Dizionario Filosofico Integrale - Eliohs
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spettacolo della natura tanto ch’essa vorrebbe slanciarsi fino al padrone eterno che l’ha formata. Un<br />
simile affetto dell’animo, una potente attrazione può essere censurabile? Com’è stato possibile<br />
condannare il tenero arcivescovo di Cambrai? Malgrado le espressioni che abbiamo riferito, egli si<br />
atteneva al principio che si può amare l’autore unicamente in base alla bellezza delle sue opere. Di<br />
quale eresia poteva essere accusato? Gli nocquero le stravaganze dello stile di una signora di<br />
Montargis e, da parte sua, alcune espressioni poco controllate.<br />
Che cosa c’era di male? Oggi non ne sappiamo più nulla. Quella polemica è svanita come tante<br />
altre. Se ogni cavillatore fosse così cortese da dire a se stesso: «Tra qualche anno, nessuno si curerà<br />
dei miei cavilli», si cavillerebbe molto meno. Ah! Luigi XIV! Luigi XV! Bisognava proprio<br />
permettere a due uomini geniali di oltrepassare la sfera dei propri talenti, al punto da scrivere<br />
quanto di più oscuro e noioso sia mai stato scritto nel vostro regno?<br />
Per terminare tutte quelle discussioni<br />
Non dovevi far altro che lasciarli fare.<br />
Tutti le conoscenze di morale e di storia ci mostrano in virtù di quale catena invisibile, di quali<br />
ignoti meccanismi tutte le idee che turbano le nostre teste e tutti gli avvenimenti che amareggiano i<br />
nostri giorni siano legati tra loro, si urtino e determinino i nostri destini. Fénelon muore in esilio per<br />
avere avuto due o tre conversazioni mistiche con una donna un po’ stravagante. Il cardinale di<br />
Bouillon, nipote del grande Turenne, è perseguitato per aver egli stesso perseguitato a Roma il<br />
proprio amico arcivescovo di Cambrai: viene costretto a lasciare la Francia e perde tutte le proprie<br />
ricchezze.<br />
È a causa di questi concatenamenti che il figlio di un procuratore di Vire, in una dozzina di frasi<br />
oscure di un libro pubblicato ad Amsterdam, trova di che riempire tutte le carceri della Francia; e,<br />
alla fine, da quelle stesse carceri, esce un grido, il cui fragore fa crollare un’intera compagnia astuta<br />
e tirannica, fondata da un pazzo ignorante 22 . [r.c.]<br />
Alessandro<br />
Non è più concesso parlare di Alessandro, se non per dire cose nuove, e per confutare le favole<br />
storiche, fisiche e morali, con cui è stata sfigurata la storia dell’unico grand’uomo che si sia mai<br />
visto tra i conquistatori dell’Asia.<br />
Se si riflette un po’ su Alessandro, che, all’età focosa dei piaceri e nell’ebbrezza delle conquiste, ha<br />
fondato più città di quante gli altri vincitori dell’Asia ne abbiano distrutte; se si pensa che è un<br />
giovane che ha cambiato le vie commerciali del mondo, pare strano che Boileau lo tratti come un<br />
folle, un grassatore da strada, e che proponga al luogotenente di polizia La Reynie ora di farlo<br />
rinchiudere, ora di farlo impiccare.<br />
Fortuna che ai suoi tempi, per cento buone ragioni,<br />
La Macedonia aveva un manicomio 23 .<br />
Se in Francia un suo simile fosse consegnato a La Reynie,<br />
Nel giro di tre giorni, vedremmo la fenice dei guerrieri<br />
Lasciare sul patibolo la testa e gli allori 24 .<br />
22 Allusione ai contrasti tra gesuiti e giansenisti: il «figlio del procuratore» è il famigerato Padre Letellier, gesuita, che,<br />
con la bolla Unigenitus (1713) di Clemente X, fece condannare come eretiche un centinaio di proposizioni contenute<br />
nel libro di Pasquier Quesnel Le Nouveau testament avec des Réflexions morales (1687). L’esito della persecuzione cui<br />
furono sottoposti i giansenisti sarebbe stato, secondo Voltaire, la distruzione della Compagnia di Gesù, fondata da<br />
Ignazio di Lodola («un pazzo ignorante»). Si veda la voce Bolla.<br />
23 Sat. VIII, 99-100. Nel testo si legge Petites-Maisons, che erano appunto uno dei manicomi di Parigi.<br />
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