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MENU n.100 - Gennaio/Marzo 2017

Rivista di specialità alimentari per la ristorazione Un lungo percorso. Un importante traguardo.

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menù&cefa<br />

PER UN'AGRICOLTURA<br />

FAMIGLIARE<br />

CEFA, onlus bolognese, ha avviato<br />

un progetto di sviluppo agricolo a<br />

Kilolo in Tanzania in collaborazione<br />

con Menù srl, fornendo strumenti e<br />

insegnando tecniche di coltivazione<br />

e conservazione<br />

Kilolo è un distretto a sud della<br />

Tanzania molto povero e affetto<br />

da malnutrizione. In questa zona<br />

le famiglie vivono di un’agricoltura di<br />

sussistenza, dove coltivano quello che<br />

basta per mangiare e non hanno riserve<br />

di cibo perché non hanno le conoscenze<br />

su come trasformarlo e conservarlo.<br />

CEFA (Comitato Europeo Formazione<br />

Agricola) di Bologna interviene a sostegno<br />

della famiglia e distribuisce sementi, dà<br />

formazione agli agricoltori e fornisce<br />

macchine agricole, mettendo le basi per<br />

un’agricoltura sostenibile e di sviluppo.<br />

“Fra le attività più importanti c’è quella<br />

della trasformazione delle materie<br />

prime, – afferma Giovanni Beccari di<br />

CEFA – ad esempio, trasformare le<br />

pannocchie di mais in farina. Abbiamo<br />

quindi avviato un’attività di molitura,<br />

inserendo dei mulini. Fondamentale è<br />

anche la conservazione dei prodotti: se<br />

il mais raccolto è umido, non dura molto<br />

perché fa la muffa, quindi insegnamo<br />

a raccoglierlo secco o a costruire un<br />

essiccatoio così si possono avere riserve<br />

per almeno un anno. Importante è anche<br />

insegnare alle popolazioni che si può<br />

evitare di utilizzare sostanze chimiche,<br />

che loro mettono nelle derrate alimentari<br />

perché non vengano invase dagli<br />

animali, come i punteruoli, ma che sono<br />

altamente dannose per la salute delle<br />

persone”.<br />

Menù è stata chiamata per fornire<br />

nozioni tecniche per quanto riguarda<br />

l’attività di conservazione degli alimenti:<br />

Carlo Grandi, direttore commerciale<br />

di Menù e l’ingegnere Menù Massimo<br />

Baccarini hanno incontrato Giovanni<br />

Spata, volontario e agronomo di CEFA,<br />

che parla la lingua del luogo e che da<br />

anni è coinvolto in questa iniziativa, per<br />

dare consigli e formazione a riguardo.<br />

Conservando gli alimenti, le famiglie<br />

possono avere riserve nel tempo ma<br />

anche commercializzare le eccedenze e<br />

avere il denaro sufficiente per mandare<br />

Da sinistra. Carlo Grandi,<br />

direttore commerciale<br />

Menù, con Fra Paolo, frate<br />

francescano, e Giovanni<br />

Spata, volontario e<br />

agronomo di CEFA.<br />

i figli a scuola e vivere<br />

dignitosamente.<br />

Giovanni Spata e CEFA<br />

agiscono in collaborazione<br />

con la missione di Fra<br />

Paolo che ha sede a<br />

Pomerini, a circa trenta<br />

minuti da Kilolo. Fra Paolo,<br />

originario di Viadana e da<br />

trent’anni in Africa, è un frate<br />

francescano che è riuscito<br />

a costruire nel tempo una<br />

chiesa, un asilo per bambini<br />

malati di AIDS, un centro per<br />

bambini disabili, un’officina<br />

meccanica e una elettrica,<br />

una falegnameria e ha<br />

promosso una scuola pubblica statale di<br />

agraria per figli di agricoltori tanzaniani.<br />

Come afferma Patrizio Roversi, conduttore<br />

televisivo, viaggiatore e testimone delle<br />

attività di CEFA: “Si intuisce chiaramente<br />

che non può essere soltanto lo sviluppo<br />

industriale il modello economico per la<br />

Tanzania, bensì l’agricoltura famigliare,<br />

che potrebbe essere la ricetta per<br />

sfamare il paese e, perché no, il mondo”.<br />

Per saperne di più contattare CEFA e<br />

visitare www.cefaonlus.it<br />

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