ICF Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica - n° 4 Settembre /Ottobre 2021
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Sicurezza<br />
Di conseguenza la capacità di un fornitore<br />
di rispondere al capitolato scomponendo<br />
nel dettaglio quelle “operazioni<br />
minime”, proponendo delle<br />
“check list” operative è sicuramente<br />
uno degli elementi tecnici qualificanti<br />
che l’acquisitore e il gestore della Sicurezza<br />
Antincendio devono considerare.<br />
Mi permetto di tornare sul tema delicato<br />
del confine della responsabilità<br />
tra committente e appaltatore.<br />
Lei ci descrive degli strumenti –<br />
capitolati operativi, check list ecc.<br />
– per la cui valutazione è necessaria<br />
una competenza tecnica che non<br />
sempre chi acquisisce il servizio<br />
possiede.<br />
Nella Gestione della Sicurezza Antincendio<br />
il committente non è solo. Oltre<br />
alla sua struttura aziendale può disporre<br />
dei progettisti, dei professionisti<br />
antincendio e delle associazioni di<br />
“In Mozzanica impieghiamo almeno un anno<br />
per formare un tecnico di manutenzione<br />
estintori e attrezzature e fino a due/tre anni<br />
per formare un tecnico<br />
per la manutenzione degli impianti”<br />
categoria che lo possono aiutare nella<br />
scelta “dell’azienda specializzata”.<br />
UMAN, la nostra associazione di categoria,<br />
ad esempio, ha emesso una Linea<br />
Guida – alla cui realizzazione ho<br />
attivamente partecipato – per la stesura<br />
dei capitolati d’appalto, liberamente<br />
scaricabile dal sito dell’associazione<br />
che raccoglie molte utili indicazioni<br />
in merito.<br />
Inoltre, capire il livello di preparazione<br />
dell’azienda in esame è più semplice<br />
di quanto non possa sembrare.<br />
Vi è un aspetto fondamentale nella<br />
Gestione della Sicurezza Antincendio,<br />
vera e propria cartina di tornasole,<br />
in grado di aiutare il committente<br />
nella scelta dell’appaltatore, ed è la<br />
capacità dell’appaltatore di documentare<br />
e certificare tutte le attività<br />
svolte. Una documentazione completa<br />
e corretta assicura il committente<br />
(e l’asseveratore) sulla regolare esecuzione<br />
dei lavori eseguiti e permette<br />
all’azienda di manutenzione di testimoniare<br />
il suo buon lavoro. Un’azienda<br />
di manutenzione che non sa<br />
supportare in modo congruo i lavori<br />
eseguiti probabilmente non dispone<br />
della giusta preparazione che l’incarico<br />
richiede.<br />
Questo della documentazione è un<br />
aspetto interessante e relativamente<br />
facile da valutare, anche solo per<br />
un confronto, in fase di selezione<br />
dei soggetti da far accedere alle fasi<br />
più avanzate delle trattative. Ci sono<br />
altri aspetti che il committente<br />
può usare come indicatori della qualità<br />
del soggetto che sta valutando?<br />
La quotazione della manodopera. Per<br />
diventare “tecnico antincendio” preparato<br />
occorre tempo, le competenze<br />
necessarie non si sviluppano per grazia<br />
infusa, sono necessarie una buona<br />
base scolastica e una formazione continua.<br />
Noi in Mozzanica impieghiamo<br />
almeno un anno per formare un tecnico<br />
di manutenzione estintori e attrezzature<br />
e fino a due/tre anni per formarne<br />
un tecnico per la manutenzione<br />
degli impianti. Il tecnico di manutenzione<br />
estintori e attrezzature deve<br />
avere una buona manualità, deve saper<br />
operare in officina, il tecnico di<br />
manutenzione delle porte/portoni tagliafuoco<br />
deve avere una formazione<br />
da serramentista. Al tecnico di manutenzione<br />
impianti è richiesto il possesso<br />
di un diploma di scuola a indirizzo<br />
tecnico (preferibilmente elettrotecnica),<br />
deve conoscere la chimica e fisica<br />
dell’incendio, le norme tecniche e le<br />
procedure gestionali oltre che i sistemi<br />
su cui deve intervenire, che sono spesso<br />
di tipo con tecnologie proprietarie.<br />
In Italia il quadro di riferimento normativo,<br />
che inequivocabilmente delinei<br />
tutti i requisiti minimi dei tecnici,<br />
è ancora in itinere, oggi esistono solo<br />
le certificazioni volontarie emesse da<br />
Enti Terzi di Certificazione. Di conseguenza<br />
la quotazione della manodopera<br />
applicata potrà essere utilizzata<br />
come elemento indicatore delle capacità<br />
dei tecnici che l’azienda di manutenzione<br />
saprà mettere in campo. Avere<br />
tecnici formati e preparati consentirà<br />
sì di affrontare attività impegnative,<br />
ma di contro ci troveremo con figure<br />
professionali che avranno un costo<br />
52 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA