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LOCALI<br />
RIAPERTURA RISTORANTI<br />
AL LAVORO DOPO IL LOCKDOWN<br />
La Fase 2 è entrata nel vivo il 18<br />
maggio. I pubblici esercizi<br />
sono tornati a respirare aria di<br />
clientela, sanificati e riorganizzati. Ma<br />
qualche regione ha fatto di testa propria<br />
e l’istinto di viaggiare da soli in alcuni<br />
casi ha prevalso, vuoi per logiche<br />
politiche, vuoi per buon senso da applicare<br />
al territorio. Il Piemonte ha infatti<br />
deciso di aprire bar e ristoranti il<br />
23 maggio, mentre la Campania dal 21.<br />
Le linee guida dettate dal Governo<br />
con il Dpcm hanno previsto da lunedì<br />
18 maggio il via libera a bar, ristoranti,<br />
negozi, parrucchieri, estetisti, musei e<br />
stabilimenti balneari, dal 25 a palestre,<br />
piscine e centri sportivi e dal 15 giugno<br />
a cinema, teatri e centri estivi.<br />
Nella settimana iniziata col “fatidico”<br />
18 maggio, <strong>Italia</strong> a <strong>Tavola</strong> ha fatto un<br />
volo radente su alcune regioni per capire<br />
come ci si è adattati a questi nuovi<br />
orizzonti e se, pur avendone la possibilità,<br />
si è deciso o meno di riaprire i battenti.<br />
VENETO<br />
In provincia di Padova, a Limena, Valbruna<br />
riapre i battenti giovedì 21. «Durante<br />
questi mesi non siamo rimasti<br />
con le mani in mano - racconta Elisa<br />
Vianello, titolare del Valbruna - Abbia-<br />
126 ITALIA A TAVOLA · MAGGIO <strong>2020</strong>