In Fonderia 1 2024

L’OCCHIELLO
nifatturiere profondamente interconnesse e
internazionalizzate. Le tendenze che spingono
verso un sempre più marcato ritorno al protezionismo
commerciale interessano infatti
anche e soprattutto l’Unione europea che, a
oggi, conta centinaia di differenti obblighi normativi
da rispettare in fase di importazione e
di esportazione.
Questo nuovo contesto commerciale rende
ormai necessaria, all’interno delle imprese
che effettuano attività di import e di export,
l’istituzione di procedure in grado di prevenire
ed evitare i rischi doganali. È inoltre fondamentale
che il personale preposto sia costantemente
aggiornato su nuovi divieti, dazi,
procedure, vincoli ambientali o, ancora, limitazioni
alle quantità di merci che possono essere
importate o esportate. Da ultimo, non si può
prescindere da una approfondita conoscenza
delle pratiche di classificazione doganale, che
rappresentano un fattore cruciale sia a livello
economico sia a livello strategico. Attribuire
correttamente i codici doganali, infatti, è fondamentale
in un contesto, come quello attuale,
che vede – solo per fare alcuni esempi – merci
il cui import è vietato se provenienti da determinati
Paesi, altre che addirittura lo sono se
prodotte con materie prime originarie di alcuni
Stati o, ancora, prodotti che in base al codice
con cui sono classificati possono essere
soggetti o meno a dazi di varia natura (inclusi
quelli ambientali come nel caso del CBAM, il
nuovo meccanismo europeo di adeguamento
del carbonio alle frontiere).
Per far luce su tutti questi aspetti abbiamo
deciso di aprire il 2024 di “In Fonderia” proponendo
– oltre a due articoli di approfondimento
sulle ultime novità in fatto di dazi disposti
dall’Unione europea – un focus dedicato
proprio al ruolo chiave della classificazione
doganale. L’accresciuta importanza di questa
materia per le fonderie, peraltro, ha spinto
Assofond anche ad arricchire il suo ormai decennale
servizio di consulenza in materia doganale
con il “check-up compliance”: un nuovo
strumento, offerto gratuitamente a tutte
le imprese associate, che possono ottenere in
pochi giorni una fotografia del proprio “stato di
salute” doganale, ovvero una prima analisi sul
metodo e la coerenza delle procedure utilizzate
in questo ambito.
Buona lettura!
important to underline how this new global
framework considerably affects companies
worldwide and, with regards to our main interest
here, Italian and European companies
that are part of deeply interlinked and internationalised
manufacturing supply chains.
The trends pushing towards an increasingly
marked return to commercial protectionism in
fact also, and above all, concern the European
Union which, to date, has hundreds of different
regulations that must be met during the import
and export phase.
This new commercial scenario now means
that companies involved in import and export
must establish in-house procedures to prevent
and avoid the risk of problems at customs.
The personnel in charge must also be
constantly updated on new bans, duties, procedures,
environmental constraints and even
limitations on the quantities of goods that can
be imported or exported. Lastly, an in-depth
knowledge of customs classification practices
is crucial, as these are a crucial factor at both
an economic and strategic level. Correctly assigning
customs codes, in fact, is fundamental
in a context such as the current one, which
sees, to give just a few examples, goods whose
import is prohibited if they come from certain
countries, others which are even prohibited
if produced with raw materials originating in
certain states or, again, products which, based
on their classification code, may or may not be
subject to duties of various kinds (including environmental
ones as in the case of the CBAM,
the new European carbon border adjustment
mechanism).
To shed light on all these aspects, in addition
to two in-depth articles on the latest news regarding
duties imposed by the European Union,
we have decided to open the 2024 edition
of “In Fonderia” with focus precisely on the key
role of customs classification. The increased
importance of this matter for foundries, moreover,
has also urged Assofond to expand its
now ten-year consultancy service on customs
matters with a “compliance check-up”. In just
a few days, this new tool, which is free to all
member companies, provides an overview of
their customs-related “state of health”, namely
an initial analysis of the method and coherence
of the procedures used in this area.
Enjoy reading!
6 In Fonderia