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A-Colophon+ indice - Centro di Documentazione Del Boca – Fekini

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Domenico Letterio<br />

violento tra le «razze» è un tema che torna in maniera ossessiva negli scritti <strong>di</strong><br />

Tocqueville. Vi si era soffermato nelle riflessioni sull’America, poi in quelle<br />

sull’abolizione della schiavitù nelle Antille francesi e quin<strong>di</strong> nelle note<br />

sull’In<strong>di</strong>a. È tuttavia evidente che, agli occhi del pensatore francese, l’Algeria<br />

offriva il laboratorio che meglio si prestava all’osservazione del fenomeno.<br />

VII. Persuaso del carattere eterogeneo delle due popolazioni che si<br />

confrontavano sul territorio algerino, Tocqueville <strong>di</strong>ede corpo a un registro<br />

narrativo che le poneva su livelli <strong>di</strong>versi del continuum che costituisce la<br />

«storia del mondo». Una storia concepita in termini lineari, che condannava<br />

le popolazioni algerine al passato remoto o, per utilizzare le parole <strong>di</strong><br />

Tocqueville, alla «prima infanzia» 46 . Se da un lato è ovviamente <strong>di</strong>fficile<br />

parlare <strong>di</strong> una vera e propria filosofia della storia tocquevilliana, è dall’altro<br />

evidente che la prosa dei suoi scritti riproduce sostanzialmente immutate<br />

delle strutture temporali ben ra<strong>di</strong>cate nell’autocomprensione storica dei<br />

liberali del tempo 47 . Metafore come quelle utilizzate da Tocqueville erano<br />

infatti largamente <strong>di</strong>ffuse nelle riflessioni politiche del liberalismo tanto<br />

francese quanto britannico, andando a plasmare tassonomie che costituirono<br />

la trama stessa del potere coloniale. Le popolazioni extra-europee si trovavano<br />

così sequestrate in quella che Dipesh Chakrabarty ha definito una «sala<br />

d’aspetto della storia» 48 . Ma le parole <strong>di</strong> Tocqueville consentono <strong>di</strong> portare<br />

ancora oltre la riflessione. È lui stesso, in un passaggio piuttosto defilato del<br />

Travail sur l’Algérie, a osservare:<br />

Avviene in questo momento, in quei paesi semiselvaggi dell’Africa, un travaglio sociale<br />

molto simile a quello che ha avuto luogo in Europa alla fine del Me<strong>di</strong>oevo. Abd el-<br />

Kader, che probabilmente non ha mai sentito parlare <strong>di</strong> quello che accadeva in Francia<br />

nel secolo XV, agisce nei confronti delle tribù precisamente come i nostri re, e in<br />

particolare Carlo VII, hanno agito contro il feudalesimo 49 .<br />

Non era affatto casuale il periodo richiamato da Tocqueville nel tentativo<br />

<strong>di</strong> trascinare Abd el-Kader e i suoi uomini all’interno <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>nate temporali che un francese del XIX secolo potesse riconoscere.<br />

Le «tribù» algerine erano infatti relegate in uno sta<strong>di</strong>o che la scansione<br />

classica della storia occidentale colloca in una fase imme<strong>di</strong>atamente<br />

precedente a quella dell’età moderna. Esse vivevano quin<strong>di</strong> una struttura<br />

temporale statica, qualitativamente <strong>di</strong>versa da quella <strong>di</strong> una modernità<br />

europea che sola ha conosciuto la nascita del mondo storico. Se la <strong>di</strong>varicazione<br />

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