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pubblicazione - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana

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Pratiche efficaci per il controllo delle infezioni CVC correlate<br />

Guida all’implementazione - Bozza n. 1.0, giugno 2008<br />

Appendici<br />

Pratiche efficaci per il controllo delle infezioni CVC correlate<br />

Guida all'implementazione - Bozza n. 1.0, giugno 2008<br />

Presentazione<br />

Nell’ambito del Progetto CORIST (Controllo del Rischio Infettivo in Sanità,<br />

Toscana), è stato avviato in maggio 2005 un percorso di confronto e<br />

consenso tra medici e infermieri, provenienti da diverse Aziende e impegnati<br />

a vario titolo nel controllo del rischio infettivo, sugli interventi per la<br />

prevenzione e il trattamento di infezioni correlate all’uso dei Cateteri Venosi<br />

Centrali (CVC).<br />

La procedura di utilizzo del CVC è stata identificata come un’area prioritaria<br />

di sorveglianza e intervento, sulla base di: a) indicazioni di letteratura; b)<br />

risultati di una prima indagine regionale di prevalenza (2004); c) preferenze<br />

degli operatori.<br />

Nel periodo 2005-2006 cinque gruppi di lavoro interdisciplinari hanno quindi<br />

esaminato la letteratura scientifica e confrontato le proprie esperienze in<br />

merito agli aspetti principali dell’utilizzo del CVC (posizionamento, gestione<br />

in ospedale, controllo delle complicanze infettive e non infettive, gestione a<br />

domicilio), con particolare riguardo alla prevenzione delle infezioni. Il<br />

prodotto del lavoro dei gruppi è confluito, con il supporto di un gruppo di<br />

coordinamento ARS, in un unico documento ‘Prevenzione e trattamento<br />

delle Infezioni CVC-correlate’, approvato nel 2007 dal Consiglio Sanitario<br />

Regionale (CSR) della Toscana. Il documento si configura come una<br />

revisione di letteratura, sistematizzata ad opera di un gruppo tecnico ristretto<br />

e ragionata sulla base dell’esperienza diretta di molti operatori che ogni<br />

giorno si confrontano con i problemi pratici della procedura, sia in Terapia<br />

Intensiva sia in altri settori dell’assistenza ospedaliera (Oncologia,<br />

Ematologia, Medicina Interna, Dialisi e altri) e territoriale.<br />

Il documento, attualmente in corso di aggiornamento, è ora consultabile<br />

anche dal sito del Sistema Nazionale Linee Guida (www.snlg.it).<br />

Dopo la realizzazione di questo obiettivo, utile nel miglioramento e nella<br />

diffusione delle conoscenze, è apparsa subito evidente la possibilità e<br />

l’opportunità di passare a una seconda fase del progetto, con lo scopo di<br />

migliorare la pratica e tradurre in azioni concrete, nella realtà di singole<br />

Terapie Intensive, alcune raccomandazioni prioritarie e altamente fattibili.<br />

Sulla base di un’adesione volontaria, è stato dunque costituito il Gruppo di<br />

lavoro regionale ‘Rischio Infettivo in Terapia Intensiva’, che vede la<br />

partecipazione di medici e infermieri e si è impegnato a definire, validare e<br />

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