modello comunicativo-evolutivo di psicoterapia - Associazione Due ...
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a. uno “spazio in<strong>di</strong>viduale” che contenga i principi <strong>di</strong> organizza-<br />
zione che derivano dall’iscrizione interattiva. Tale spazio può essere<br />
descritto come uno “spazio mentale” ed è una delle componenti,<br />
insieme allo “spazio sociale”, <strong>di</strong> una nuova materia complessa: la<br />
materia socio-mentale, in<strong>di</strong>viduale e sociale;<br />
b. la capacità <strong>di</strong> estrarre i principi organizzativi che sottendono i<br />
comportamenti della madre (apprendere dal comportamento altrui). In<br />
seguito questa capacità si andrà espandendo aumentando notevolmente<br />
la possibilità delle specie <strong>di</strong> costruire degli strumenti,<br />
estraendo/applicando/realizzando i principi organizzativi contenuti<br />
negli oggetti e negli eventi naturali. Nella specie umana tale<br />
espansione si trova alla base delle sue capacità <strong>di</strong> costruire i mon<strong>di</strong><br />
tecnologici nei quali abita;<br />
c. una forza che impe<strong>di</strong>sce ai piccoli <strong>di</strong> “<strong>di</strong>strarsi” o <strong>di</strong> “perdere<br />
l’interesse” verso l’esperto, perché ciò comporterebbe l’appropriarsi<br />
insufficiente dei principi organizzativi necessari alla loro sopravvivenza.<br />
Questa nuova forza appare composta da un insieme <strong>di</strong> componenti:<br />
attenzione totale, fascinazione, enorme ricettività, accordo<br />
comportamentale dell’inesperto con l’esperto. Grazie ad essa l’inesperto<br />
rimane “preso” (come se fosse magnetizzato) dall’esperto e<br />
si può appropriare <strong>di</strong> principi organizzativi in forma rapida e totale.<br />
Una volta che l’inesperto è <strong>di</strong>venuto a sua volta un esperto autonomo,<br />
questa forza si estingue secondo le modalità proprie <strong>di</strong> ciascuna<br />
specie.<br />
È proprio tale forza <strong>di</strong> attrazione che nell’essere umano può essere<br />
definito lo “stato <strong>di</strong> suggestionabilità” (termine che adotto per ricollegarmi<br />
ai primi ipnotisti che iniziarono ad in<strong>di</strong>viduare nella suggestionabilità<br />
la fonte delle complicazioni relazionali che osservarono),<br />
che appare come quella suscettibile <strong>di</strong> mettere a rischio il destino <strong>di</strong><br />
tutta la strategia <strong>di</strong> iscrizione. Infatti, accade frequentemente che l’esperto<br />
umano, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quello non umano, confonda la forza<br />
della sua funzione con la forza della sua persona; in altre parole, spesso<br />
succede che l’esperto usi la sua funzione per rendere più forte la sua<br />
persona. Quando l’esperto gestisce lo stato <strong>di</strong> suggestionabilità dell’inesperto<br />
per dare forza alla propria persona, ciò che appare è “il potere<br />
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