Mabel Salgado Pereira Dom Helvécio Gomes de Oliveira, um ...

As explicações são claras, primeiramente Roma não se importava
com os antigos incidentes ocorridos em 1903 em Cuiabá, o objetivo a
ser alcançado no momento não abre espaço para a memória de um
conflito passado. Em segundo lugar, era de extrema importância para as
relações entre Igreja Católica e Estado que a presidência de Dom Aquino
fosse coroada de êxitos, a presença de fortes colaboradores para esta
obra tornava-se importante. Finalmente, o Núncio insiste na fidelidade
do Pe. Helvécio para com a pessoa e autoridade do Arcebispo.
Arcivescovo di Cuyabá
Ho preso conoscimento con la deferenza dovuta dei rilievi da V. E. R. fa nella sua
pregiata lettera del 14 gennaio scorso, a proposito della nomina del P. Elvezio Gómez
de Oliveira alla sede vescovile di Corumbá.
Diró semplicemente a V. E. che giá da parecchi anni addietro il P. Elvezio era stato
proposto come candidato alla dignitá vescovile, e, la Santa Sede previamente
informada degli antecedenti del menzionado sacerdote, per relazione del compianto
Mons. Aversa, lo aveva anche preso in considerazione.
Vi era poi motivo di ritenere che il deplorato incidente, cui si riferesce V. E., accorso
anni fa, fosse ormai caduto in oblio. Tanto piú che il P. Gómez Oliveira ha sempre
testimoniato per la sua persona ed autoritá di V. E. tutta la sua venerazione.
La scelta di lui per Corumbá fu particolamente consigliata dalla necessità di provvedere
quanto prima all’anzidetta diocesi non la nomina di un prelato che alle doti eccelenti,
che lo stesso E. V. si compiace di riconoscere nel P. Elvezio, unisse adequato
conoscimento della regione e, godesse inoltre la fiducia di Mons. de Aquino a fine di
prestargli aiuto e conforto nell’ardua opera pacificatrice che Egli ha da poco acceto in
bene dello Stato di Mattogrosso. Quest’ultimo motivo non parrà di poco nel momento
se si reflette come Mons. de Aquino prese sulle spalle simile peso con il beneplacito
espresso della S. Sede, ed é quindi non solo dell’interesse dello Stato, ma per riflesso
anche della Chiesa, che l’opera sua sia coronata con esito felice.
Dalla considerazione dei suindicati motivi, potrá V. E. R. facilmente convincersi quanto
fu alieno dalla mente della S. Sede e mia il pensiero di arrecarle con la scelta del P.
Elvezio come vescovo di Corumbá il benché minimo dissapore.
(...), se V. E. Così vuole, non mancherò di riferire alla S. Sede il contenuto della citata
sua lettera. Devo peró dirle che conescendo l’ottime dispozione di Mons. Elvezio, non
dubito che V. E. trovará in lui un Suffrageneo che saprà dimostrarle in occasione il suo
intero attaccamento.”
Fundo Nunziatura Apostolica in Brasile - N. 165(c) Fasc. 842 - ASV-Roma/Itália
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