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Dizionario Filosofico Integrale - Eliohs

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Nella loro rabbia essi largiscono imposture, così come nella loro idiozia smerciano deduzioni.<br />

Uno dei più tenaci calunniatori e dei più miseri ragionatori che abbiamo è un ex gesuita di nome<br />

Paulian, che ha fatto stampare una rapsodia teologico-filosofica 286 nella città di Avignone, un tempo<br />

città papale e forse un giorno di nuovo sede dei papi 287 . Quest’uomo accusa gli autori<br />

dell’Enciclopedia di aver detto:<br />

«Che l’uomo, essendo per sua natura sensibile solo ai piaceri dei sensi, questi piaceri sono<br />

necessariamente l’unico oggetto dei suoi desideri;<br />

«Che in sé non esistono né vizio né virtù, né bene né male morale, né giusto né ingiusto;<br />

«Che i piaceri dei sensi producono tutte le virtù;<br />

«Che per essere felici bisogna evitare i rimorsi ecc.» 288 .<br />

In quali pagine dell’Enciclopedia, di cui sono state intraprese cinque nuove edizioni, ha letto queste<br />

orribili turpitudini? Bisognava citarle. Hai forse spinto l’insolenza del tuo orgoglio e la demenza del<br />

tuo carattere fino a pensare che ti avremmo creduto sulla parola? Queste stupidaggini possono<br />

trovarsi negli scritti dei casuisti, o nel Portinaio dei Certosini 289 ; ma di certo non le trovi negli<br />

articoli dell’Enciclopedia composti da Diderot, da d’Alembert, dal cavaliere di Jaucourt e da<br />

Voltaire. Di certo non le hai viste né negli articoli del conte di Tressan, né in quelli di Blondel, di<br />

Boucher d’Argis, di Marmontel, di Venelle, di Tronchin, di Daubenton, di d’Argenville e di tanti<br />

altri che si sono dedicati con generosità ad arricchire il <strong>Dizionario</strong> enciclopedico e che hanno reso<br />

un servizio eterno all’Europa. Nessuno di loro è sicuramente colpevole degli orrori di cui tu li<br />

accusi. Solo tu e quel fabbricante d’aceto di Abraham Chaumeix, il convulsionario crocifisso,<br />

potevate essere capaci di una calunnia così infame.<br />

Tu mescoli l’errore alla verità perché non li sai distinguere; vuoi far considerare empia la massima<br />

adottata da tutti i pubblicisti secondo cui ogni uomo è libero di scegliersi una patria 290 .<br />

Ma come! Vile predicatore della schiavitù! Non era consentito allora alla regina Cristina 291 di<br />

viaggiare in Francia e di vivere a Roma? Casimiro 292 e Stanislao non potevano dunque finire i loro<br />

giorni qui da noi? Dovevano per forza morire in Polonia, perché erano Polacchi? Goldoni, Vanloo e<br />

Cassini hanno offeso Dio quando si sono stabiliti a Parigi? E tutti gli Irlandesi che hanno fatto<br />

fortuna in Francia hanno commesso in questo modo un peccato mortale?<br />

E tu hai la stoltezza di pubblicare una fesseria del genere e Riballier di approvarti! Tu, che metti<br />

nella stessa categoria Bayle, Montesquieu e quel folle di La Mettrie! Tu che certamente hai capito<br />

che la nostra nazione è abbastanza mite e abbastanza indulgente da non riservarti altro che il suo<br />

disprezzo.<br />

Ma come! Tu osi calunniare la tua patria (sempre che un gesuita ne abbia una)! Osi dire che «in<br />

Francia si sentono solo dei filosofi che attribuiscono al caso l’unione e la separazione degli atomi<br />

che compongono l’anima dell’uomo» 293 ! Mentiris impudentissime 294 ; ti sfido a mostrare un solo<br />

libro degli ultimi trent’anni in cui si attribuisce qualcosa al caso, che non è altro che una parola<br />

senza senso.<br />

Tu osi ancora accusare il saggio Locke di aver detto che «può essere che l’anima sia uno spirito, ma<br />

che non è sicuro che lo sia davvero, e che noi non possiamo decidere che cosa essa possa o non<br />

possa acquisire!» 295 .<br />

286<br />

Allusione al Dictionnaire philosophico-théologique portatif (1770) di Paulian.<br />

287<br />

Questa voce fu data alle stampe nel periodo (1768-1774) in cui il re di Francia era entrato in possesso della città di<br />

Avignone. Si veda la voce Avignone.<br />

288<br />

Citazioni pressoché letterali dalla voce Philosophe del già citato Dictionnaire di Paulian.<br />

289<br />

Allusione all’Histoire de dom Bougre, portier des Chartreux (1741), romanzo libertino di Jean-Charles Gervaise de<br />

Latouche (1715-1782).<br />

290<br />

Altra citazione da Paulian (voce Philosophe del suo Dictionnaire, cit.).<br />

291<br />

Cristina di Svezia (1626-1689).<br />

292<br />

Giovanni II Casimiro, re di Polonia (1609-1672).<br />

293<br />

Citazione approssimativa dalla voce Matérialisme del Dictionnaire di Paulian, cit.<br />

294<br />

Cicerone, Pro Cluentio, LXII, 174: «Stai mentendo nel modo più spudorato».<br />

295<br />

Citazione approssimativa dalla voce Matérialisme del Dictionnaire di Paulian, cit.<br />

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