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pubblicazione - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana
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Appendici<br />
Studio di fattibilità - Una rete informativo-statistica per i laboratori di<br />
MBL della regione Toscana 1 - SINTESI<br />
Obiettivi<br />
In accordo con gli indirizzi del PSR 2008-2010: a) descrivere il livello di informatizzazione dei principali<br />
laboratori presenti in regione; b) individuare i passaggi fondamentali per la costruzione della rete; c)<br />
identificare i possibili scenari e stimare le risorse tecnologiche, organizzative e finanziarie necessarie.<br />
Attività svolta<br />
Lo studio si è sviluppato secondo le seguenti tappe:<br />
1. indagine conoscitiva presso i Laboratori, mirata a consentire una rappresentazione dei modelli<br />
organizzativi e tecnologici in uso e dei rispettivi contenuti informativi.<br />
2. identificazione dei passaggi necessari alla messa in opera della rete, prendendo in considerazione i<br />
possibili scenari alla luce delle differenze evidenziate nella fase conoscitiva.<br />
3. stima di risorse e tempi necessari alla messa in atto di un sistema informativo regionale.<br />
4. elaborazione sperimentale di alcuni dati relativi all’anno 2008, con l’obiettivo di definire il ritorno<br />
informativo, e valutare la possibilità di integrare i dati microbiologici con gli altri presenti in ARS.<br />
Risultati<br />
L’ indagine conoscitiva, condotta tra gennaio e novembre 2009, si è sviluppata attraverso la graduale<br />
definizione e applicazione di un questionario semi strutturato, mirato a rilevare aspetti chiave, sia<br />
organizzativi che informativi. Inoltre sono state messe in luce le principali differenze e similitudini tra i tre<br />
laboratori.<br />
Tra le principali similitudini vanno considerati tipologia di utenti e ricorso a protocolli standard per orientare<br />
l’attività. Inoltre parte dell’attività è svolta da strumenti automatici, in particolare tutti utilizzano il Vitek per<br />
l’esecuzione di antibiogrammi secondo protocolli comuni definiti in modo congiunto dai tre laboratori. Infine<br />
tutti i centri sono orientati all’adozione di sistemi gestionali altamente specializzati.<br />
Le principali differenze riguardano i contenuti informativi e i sistemi informatici, con ricadute anche sugli<br />
aspetti organizzativi. A concetti e termini utilizzati per identificare le pratiche e solo parzialmente condivisi,<br />
corrispondono decodifiche e dizionari per la classificazione dell’attività definiti localmente. Inoltre il livello di<br />
integrazione dei sistemi informativi con quelli di AOU o di AUSL differisce nei tre laboratori, comportando<br />
difformità di organizzazione, di informazione e di tracciabilità dei processi.<br />
I passaggi necessari (vedi tabella A) alla messa in opera della rete comprendono: a) una fase di<br />
pianificazione del sistema mirata alla definizione condivisa di un set di dati da mettere in comune, un<br />
dizionario di termini, specifiche tecniche e strategie di utilizzo dei dati; b) una fase di attuazione. In questa<br />
seconda fase ogni laboratorio dovrebbe provvedere alla traduzione delle proprie tabelle nel linguaggio<br />
comune (transcodifica). Contemporaneamente dovrebbe essere acquisita la necessaria dotazione<br />
tecnologica (hardware e software) per gestire le informazioni e provvedere al ritorno informativo. Infine le<br />
scelte strategiche e tecnologiche compiute dovrebbero essere testate con una fase di sperimentazione.<br />
La stima delle risorse e dei tempi (vedi tabella A) necessari alla messa in opera del sistema è<br />
condizionata dalle scelte strategiche che verranno prese in fase di pianificazione. Le competenze necessarie<br />
comprendono un coordinamento centrale delle attività svolte dal network regionale dei microbiologi con<br />
il supporto di un gruppo tecnico centrale, con competenze informatiche, statistiche e microbiologiche. Il<br />
fondamentale coinvolgimento attivo dei microbiologi potrà essere limitato inizialmente a qualche incontro<br />
finalizzato alla condivisione di scelte e di terminologie, mentre l’attuazione del sistema non può prescindere<br />
dallo svolgimento in locale, presso ogni laboratorio, del lavoro di transcodifica delle informazioni relative<br />
all’attività microbiologica. A tale attività potrà dare supporto una professionalità con competenze di<br />
microbiologia, assieme ad una stretta collaborazione con i sistemi informativi della propria azienda.<br />
1 A cura di ARS Toscana – Osservatorio Qualità ed Equità (Stefania Rodella, Silvia Forni, Roberto Berni), con la<br />
collaborazione dei Laboratori di MBL delle AOU di Firenze (Pierluigi Nicoletti, Patrizia Pecile), Pisa (Mario Campa,<br />
Simona Barnini, Emilia Ghelardi) e Siena (Gian Maria Rossolini, Stefania Cresti, Marco Maria D’Andrea), del<br />
Dipartimento Tecnologie e Sistemi Informativi dell’AOU Careggi (Cristina Berdondini, Gianni Mecocci) e<br />
dell’Università di Firenze, Dipartimento di Statistica, Facoltà di Economia (Cristina Martelli, Mirko Monnini, Chiara<br />
Vinattieri).<br />
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