modello comunicativo-evolutivo di psicoterapia - Associazione Due ...
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ha un attacco <strong>di</strong> pianto spasmo<strong>di</strong>co dopo che il terapeuta l’ha toccata;<br />
supponiamo che ora essa sia in trattamento psicoanalitico, dopo che<br />
Freud ha elaborato la teoria del complesso e<strong>di</strong>pico e del transfert.<br />
Quale sarebbe una probabile interpretazione psicoanalitica del pianto<br />
della paziente? Già in Eziologia, Freud aveva ipotizzato un “falso<br />
nesso” causale fra questo pianto e il contatto fisico che lo precedeva.<br />
Ora, grazie al concetto del transfert, ciò che la paziente<br />
spontaneamente falsifica è il senso, il significato che dà al gesto <strong>di</strong> Freud<br />
e piange perché ha vissuto il contatto fisico dandogli un significato che<br />
non appartiene a Freud ma ai suoi desideri rimossi.<br />
L’interpretazione rivela il desiderio della paziente che sta<br />
all’origine della falsificazione del significato del gesto dell’analista:<br />
“forse lei ha vissuto il mio gesto dandogli alcuni significati che<br />
hanno origine nelle sue fantasie rimosse; forse lei desiderava che io<br />
la toccassi, così come in una fase della sua vita desiderò il contatto<br />
erotico con suo padre. Questi desideri le sono inconfessabili e perciò,<br />
e anche per i sensi <strong>di</strong> colpa che tali desideri le hanno generato nella<br />
relazione con sua madre, lei piange” 5 . L’interazione paziente-<br />
5 L'interpretazione che rivela il desiderio della paziente <strong>di</strong> essere toccata (sedotta) da Freud, desiderio<br />
che falsifica il significato <strong>di</strong> quello che egli ha fatto, è un'invenzione dell'autrice. Tuttavia è<br />
completamente coerente con ciò che già stava interpretando Freud più o meno nello stesso momento in<br />
cui presentava Eziologia dell'isteria. Come si ricorderà, quando nel 1896 Freud presentò il suo articolo,<br />
aveva già realizzato una (e secondo alcuni la prima) “interpretazione psicoanalitica” (cioè centrata sui<br />
desideri rimossi del paziente che falsificano il significato <strong>di</strong> ciò che fa l'analista). La storia che condusse<br />
Freud a formulare tale interpretazione è uno degli eventi più inquietanti della nascita della psicoanalisi. Si<br />
tratta del caso <strong>di</strong> E. Eckstein, una paziente <strong>di</strong> Freud che su suo consiglio fu operata al naso da Fliess,<br />
uno specialista del tempo, il quale sosteneva che estraendo due ossa del naso si sarebbero risolti i<br />
sintomi isterici denunciati dalla donna. L'operazione fu eseguita a Vienna ma Fliess, per un <strong>di</strong>sguido,<br />
lasciò quasi un metro <strong>di</strong> garza nel naso della paziente; un errore che Freud sostenne avrebbero potuto<br />
commettere i “migliori chirurghi”.<br />
Nelle lettere che Freud scrisse a Fliess, tornato a Berlino subito dopo l'operazione, si può<br />
vedere come egli costruisca l'interpretazione psicoanalitica del decorso post-operatorio della paziente.<br />
Decorso che inizia con delle emorragie quasi mortali. Un altro me<strong>di</strong>co deve intervenire ed estrarre<br />
la garza (Freud è presente alla seconda operazione e si sente “sopraffatto dall'emozione”). Le<br />
emorragie continuano e nelle lettere <strong>di</strong> Freud inizia ad essere descritto un processo affettivoideativo<br />
attraverso il quale egli potrà interpretare queste emorragie come espressione del desiderio<br />
della paziente che l'analista si occupi <strong>di</strong> lei e che la visiti anche durante la notte. Scrive Freud che<br />
già nel passato la paziente aveva utilizzato le emorragie nasali e le mestruazioni per richiamare<br />
l'attenzione dei familiari e dei me<strong>di</strong>ci e perciò anche ora la paziente utilizza le emorragie per far<br />
sì che egli si occupi intensamente <strong>di</strong> lei.<br />
In tutte le lettere nelle quali Freud menziona l'intervento rimangono nell'ombra fino a<br />
sparire: il suo consiglio <strong>di</strong> eseguire un intervento basato su una teoria, quella <strong>di</strong> Fliess, che non<br />
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