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ICF Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica - n° 4 Settembre /Ottobre 2021

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Sicurezza<br />

truffe o comunque da realizzazioni<br />

di scarsa qualità?<br />

In un mercato non regolamentato come<br />

quello italiano, effettuare scelte che<br />

non abbiamo quale elemento prioritario<br />

il “prezzo”, non è facile. Un utile suggerimento<br />

ci arriva dagli Enti Terzi di Certificazione<br />

di livello internazionale, che<br />

da sempre nelle loro analisi valutano tre<br />

elementi fondamentali:<br />

- il livello di specializzazione dell’azienda<br />

in esame, in funzione delle attività<br />

per cui è richiesta l’abilitazione;<br />

- la struttura, l’esperienza, la preparazione<br />

ingegneristica e l’organizzazione<br />

preposta alla realizzazione dei sistemi<br />

antincendio;<br />

- la struttura, l’esperienza, il livello qualitativo,<br />

la preparazione e la formazione<br />

continua del personale addetto ai servizi<br />

di manutenzione.<br />

Con la certificazione di questi elementi<br />

il committente estero si tutela, senza<br />

queste certificazioni ogni strada è preclusa.<br />

Questo è il primo suggerimento<br />

che mi sento di dare: la valutazione in<br />

questi termini del “potenziale fornitore”<br />

è fondamentale.<br />

Quindi ci sta dicendo che un capitolato<br />

“blindato” non basta.<br />

Esatto, anche se un buon capitolato è<br />

sicuramente uno strumento utile, deve<br />

esserci sempre un’assunzione di responsabilità<br />

da parte del committente<br />

fin dalla scelta delle regole di ingaggio.<br />

L’esempio più eclatante sono le gare<br />

d’appalto al “massimo ribasso” per<br />

le attività di manutenzione; pensare di<br />

scaricare tutta la responsabilità sull’appaltatore<br />

è una pia illusione. Infatti, in<br />

presenza di un fatto funesto, il committente<br />

che ha scelto il massimo ribasso<br />

rischierà sempre la “culpa in eligendo”,<br />

ovvero la responsabilità civile, prevista<br />

dall’articolo 2049 c.c. di chi ha una possibile<br />

colpa nella scelta.<br />

Anche dal lato della domanda c’è<br />

quindi un limite culturale; è questo<br />

che intende dire?<br />

Esattamente. Il cliente, dovrebbe mirare<br />

ad assolvere la sua vera esigenza<br />

di sicurezza, perché così facendo potrà<br />

definire il suo vero livello di rischio e<br />

di conseguenza scegliere il miglior partner,<br />

scartando soluzioni che possano<br />

condurre a prestazioni “virtuali”. È in<br />

questa dimensione che la Gestione della<br />

Sicurezza Antincendio, nel Codice di<br />

Prevenzione Incendi, è assurta a livello<br />

primario.<br />

Rimane comunque spesso un oggettivo<br />

vincolo economico che controbilancia<br />

l’esigenza di massima sicurezza.<br />

Come si risolve?<br />

La realizzazione di un impianto antincendio<br />

e il suo mantenimento nel tempo<br />

nasce sempre quale elemento “correttivo”<br />

della “valutazione del rischio”,<br />

che il Tecnico Abilitato ha previsto nello<br />

sviluppo del Progetto VVF dell’attività<br />

in esame. Nel pensiero comune l’impianto<br />

antincendio è un bene che ognuno<br />

si augura non debba mai intervenire<br />

e nella maggior parte dei casi, fortunatamente,<br />

è così. È la conoscenza<br />

del rischio e la cultura del Committente<br />

nella Gestione della Sicurezza Antincendio<br />

che arriveranno a definire il giusto<br />

equilibrio tra investimento ed efficienza<br />

nella scelta del sistema. Gli incendi<br />

sono relativamente pochi: questo<br />

aspetto, se da un lato potrebbe essere<br />

imputato all’efficacia dei sistemi tecnici<br />

e gestionali di prevenzione (GSA),<br />

dall’altro potrebbe produrre dei risvolti<br />

tendenti a ridurre l’attenzione verso la<br />

sicurezza. Se quindi non sarà un’analisi<br />

a definire il livello del rischio, la prescrizione<br />

di un sistema di protezione sarà<br />

sempre vista come un obbligo a cui ottemperare,<br />

ovviamente al minor costo,<br />

“perché così vogliono i Vigili del Fuoco”.<br />

Sarà poi l’evento funesto, che drammaticamente<br />

definirà il “reale livello di sicurezza”<br />

applicato. Il recente incendio<br />

della Torre dei Moro a Milano e le perizie<br />

in corso ci daranno conferma di ciò.<br />

Quindi l’unica scelta per un committente<br />

è diventare un esperto di<br />

antincendio, per essere in grado di<br />

valutare il proprio fornitore, e prepararsi<br />

a pagare i giusti costi di Gestione<br />

della Sicurezza Antincendio?<br />

Non è necessario diventare un “esperto<br />

antincendio”, ma è necessario essere<br />

un acquisitore preparato, abituato<br />

a dialogare con la propria struttura<br />

aziendale preposta alla Gestione della<br />

Sicurezza Antincendio, per la scelta<br />

del fornitore competente, sulla base<br />

di valutazioni tecniche ed economiche<br />

congrue. Dico “congrue”, perché<br />

nello stato di fatto il committente<br />

ha a disposizione svariati strumenti<br />

di verifica, che gli consentono di operare<br />

le giuste scelte.<br />

Si riferisce a quanto diceva poc’anzi<br />

riguardo ai capitolati d’appalto?<br />

Certamente. Le norme tecniche sono<br />

la base da cui estrapolare i capitolati,<br />

ma ad eccezione di poche norme che<br />

dettagliano in modo specifico le operazioni<br />

da eseguire, le altre norme si<br />

limitano a elencare le “operazioni minime”<br />

da prevedere.<br />

Natale<br />

Mozzanica<br />

è CEO di<br />

Mozzanica &<br />

Mozzanica.<br />

È inoltre Past<br />

President<br />

di UMAN,<br />

l’associazione<br />

federata Anima<br />

- Confindustria,<br />

di cui è stato<br />

Presidente per<br />

4 anni<br />

“Nella Gestione della Sicurezza Antincendio<br />

il committente non è solo. Oltre alla<br />

sua struttura può disporre dei progettisti,<br />

dei professionisti antincendio e delle<br />

associazioni di categoria che lo possono<br />

aiutare nella scelta dell’azienda specializzata”<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2021</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 51

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