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modello comunicativo-evolutivo di psicoterapia - Associazione Due ...

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possiede, totalmente o in parte, né la possibilità <strong>di</strong> generare passioni<br />

evolutive né <strong>di</strong> accedere all’esperienza della compassione. I suoi<br />

comportamenti non suggeriscono l’immagine del fiume sopra il fiume<br />

e del fiume sotto il fiume; infatti i comportamenti possono essere<br />

“piatti” (intellettualizzazione o comportamenti vuoti), “debordanti”<br />

(sovraccaricati <strong>di</strong> emozioni, pertinenti o meno), “<strong>di</strong>scordanti”, ecc. Per<br />

il protagonista la vita non è una passione evolutiva: parafrasando<br />

Sartre, è una passione inutile. Sono inutili per la sua evoluzione<br />

personale e per l’evoluzione collettiva molte delle sue paure, angosce,<br />

amori, o<strong>di</strong>, azioni, pensieri, ecc.<br />

All’inizio del processo terapeutico il protagonista è, in maggiore<br />

o minore grado, un sistema malformato, involutivo, che si colloca esistenzialmente<br />

in “nessun luogo <strong>evolutivo</strong> possibile”. La maggioranza<br />

dei suoi principi organizzativi sono involutivi e pertanto realizzano<br />

prodotti involutivi: sintomi e blocchi. Per <strong>di</strong> più i principi organizzativi<br />

involutivi generano una frontiera personale malformata che non può<br />

fare da antagonista adeguato allo stato <strong>di</strong> suggestionabilità. Questo<br />

stato, prolungato nel tempo e mutato nelle sue caratteristiche, è <strong>di</strong>venuto<br />

involutivo.<br />

I protagonisti della terapia scontano una situazione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>pendenza funzionale innaturale (etero-organizzazione) da qualche<br />

esperto/protagonista usurpatore. Tale <strong>di</strong>pendenza può manifestarsi a<br />

livello puramente mentale verso usurpatori passati che continuano ad<br />

esercitare un’influenza organizzativa in<strong>di</strong>pendentemente dalla loro<br />

presenza esistenziale, concreta; oppure può essere più attuale (è<br />

anche possibile che si manifestino entrambe) ed indurre i protagonisti<br />

a sottomettersi (farsi “prendere” in quanto es-posti) ad uno o più<br />

esponenti della quantità <strong>di</strong> esperti usurpatori presenti in ogni settore<br />

della società. In alcuni casi tale <strong>di</strong>pendenza appare come<br />

subor<strong>di</strong>nazione funzionale alle ideologie, alle religioni, ad una<br />

semplice “brutta figura”, o a ciò che “<strong>di</strong>rà la gente”.<br />

5.2.2. Oltre che dalle malformazioni della frontiera personale, i<br />

protagonisti possono essere strutturalmente e in varia misura mutilati<br />

da un processo inconscio, comunemente definito rimozione, la cui<br />

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