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modello comunicativo-evolutivo di psicoterapia - Associazione Due ...

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sibile (o impossibile). Così l’uovo è <strong>di</strong>pendente dalle con<strong>di</strong>zioni necessarie<br />

che gli offre l’utero, con una <strong>di</strong>pendenza che si riferisce alla possibilità<br />

(o impossibilità) <strong>di</strong> <strong>di</strong>spiegare la sua auto-organizzazione.<br />

Abbiamo così in<strong>di</strong>viduato una struttura <strong>di</strong> interazione che è<br />

caratteristica dei sistemi complessi-evolutivi. Si tratta <strong>di</strong> una struttura<br />

interattiva formata da due funzioni: una è quella <strong>di</strong> “protagonista <strong>di</strong><br />

processi evolutivi” (l’uovo) e l’altra è quella <strong>di</strong> “con<strong>di</strong>zione necessaria<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> tali processi” (l’utero).<br />

Molti sistemi complessi, pur essendo <strong>di</strong>pendenti dalle loro con<strong>di</strong>zioni<br />

necessarie esterne, si possono stu<strong>di</strong>are semplicemente dando<br />

per scontata l’adeguatezza <strong>di</strong> tali con<strong>di</strong>zioni e considerando il sistema<br />

separatamente: nell’esempio dell’uovo fecondato, questo si può stu<strong>di</strong>are<br />

vedendolo come il “protagonista” delle sue successive auto-realizzazioni,<br />

dando per scontato che le “con<strong>di</strong>zioni necessarie esterne” gli<br />

<strong>di</strong>ano tale possibilità.<br />

Con altri sistemi complessi questo è impossibile ed è dunque<br />

imprescin<strong>di</strong>bile stu<strong>di</strong>are simultaneamente il sistema e le sue con<strong>di</strong>zioni<br />

necessarie esterne. Noi partiremo dalla premessa che, per stu<strong>di</strong>are il<br />

sistema complesso “essere umano” dalla prospettiva socio-mentale<br />

in<strong>di</strong>viduale, risulta imprescin<strong>di</strong>bile lo stu<strong>di</strong>o simultaneo del sistema<br />

stesso e delle sue con<strong>di</strong>zioni necessarie esterne.<br />

Sono due le ragioni che sostengono questa premessa. In primo<br />

luogo, l’essere umano quando nasce non è un sistema socio-mentale<br />

complesso anche se la sua natura, date le con<strong>di</strong>zioni biologiche necessarie,<br />

è quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>venire tale. È pertanto imprescin<strong>di</strong>bile stu<strong>di</strong>are le<br />

con<strong>di</strong>zioni necessarie esterne che rendono possibile tale <strong>di</strong>venire.<br />

In secondo luogo, non tutti gli esseri umani <strong>di</strong>vengono (o rimangono)<br />

sistemi socio-mentali complessi, poiché le loro con<strong>di</strong>zioni<br />

necessarie esterne lo rendono impossibile. È necessario conoscere quali<br />

sono le con<strong>di</strong>zioni che rendono impossibile l’evoluzione socio-mentale<br />

in<strong>di</strong>viduale.<br />

4.3. È evidente che l’essere umano, dopo la nascita, <strong>di</strong>viene un<br />

sistema socio-mentale complesso grazie alle sue successive<br />

inclusioni nelle strutture sociali. Potremmo <strong>di</strong>re che il bambino è il<br />

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