In Fonderia 1 2024

IN PRIMO PIANO
EUA, European Union Allowances) o certificati
specifici (per il CBAM, i certificati CBAM). Inoltre,
si introdurrà la verifica delle emissioni incorporate
dichiarate.
GLI IMPATTI
Con riferimento al settore delle fonderie, per lo
meno per quanto riguarda le materie prime, ad
eccezione dei pochi casi di importazione diretta le
imprese verranno influenzate solo indirettamente
dal CBAM, in quanto gli obblighi di comunicazione
e di adeguamento economico graveranno unicamente
sugli importatori diretti e non sulle società
che acquistano da essi. Sarà, però, fondamentale
adoperarsi per valutare la portata degli impatti
del CBAM in termini di probabile aumento dei
costi di produzione, iniziando a prendere in considerazione
il volume delle importazioni di materie
prime - quali pani di ghisa, di acciaio, di alluminio
ed alcune ferroleghe – e le emissioni incorporate
nei suddetti beni la cui origine è, quasi esclusivamente,
extra-UE.
Per le fonderie che, invece, importano in maniera
diretta materie prime, getti o altri prodotti
fra quelli che ricadono nel meccanismo, diventa
cruciale tanto prestare attenzione alla corretta
classificazione doganale delle merci importate (si
veda, a questo proposito, l’articolo pubblicato a
pag. 12 di questo numero di “In Fonderia”, n.d.r.)
quanto provvedere agli adempimenti previsti dal
meccanismo e, in ottica futura, individuare una
strategia per la gestione degli approvvigionamenti.
Per gli importatori, infatti, determinare il costo
futuro dei Certificati CBAM oggi rileva per pianifiobjective
of putting a price on greenhouse gas
emissions through the use of allowances European
Union Allowances (EUAs) for the ETS or
specific CBAM certificates. In addition, verification
of declared embodied emissions will be
introduced.
IMPACTS
With reference to the foundry sector, at least
as far as raw materials are concerned, with the
exception of the few cases of direct imports, the
CBAM will only affect companies indirectly, as
the reporting and economic adjustment obligations
will only be borne by direct importers
and not by the companies that buy from them.
However, we will need to work out the extent
of impact by the CBAM in terms of a probable
increase in production costs, starting by taking
into account the volume of imports of raw materials,
such as pig iron, steel, aluminium and
some ferroalloys, and the embodied emissions
in the above goods whose origin is, almost exclusively,
non-EU.
Foundries that, on the other hand, directly import
raw materials, castings or other products
included in the mechanism, will have to be extremely
careful that they allocate the correct
customs classification to imported goods (in
this regard, see the article published on p. 12 of
this issue of “In Fonderia”. Ed.), comply with the
requirements of the mechanism and, looking to
the future, identify a strategy for the management
of supplies.
It is, in fact, important for importers to determine
the future cost of CBAM Certificates today
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