04.06.2020 Views

Italia a Tavola Maggio 2020

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ciazione. L’indagine ha segnalato un<br />

+2,2% negli ultimi sei mesi del 2019<br />

rispetto al secondo semestre 2018. Gli<br />

aumenti hanno riguardato sia i mesi<br />

più caldi, con un aumento del 7% a<br />

luglio, tradizionalmente il mese con<br />

il maggior consumo di birra in <strong>Italia</strong>,<br />

sia quelli più freddi, con una crescita<br />

dell’1,5% a dicembre. Poi, da marzo, il<br />

lockdown.<br />

«Settanta giorni di chiusura del<br />

mondo Horeca hanno rappresentato<br />

un crollo importante - ha commentato<br />

Andrea Bagnolini, direttore generale<br />

di AssoBirra - in questo mercato la birra<br />

rappresenta una quota del 35-40%.<br />

I consumi si sono riversati nella Gdo,<br />

in incremento rispetto al 2019, ma non<br />

sufficiente per compensare il crollo assoluto<br />

dell’outdoor. In questo contesto<br />

abbiamo lavorato, insieme ad altre associazioni,<br />

per consentire la riapertura<br />

dei pubblici esercizi a metà maggio<br />

invece che all’inizio di giugno. Ma ora<br />

con il caldo come alleato ci si augura<br />

che gradualmente la gente cominci a<br />

uscire di nuovo e a consumare. Sarà<br />

una ripartenza lenta, ma lo stile di vita<br />

è cambiato. Pensiamo solo allo smart<br />

working che, di fatto, sta penalizzando<br />

tutti quei locali che contavano sul<br />

fatturato quotidiano dovuto alla pausa<br />

pranzo e che forse non dovrà essere<br />

più calcolato come certo, se questa<br />

modalità di lavoro prenderà piede.<br />

Sarà un momento che andrà ripensato.<br />

Ci aspetta un processo evolutivo lungo<br />

che richiede una profonda riflessione».<br />

Per avere un fermo immagine di<br />

come si sta affrontando la ripartenza<br />

abbiamo voluto sentire anche il mondo<br />

della produzione. Nelle Marche, ad<br />

Apecchio, provincia di Pesaro-Urbino,<br />

La Fabbrica della Birra Tenute Collesi<br />

è un punto di riferimento per quanto<br />

riguarda la produzione artigianale. Birre<br />

ad alta fermentazione, non pastorizzate<br />

e con rifermentazione naturale<br />

in bottiglia riconosciute e premiate a<br />

livello nazionale e internazionale.<br />

«La Gdo ha tenuto bene - ha spiegato<br />

Giuseppe Collesi - sono aumentati<br />

i consumi. Ma anche l’e-commerce<br />

è cresciuto e intendiamo potenziarlo<br />

sviluppando il mercato in <strong>Italia</strong> e in alcuni<br />

Paesi europei. Ora bisogna capire<br />

cosa succederà nell’immediato futuro.<br />

Ci sono tante attività in difficoltà e i<br />

conti reali si faranno tra 6-8 mesi. Sarà<br />

inevitabile un ridimensionamento del<br />

mercato sia dal punto di vista dei pubblici<br />

esercizi sia dei microbirrifici. Dal<br />

Giuseppe<br />

Collesi e<br />

Andrea<br />

Bagnolini<br />

BIRRA<br />

2012 a oggi c’è stato un vero e proprio<br />

boom della birra artigianale, ma molte<br />

realtà chiuderanno. Il blocco forzato<br />

dell’Horeca è stato un disastro e non<br />

tutti hanno le spalle larghe per accedere<br />

alla grande distribuzione».<br />

L’Horeca, passo passo, si avvierà<br />

verso una nuova ripresa, una volta che<br />

i consumatori si saranno tranquillizzati;<br />

la Gdo, vero porto sicuro in questa<br />

pandemia, continuerà sulla sua strada<br />

con un andamento più regolare e<br />

meno al rialzo; l’e-commerce, che ha<br />

interpretato un inedito stile di vita,<br />

sarà un canale che offrirà molte opportunità.

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