gianfranco Toso - I<br />

più fedeli sono stati premiati negli anni<br />

proprio dal successo del prodotto,<br />

dall’aumento delle vendite e del loro<br />

fatturato. Infatti a dieci anni dal lancio<br />

del marchio stanno ancora vendendo<br />

tantissime bruschette proprio perché<br />

hanno seguito correttamente e fedelmente<br />

il progetto Bruschetta...Mia”.<br />

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