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Pratiche efficaci per il controllo delle infezioni CVC correlate<br />

Guida all’implementazione - Bozza n. 1.0, giugno 2008<br />

Appendici<br />

Pratiche efficaci per il controllo delle infezioni CVC correlate<br />

Guida all'implementazione - Bozza n. 1.0, giugno 2008<br />

Cap I<br />

Infezioni da CVC: migliorare la pratica<br />

clinica<br />

Come progettare azioni e comportamenti semplici ed efficaci per<br />

migliorare o per mantenere un controllo soddisfacente delle<br />

infezioni da CVC<br />

__________________________________________________<br />

Scegliere l’obiettivo (DOVE?)<br />

Un risultato importante da raggiungere consiste nel ridurre il proprio tasso di<br />

infezioni da CVC, nel caso non sia soddisfacente, o nel mantenerlo, nel caso<br />

sia già buono.<br />

Questo obiettivo può essere raggiunto migliorando o rafforzando i<br />

comportamenti che vengono considerati determinanti di maggior rilievo<br />

nell’insorgenza delle infezioni CVC-correlate.<br />

Definire il problema (CHE COSA?)<br />

Ogni progetto mirato a ridurre il tasso di infezioni CVC correlate (o a<br />

impedire che tale tasso aumenti) deve basarsi su una definizione chiara e<br />

condivisa di tale infezione. Una buona definizione è questa:<br />

Batteriemia correlata a Catetere Vascolare: una batteriemia viene<br />

considerata correlata a un catetere vascolare in presenza di almeno una<br />

coltura ematica positiva ottenuta da una vena periferica, di manifestazioni<br />

cliniche di infezione (es. febbre, brivido e/o ipotensione) e in assenza di<br />

apparenti fonti alternative di infezione ematica, ad eccezione del catetere.<br />

Fonti<br />

Guidelines for the<br />

Prevention of<br />

Intravascular Catheter-<br />

Related Infections.<br />

Morbidity and Mortality<br />

Weekly Report 2002, 51;<br />

RR-10.<br />

ARS Toscana, Doc.<br />

31/2007<br />

Capire le motivazioni (PERCHE’?)<br />

Il ricorso a CVC in pazienti ospedalizzati e non ospedalizzati è in aumento,<br />

perché consente accessi venosi a lungo termine in una gamma molto ampia<br />

di situazioni cliniche. I CVC compromettono l’integrità della cute,<br />

consentendo lo sviluppo di infezioni da batteri e/o funghi. L’infezione si può<br />

diffondere al sangue e portare a cambiamenti emodinamici e disfunzioni<br />

d’organo (SEPSI severa), sfociando in conseguenze potenzialmente letali.<br />

Circa il 90% delle infezioni da catetere vascolare sono infezioni da CVC.<br />

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