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ICF Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica - n° 4 Settembre /Ottobre 2021

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Oltre alle competenze interne avete<br />

ampliato anche i settori di riferimento?<br />

Sì, fin da subito abbiamo considerato<br />

strategico variare i campi di applicazione,<br />

per crescere nella conoscenza<br />

dei mercati, ma anche per non essere<br />

danneggiati dalle crisi periodiche che<br />

alcuni di essi possono attraversare.<br />

Quali sono i vostri principali interlocutori?<br />

Lavoriamo molto con le grandi società<br />

di ingegneria, ma anche con gli utenti<br />

finali, tra cui una notevole importanza<br />

rivestono i produttori farmaceutici.<br />

Al fianco di questi ultimi, seguiamo<br />

tutta la commessa, dallo studio<br />

di fattibilità fino all’ingegneria di<br />

dettaglio finalizzata alla costruzione<br />

dell’impianto.<br />

La vostra presenza nell’industria<br />

chimica e farmaceutica è cresciuta<br />

negli ultimi anni?<br />

Non c’è una tendenza lineare, dipende<br />

dall’andamento dei mercati. Per esempio<br />

nel 2017 il pharma risultò un settore<br />

cruciale per noi. Nel 2020 invece<br />

esso ha contenuto gli investimenti<br />

tecnologici, da un lato per limitare<br />

l’accesso di operatori esterni nei propri<br />

stabilimenti, in funzione delle norme<br />

anti-contagio, e dall’altro perché i produttori<br />

hanno sfruttato a pieno regime<br />

le linee esistenti senza avere il tempo<br />

di fermarsi per ampliarle o ammodernarle.<br />

Recentemente, tuttavia, questa<br />

situazione è cambiata e si sono liberati<br />

tempi e risorse per avviare interventi<br />

e adeguare finalmente le produzioni.<br />

Per contro, oggi a subire un calo sono<br />

soprattutto le società di ingegneria.<br />

“Siamo partiti oltre 25 anni fa come società<br />

di ingegneria di processo. Nel tempo,<br />

abbiamo ampliato le competenze<br />

nelle diverse discipline necessarie<br />

a gestire un progetto completo”<br />

La pandemia sembra aver accelerato<br />

la trasformazione di alcuni mercati.<br />

Una nostra prerogativa è quella di saperci<br />

adattare rapidamente ai cambiamenti<br />

in corso, a nuove tipologie di<br />

clienti e di attività. La nostra storia,<br />

radicata nell’ingegneria di processo, ci<br />

mette a disposizione la completezza e<br />

la versatilità per affrontare più facilmente<br />

problemi e applicazioni diverse.<br />

Nell’ultimo anno, quale quota del<br />

vostro business hanno rappresentato<br />

gli end user?<br />

È stata intorno al 30%. È una percentuale<br />

che desideriamo aumentare, an-<br />

Infinito futuro: progettare e costruire oggi il domani<br />

Chemprod, che di recente ha festeggiato<br />

i 25 anni di attività, collabora con<br />

Cittadellarte - Fondazione Pistoletto a-<br />

dottando il simbolo del “Terzo Paradiso”<br />

di Michelangelo Pistoletto. Esso,<br />

infatti, contiene una visione del mondo<br />

che rispecchia i valori che da sempre i-<br />

spirano Chemprod, primi fra tutti la tecnica<br />

e l’etica. Nell’ambito della tecnica,<br />

eclettismo e flessibilità progettuali sono<br />

i punti di forza dell’azienda, che oggi si<br />

occupa di progettazione di impianti per<br />

tutti i settori della chimica, con un approccio<br />

rigoroso, rivolto alle tecnologie<br />

più avanzate e attento alle tematiche e-<br />

cologiche e ambientali.<br />

Per Chemprod, tuttavia, la tecnica non<br />

ha ragion d’essere senza l’etica. Qualità<br />

dei progetti e affidabilità, dunque, sono<br />

le sue priorità, effetti di una concezione<br />

del lavoro che vede al centro la persona.<br />

Anche in questo momento così critico<br />

per l’economia, Chemprod ha scelto<br />

di investire nel lavoro, salvaguardando<br />

i livelli occupazionali e le competenze<br />

aziendali, per garantire sempre il meglio<br />

ai clienti.<br />

“Il ‘Terzo Paradiso’ è il grande mito che<br />

porta ognuno ad assumere una personale<br />

responsabilità nella visione globale”,<br />

ha scritto il Maestro Pistoletto nel<br />

2003. “Il termine paradiso deriva dall’antica<br />

lingua persiana e significa ‘giardino<br />

protetto’. Noi siamo i giardinieri che devono<br />

proteggere questo pianeta e curare<br />

la società umana che lo abita”.<br />

Le scelte di oggi sono cruciali per il futuro<br />

dell’uomo e del mondo: tecnica ed<br />

etica devono trovare una nuova sintesi<br />

per migliorare le condizioni di vita di<br />

tutti. È una questione di responsabilità.<br />

Questi sono i valori e la visione che<br />

Chemprod proietta su un mondo in<br />

continuo cambiamento: un approccio<br />

etico, ecologico e sostenibile per un<br />

modello di sviluppo virtuoso in cui creatività<br />

e tecnologia insieme portino ad<br />

una rinnovata dimensione della vita.<br />

Il senso della partecipazione e del sostegno<br />

di Chemprod alle attività svolte<br />

da Cittadellarte - Fondazione Pistoletto<br />

sta nella condivisione degli ideali,<br />

nella ricerca di nuovi stimoli e di occasioni<br />

per riflettere sul proprio operare.<br />

Secondo Daniele Morandi, Fondatore e<br />

Presidente di Chemprod, “il ‘Terzo Paradiso’<br />

di Michelangelo Pistoletto è una<br />

mirabile sintesi delle sfide che dobbiamo<br />

affrontare nel nostro presente, il desiderio<br />

e la necessità di progredire costruendo<br />

una migliore armonia fra tecnologia<br />

e ambiente. L’una non esclude<br />

l’altra, e la prima non deve prevalere<br />

sulla seconda. È da sempre la nostra<br />

filosofia, oggi più che mai”.<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2021</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 33

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