In Fonderia 1 2024

IN PRIMO PIANO
care una strategia di carbon budget e di riduzione
del rischio, ovvero di riduzione del costo previsto
per l’adempimento degli obblighi derivanti dal
CBAM, tenendo conto delle previsioni normative
rispetto alla restituzione di Certificati CBAM. Infatti,
il dichiarante CBAM autorizzato deve garantire
- entro la fine di ogni trimestre – di acquistare
un numero di Certificati CBAM equivalenti
ad almeno l’80% delle emissioni incorporate dichiarate.
Questo significa che esiste la possibilità
di impostare una strategia di hedging, dove sarà
possibile acquistare il 20% di Certificati CBAM in
un momento di mercato più favorevole.
Il calcolo delle emissioni incorporate è un tema
strettamente correlato al numero di certificati
CBAM da acquistare e, conseguentemente,
a quelli che sono gli impatti economici del meccanismo:
la quantità di certificati da restituire,
infatti, equivale alle emissioni incorporate dichiarate.
Sarà, quindi, utile analizzare i flussi in
import non solo in ottica “embedded emissions”
(con un conseguente - se necessario - aggiornamento
dei criteri di selezione dei propri fornitori
extra-UE), ma anche monitorando l’implementazione
o meno di meccanismi di carbon tax diretta
o indiretta nei paesi di origine dei beni importati,
in quanto determinerà uno sconto rispetto al
quantitativo di Certificati CBAM da acquistare.
Sull’entità di questo sconto, la Commissione Europea
si sta adoperando e sarà un tema “caldo”
dei prossimi mesi.
CONCLUSIONI
Il piano di azione dell’UE punta alla promozione
di strumenti e incentivi ispirati dal principio “chi
inquina paga” e il CBAM, insieme al meccanismo
ETS, si inserisce in questo contesto. La Commissione
è conscia della complessità di questo
nuovo meccanismo ed è per questo che ha previsto
un periodo transitorio, con obblighi in capo
agli importatori che non implicano né la verifica
delle embedded emissions, né l’adeguamento
finanziario. Questi mesi saranno essenziali per
ingaggiare i fornitori nella condivisione delle informazioni
necessarie per compilare la Relazione
trimestrale CBAM, per analizzare gli impatti e rischi
connessi al CBAM rispetto ai propri flussi di
import e per pianificare una strategia di carbon
budget, tenendo conto dei valori di forecast e dei
driver che guidano il mercato della CO 2
. •
Ramona Caria
Senior Partner di Kickster
when planning a strategy for carbon budgeting
and risk reduction, namely reducing the
expected cost of fulfilling CBAM-related obligations,
taking into account the regulatory provisions
with respect to the return of CBAM Certificates.
Authorised CBAM declarants must, in
fact, guarantee that by the end of each quarter
they have purchased a number of CBAM
Certificates equivalent to at least 80% of their
declared embodied emissions. This means that
a hedging strategy can be set up making it will
be possible to buy 20% of CBAM Certificates
when the market is most favourable.
Calculation of embodied emissions is closely
linked to the number of CBAM certificates to be
purchased and, consequently, to the economic
impacts of the mechanism: the amount of certificates
to be returned, in fact, is equivalent to
the declared embodied emissions. It will, therefore,
be useful to analyse import flows not only
from an “embedded emissions” perspective
(with a consequent, if necessary, update of the
selection criteria for non-EU suppliers), but also
by monitoring the implementation or otherwise
of direct or indirect carbon tax mechanisms in
the countries of origin of imported goods, as
this will determine a discount depending on the
number of CBAM Certificates to be purchased.
The European Commission is working on the
size of this discount and it will be a “hot” topic in
the coming months.
CONCLUSIONS
The EU Action Plan aims to promote tools and
incentives inspired by the ‘polluter pays’ principle,
and the CBAM, together with the ETS
mechanism, fits into this context. The Commission
is aware of the complexity of this new
mechanism and that is why it has provided for
a transitional period, with obligations for importers
that involve neither the verification of
embedded emissions nor financial adjustment.
These months will be essential for engaging
suppliers in sharing the information needed
to compile the CBAM Quarterly Report, to analyse
the impacts and risks associated with
CBAM with respect to their import flows and
to plan a carbon budget strategy, taking into
account the forecast values and drivers of the
CO 2
market. •
Ramona Caria
Senior Partner di Kickster
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