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TURISMO<br />
Ezio Indiani<br />
Presidente European Hotel Managers Association<br />
Viaggi e hotel ancora fermi<br />
Il governo ci deve aiutare<br />
Un aspetto cruciale della ripresa delle<br />
attività legate all’ospitalità, del quale<br />
non si parla a sufficienza, è capire<br />
quando riprenderanno a funzionare a pieno regime<br />
le linee aeree senza dover mettere in quarantena<br />
i viaggiatori in arrivo in <strong>Italia</strong>. Buona parte<br />
degli alberghi aprirà tra giugno e luglio, alcuni<br />
direttamente a settembre, ma anche per queste<br />
aperture ritardate è indispensabile che si risolva<br />
il problema di come far viaggiare le persone. Se<br />
non si risolvono i problemi dei voli la stagione<br />
<strong>2020</strong> sarà di fatto finita prima ancora di iniziare.<br />
L’interesse di tutti noi è sicuramente quello di<br />
mettere la salute delle persone al primo posto,<br />
ma il perdurare di queste condizioni di vita e<br />
blocco delle attività potrebbe creare dei danni<br />
irreparabili alle persone e alle aziende.<br />
Il comparto Hospitality, oltre a generare il<br />
13% del Pil, impiega anche 3,4 milioni di persone<br />
che rappresentano il 14,7% degli occupati in <strong>Italia</strong>.<br />
Siamo inoltre il volano del business di boutique,<br />
negozi di tutti i tipi, ristoranti e bar esterni<br />
Con 3,4 milioni<br />
di occupati,<br />
pari al 14,7% del<br />
totale nazionale,<br />
l’Hospitality<br />
dovrebbe essere<br />
al primo posto<br />
fra i settori da<br />
aiutare. Il crollo<br />
del nostro<br />
comparto<br />
significherebbe<br />
un crollo<br />
per tutta l’<strong>Italia</strong>