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Italia a Tavola Maggio 2020

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assemblaggio o riscaldamento di cibi<br />

preconfezionati.<br />

Gli alimenti considerati rassicuranti<br />

avranno ancora un ruolo fondamentale,<br />

dicono gli esperti, e quindi<br />

le nuove tendenze potrebbero aprire<br />

significativi spazi alle produzioni italiane<br />

di qualità, partendo dalle Dop.<br />

Al superfluo saranno preferiti cibi indispensabili<br />

o che assicurano benessere,<br />

salute e appunto rassicurazione.<br />

Le preparazioni fatte in casa avranno<br />

ancora più spazio, si preferiranno spremute<br />

casalinghe o artigianali e piaceranno<br />

le produzioni biologiche. L’<strong>Italia</strong><br />

ha un punto di forza in più rispetto ad<br />

altri Paesi, che dalla filiera corta con<br />

prodotti di maggiore freschezza arriva<br />

ai prodotti Dop, Igp, tipici e con attenzione<br />

all’origine geografica, per i quali<br />

gli analisti prevedono una buona tenuta<br />

o addirittura un’espansione, almeno sul<br />

mercato domestico. Per i consumatori<br />

italiani si tratterebbe di un’evoluzione<br />

delle loro scelte rispetto al periodo precrisi<br />

dove gli acquisti in base all’origine<br />

geografica degli alimenti erano già<br />

l’88%, superati solo dal 90% dei greci,<br />

con i francesi al 75%, i tedeschi al 74%,<br />

gli spagnoli fermi al 66% e gli inglesi al<br />

52%. L’agroalimentare italiano, quindi,<br />

già ai vertici nel mondo nelle produzioni<br />

a denominazione d’origine protetta,<br />

grazie a questo potere rassicurante<br />

potrebbe rafforzare o comunque consolidare<br />

un primato che vede il Grana<br />

Padano Dop leader indiscusso.<br />

«Il Grana padano Dop è una certezza<br />

di genuinità, di ricchezza di proprietà<br />

nutritive, di bontà - sottolinea<br />

Berni - è fatto da gente che crede nel<br />

proprio lavoro e nella lealtà verso chi<br />

gli dà fiducia. Lavoreremo ogni giorno<br />

ancora di più per affermare questi valori,<br />

accenderemo fiducia e garantiremo<br />

sicurezza, beni di cui tutto il mondo<br />

avrà bisogno».<br />

Stefano<br />

Berni,<br />

direttore<br />

generale<br />

Consorzio<br />

di Tutela<br />

Grana<br />

Padano<br />

Lo sviluppo della pandemia ha<br />

acceso anche un forte dibattito su<br />

possibili rapporti tra inquinamento<br />

ambientale e diffusione dei virus. Gli<br />

epidemiologi stanno indagando, ma<br />

nell’opinione pubblica si è ulteriormente<br />

rafforzata la richiesta di ridurre<br />

le emissioni di gas ad effetto serra.<br />

Quelle prodotte dalle attività agricole<br />

legate alla produzione alimentare sono<br />

pari al 10-12% delle emissioni totali a<br />

livello mondiale: un dato che spinge ad<br />

un forte impegno per ridurre l’impatto<br />

ambientale di un settore importante<br />

come il lattiero-caseario.<br />

Da qui nasce l’esigenza di migliorare<br />

l’efficienza dei sistemi produttivi dei<br />

formaggi Dop, analizzando tutti i para-<br />

ALIMENTI<br />

metri necessari a fornire una mappatura<br />

completa e dettagliata dell’impatto<br />

ambientale dell’intera catena produttiva<br />

(comprese le fasi di consumo e<br />

gestione dei rifiuti) con l’obiettivo di<br />

mettere a punto tecniche e metodologie<br />

più sostenibili. «Per dare un domani<br />

al nostro pianeta con gli oltre 7<br />

miliardi di donne e uomini che lo popolano<br />

- spiega il direttore generale del<br />

Consorzio - siamo certi che rispettare<br />

il suo equilibrio naturale sia la condizione<br />

preliminare. Se il futuro non sarà<br />

green temiamo che neppure si potrà<br />

avere un futuro e questa nostra consapevolezza<br />

si rafforza nell’attuale situazione<br />

di pandemia planetaria».

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